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R: Re: [RUGBYLIST] Ma perchè avete paura del rugby?
antoniomangano1962 a libero.it
antoniomangano1962 a libero.it
Mar 24 Nov 2009 11:20:44 CET
Seguendo mio figlio nello studio, (scuola media) tra il libri di francese e inglese per spiegare le regole spesso si parla di sport e spettacolo. Rugby e calcio si dividono equamente gli spazi, anzi a volere essere precisi si parla molto di più del rugby. Mio figlio ovviamente è contento. Cambiano i tempi e fortunatamente non sempre in peggio.
----Messaggio originale----Da: radetich a email.itData: 24/11/2009 8.35A: <rugbylist a rugbylist.it>Ogg: Re: [RUGBYLIST] Ma perchè avete paura del rugby?
Vedete in quello che dice Ruggero c'è la sintesi di quello che sta succedento in Italia....... molti, anche se somessamente , incominciano a preoccuparsi del rugby.
Giornalisti o meglio dire giornalai ( sena offesa per la categoria ) asservirti al dio PALLONE si accorgono che il Rugby inizia a piacere ( domenica ho arbitrato a Cosenza in C su un campo che è stato "scippato" al rugby ed in concomitanza con una gara di C1 di calcio .... sugli spalti c'erano almeno 3/400 persone - mai successo ) ed allora nel loro piccolo anzi piccolissimo cervello scattano delle molle che li porta ad attaccare quello che non capiscono.
Vista l'ultima mia esperienza con la categoria giornalistica, io dico che dobbiamo andare per la nostra strada il tempo è galantuomo .
Lucio Radetich
--------- Original Message --------Da: "ruggero rizzi" <ruggerorizzi a gmail.com>To: "rugbylist a rugbylist.it" <rugbylist a rugbylist.it>Oggetto: Re: [RUGBYLIST] Ma perchè avete paura del rugby?Data: 24/11/09 01:45_______________________________________________
Violento ed elitario? e vabbè....ognuno ha le sue opinioni, più o meno convincenti....."portùma pasiènsa" si dice da queste parti......Caro giornalista fiorentino.Ti racconto una storiellina fresca fresca: di ieri mattina.Devi sapere che ad Ivrea, in una fredda, umida e lattiginosa mattinata novembrina (ti ricordo che Ivrea è quasi in Valle d'Aosta, qualora la tua conoscenza di geografia fosse pari a quella del rugby e forse dello sport in generale) Dicevo, alle 9.30, si sono ritrovati circa 150 ragazzini tra gli otto e i dieci anni, in un bel campo con le porte fatte ad acca ed hanno fatto il loro torneo tra le varie fascie di età.C'erano quelli che arrivavano da Acqui Terme, quelli da Novara, altri da Torino ed altri ancora da chissadove.....Insomma: 16 squadre di scugnizzetti che correvano e si divertivano come i lor o genitori ed accompagnatori.Niente di straordinario come leggi, ma immagina però che che tanti, per arrivare puntuali, si sian svegliati prima delle sette........(e di domenica!!).Poi, come può succedere in ogni posto dove dei ragazzini corrono e si passano una palla, uno di questi si fa male ad una mano e per fortuna non è niente di grave. Solo un piccolo bozzo che, con la solita spugnata d'acqua ( stavolta più "naturalmente" fresca vista la temperatura) passa dopo breve tempo.Il ragazzino (non vuole che si sappia in giro ne' il suo nome ne' quello della sua squadra) tira un sospiro di sollievo e si tranquillizza,VEngo a sapere che il sospiro non è tanto per la mano.Il suo istruttore mi dice che il ragazzino, dodicenne, gioca nei "pulcini" di una prestigiosa squadra di calcio torinese ( vox-populi non tanto "amica" di quella omologa toscana di Firenze n.d.r.) Pare che il ragazzino sia un piccolo fenomeno calcistico e già appetito anche da altri football-club. Il pomeriggio ha una partita di calcio , a Torino dove abita, e -dice papà- che il suo allenatore, e forse la Società stessa, (di calcio) gli proibirebbero di giocare a rugby.".....ma io qui mi diverto anche se non segno...poi ci sono tutti i miei veri amici che giocano con me....." mi dice il ragazzino , mentre mangia il suo panino terzotempista e sta salendo in macchina con il padre.E' mezzogiorno passato e deve raggiungere Torino per la partita con la palla rotonda.Saluto il padre, col quale ho fatto conoscenza durante il torneo.Giusto in tempo per vedere, appoggiate nel sedile posteriore, le due borse sportive del ragazzino: quella blu del suo rugby club e l'altra, griffata e patinata, di quell'altra società. Di colore scuro e funereo ;-)Caro giornalista fiorentino: che facciamo? vogliamo darlo , si o no, il benvenuto a questo nuovo "elitario"? Anzi: non scomodarti.L'ho già fatto io.Saluti dalla bassa VAlle ScriviaRuggero Rizzi
Il giorno 23 novembre 2009 20.49, gianni zanasi <zgianni2001 a yahoo.it> ha scritto:
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Rugby: sport violento ed elitario. E l'Italia perde sempre
Nonsolofiorentina - 23/11/2009 14.12.12
Rugby VOTO: 0
Si guardano le partite della Nazionale di rugby solo per scoprire se gli azzurri alla fine escono a testa alta o a testa bassa. Il risultato lo si sa già in partenza: contro chiunque giochi, l’Italia perde. Difficile capire le ragioni del successo mediatico di uno sport elitario (e comunque violento) che non appartiene alle nostre tradizioni. Sì, certo in tribuna sono tutti più educati. Forse.Corriere Fiorentino
Ci sarebbe da rispondere con proprietà, ma sono convinto che chi ha scritto quanto sopra, non capirebbe. Meglio riderci sopra.
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