[RUGBYLIST] Magners League [era: Notizie del mercoledì]

[Marco]

>Da: allrugby a gmail.com
>Roma, niente soldi per la Celtic: il caso a Bruxelles, 
Benetton spera
[l'articolo lo taglio perché lo abbiamo letto]

Insomma sono 
tornate molto concrete le speranze di concentrare il rugby italiano "di alto 
livello" a Viadana e Treviso. Cioé praticamente al nordest. Certo, è la zona 
nella quale il rugby in Italia è più forte e presente, ma così si taglia via 
tutto il resto del Paese. Difficilmente i tantissimi e meravigliosi tifosi de 
L'Aquila e dintorni affronteranno trasferte a Viadana ogni due settimane, per 
non parlare dei Siciliani per i quali Roma sarebbe di gran lunga più 
"abbordabile" di Treviso.
Certo, la possibile esclusione dei Pretoriani sembra 
possa essere causata da pasticci politici, con il mancato supporto del Comune, 
ma lo stesso. A tutto il resto d'Italia cosa rimarrebbe? Il 6 Nazioni a Roma 
(ovvero 2 o 3 partite all'anno), le amichevoli di Novembre (3, forse 4 partite 
da dividersi tra tutto il Paese, con il nordest che comunque non vorrà 
rinunciare alla Nazionale)... e poi? Il Super 10?
Forse la soluzione 
politicamente migliore sarebbe stata piazzare le due franchigie in città 
"neutrali" da questo punto di vista, relativamente facili da raggiungere. Il 
mio esempio quando la questione è stata discussa per la prima volta era Milano 
e Roma, ma forse sarebbe ancora meglio Napoli e Bologna. Entrambe abbastanza 
vicine alla "metà d'Italia" che rappresenterebbero, abbastanza belle ed 
internazionalmente note da far venire voglia a quei tifosi avversari che 
possono permetterselo di arrivare qualche giorno prima per motivi turistici 
(cosa che né Viadana né Treviso possono garantire, anche se da Treviso è 
facilissimo andare a Venezia) e senza "tramacci" di rugbypolitik già avviati al 
loro interno. Probabilmente impossibile, ma Lupi e Dogi secondo me sarebbero 
ancora le soluzioni ideali.
Almeno, mi auguro che la franchigia Treviso voglia 
usare un nome "neutrale"...

Marco Piva