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[RUGBYLIST] Notizie del lunedì
allrugby
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Lun 25 Maggio 2009 14:25:30 CEST
Dal Gazzettino.
Ciao.
Franco (TV)
Gower e Favaro in tour
Nick Mallet ha scelto gli uomini che affronteranno il 13 e il 20
giugno l'Australia; per finire sabato 27 giugno, quando gli azzurri
affronteranno gli All Blacks in Nuova Zelanda. Ecco i convocati:
Matias Aguero, Mauro e Mirco Bergamasco, Marco Bortolami, Gonzalo
Canale, Pablo Canavosio, Martin Castrogiovanni (foto), Carlo Antonio
Del Fava, Simone Favaro, Gonzalo Garcia, Quintin Geldenhuys, Leonardo
Ghiraldini, Craig Gower, Andrea Marcato (infortunatosi però ieri),
Luke Mclean, Jean-Francois Montauriol, Sergio Parisse, Gilberto Pavan,
Salvatore Perugini, Simon Picone, Matteo Pratichetti, Roberto
Quartaroli, Tommaso Reato, Kaine Robertson, Giulio Rubini, Franco
Sbaraglini, Josh Sole, Fabio Staibano, Giulio Toniolatti, Alessandro
Zanni.
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NAZIONALE DONNE – Persa la terza gara del torneo FIRA contro la Spagna
(5-12), l’Italia femminile vede svanire le residue possibilità di
qualificarsi per il Mondiale 2010. Per le azzurre una meta di Pizzati.
SERIE A MASCHILE – Sarà L’Aquila-Prato la finale in programma
sabato alle 17.30 al Flaminio. Pur battuta nella semifinale di ritorno
dalla Mantovani Lazio per 7-3, L’Aquila si è qualificata in virtù del
16-10 dell’andata. Doppio successo invece per Prato che si è imposto
anche ieri contro il Noceto per 26-22. L’andata era terminata 13-12.
SERIE A FEMMINILE – Definite da tempo le due finaliste, Red
Panthers Benetton e Sitam Riviera del Brenta, che si affronteranno
domenica a Roma allo stadio della Capitolina con inizio alle 17.
SERIE B – Cus Verona, Riviera, Fiamme Oro Roma e Amatori Catania
hanno ottenuto la promozione in A. I risultati del ritorno: Cus
Verona-Asti 32-6, Cus Verona 6, Asti 4; Capoterra-Riviera 21-9,
Riviera 5, Capoterra 4; Fiamme Oro-Reggio Emilia 20-12, Fiamme Oro 8,
Reggio Emilia 1; Modena-Amatori Catania 27-14, Catania 5, Modena 4.
UNDER 19 – Saranno Carrera Padova e Mantovani Lazio le due
finaliste scudetto che si affronteranno venerdì a Roma, sul terreno
del Flaminio, con inizio alle 18. Ieri il Carrera ha bissato il
successo dell’andata col Benetton imponendosi 43-14 (andata 25-16);
qualificazione per differenza punti invece per la Lazio, sconfitta in
casa 22-13 dall’Orved San Donà. All’andata i laziali si erano imposti
20-5. Complessivamente 4-4 il punteggio di classifica e 33-27 i punti
segnati a favore dei romani.
Ennio Grosso
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L’ALTRA SEMIFINALE. Dopo l’eliminazione si deve fare i conti col
cambio dell’allenatore e l’addio dello sponsor
Rovigo, Casellato in arrivo al posto di Brunello
NOSTRA REDAZIONE
Amarezza e soddisfazione sono gli stati d’animo respirati a
Rovigo il giorno dopo la sconfitta di Viadana che ha permesso al
Montepaschi di volare in finale. Amarezza per l’uscita di scena giunta
al termine di due partite durissime, in cui gli uomini di Massimo
Brunello hanno espresso un gioco frizzante, pur non avendo
rifornimenti di qualità con la mischia ordinata in sofferenza, vero
tallone d’Achille del XV rossoblù nell’intera stagione. Amarezza
perchè in gara2, a un quarto d’ora dalla fine, Reato e compagni
sembravano avere il match in pugno dando l’impressione di poter
capovolgere il risultato: meta realizzata con l’ala Bacchetti per il
12-11 e Viadana visibilmente alle corde. Invece, la forza fisica dei
mantovani, la maggiore attitudine dei gialloneri a match che contano e
un pizzico di sfortuna-precipitazione da parte rossoblù hanno impedito
il clamoroso sorpasso.
Soddisfazione per l’esaltante stagione disputata dai
bersaglieri, andati oltre qualsiasi pronostico e vera rivelazione del
Super 10. Con una rosa ristretta, priva di cambi del valore dei
titolari e al secondo anno sotto le cura di Brunello, la FemiCz ha
dato un segnale importante. Un gran gruppo, dove giovani di qualità
come Bacchetti, De Marchi e Favaro, rodigini doc del calibro di
capitan Reato, stranieri di alto valore come Mahoney, Britz, Immelman
e Basson, la sorpresa Giuria, la rivelazione Di Maura e una batteria
di italoargentini di grande affidabilità rappresentata dall’uomo
squadra Legora, si sono espressi sempre ad altissimi livelli. Alla
seconda stagione in Super 10 Massimo Brunello ha confermato di essere
gran stratega, di saper nascondere le debolezze (mischia chiusa) e di
sfruttare al meglio i propri giocatori.
E ora? Il day-after tocca anche il futuro. Partente Brunello per
un importante incarico federale, sulla panchina rossoblù arriva
Umberto Casellato (ex giocatore di Treviso e allenatore di
VeneziaMestre,) con Nicola Volpato vice per il pack. In casa rossoblù
non c’è ancora lo sponsor perchè FemiCz si mette da parte ed esiste
un’unica trattativa in corso. Gran parte della squadra vuole restare
(solo Favaro sta incredibilmente facendo le bizze visto quanto è stato
valorizzato a Rovigo) e la società vuole confermare l’ossatura
proponendo però un sensibile taglio degli ingaggi.
Paolo Ponzetti
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Treviso-Calvisano 15-6
MARCATORI: pt 3’ cp Marcato, 8’ cp Waters, 17’ m. Vilk, 32’ m. Louw tf
Marcato; st 10’ cp Mulieri
BENETTON: Williams; Mulieri (st 18’ Sgarbi), Goosen, Waters,
Vilk; Marcato, Picone (st 21’ Semenzato); Kingi (st 25’-30’ Orlando),
Louw, Orlando (st 21’ R. Barbieri); Van Zyl, A. Pavanello (cap, st 30’
E. Pavanello); Di Santo (st 20’ A. Ceccato), Sbaraglini (st 21’
Vidal), Allori (st 45’ Di Santo). All. Smith
CAMMI: Mc Lean; Mafi, M. Pratichetti (st 18’ Raineri), Garcia,
Nitoglia; Fraser, Griffen; Zanni, Persico, Dal Maso (st 12’ Cattina);
Treloar, Bernabò (st 12’ Sidoli); Evans (st 6’ Tui), Ghiraldini (cap),
Bocca (st 18’ McKenzie). All. Delpoux
ARBITRO: Ventura di Roma
NOTE: pt 15-3, spettatori 3.000 circa; giallo pt 24’ Pratichetti
(parziale 7-0); calci Marcato 2/6, Fraser 2/4; giocatori di formazione
straniera Treviso 13 (11 nel XV), Calvisano 12 (9 nel XV); punti 4-1,
andata 18-3 (4-1) per Calvisano; uomo del match Ottie Louw
I trevigiani al Monigo battono il Cammi per 15-6 e ribaltano il
risultato dell’andata. Il dominio continua: 19. finale conquistata in
22 anni
Il Benetton liquida Calvisano e sfida Viadana
Le splendide mete in prima fase di Vilk e Louw concretizzano le netta
supremazia. Marcato ko, sospetta frattura alla spalla
Treviso
NOSTRO INVIATO
Treviso-Calvisano è la partita che ha segnato i play-off del
campionato di rugby dell’ultimo decennio. Dal 1999 si è giocata otto
volte (sei in finale, due in semifinale) e il Benetton si è imposto in
sei occasioni. Ha sempre dispensato match intensi e grandi emozioni.
E’ capitato anche ieri. In un Monigo monco di pubblico nella tribuna
scoperta, sul quale hanno aleggiato tuoni e fulmini di un temporale
che si è scaricato in pioggia (ma senza scacciare l’afa) dal 20’ in
poi e nella ripresa anche in un fastidioso vento che ha penalizzato i
padroni di casa. Per il Benetton è così arrivata la diciannovesiva
finale in ventitue edizioni dei play-off. Un autentico dominio. Pagato
però a caro prezzo con la sospetta frattura della spalla per Andrea
Marcato, portato in ospedale a fine gara. Salterà finale e tour
azzurro.
Parte a razzo Treviso, con un’azione multifase e incroci alla
mano (splendido quello Williams-Marcato del break) che stordiscono
l’avversario e pure...l’arbitro Ventura, travolto da una percussione
di Louw. Calvisano commette fallo nei 22 per fermare la marea ed è
3-0. Il Cammi replica subito e trova tre calci per falli in ruck e
placcaggio alto. Fraser infallibile all’andata ne centra uno solo da
metà campo, buon segno per i trevigiani: 3-3. Il gioco al piede di
Calvisano tiene, ma non può nulla al 17’ su una meta in prima fase da
originale giocata in touche: lancio lungo nei 22 per errore di Fraser
(calcia direttamente fuori nonostante il retropassaggio in area),
tap-in di Louw per l’inserimento nello schieramento di Picone,
sostegno di Val Zyl, break e superiorità dalla chiusa concretizzata da
Vilk in angolo: 8-3 e applausi.
Una mano ai Leoni la dà al 24’ anche Pratichetti, beccandosi un
giallo per antigioco recidivo (episodio simile poco prima) su calcio
da mark di Waters. Marcato 2’ dopo non sfrutta la superiorità con un
calcio nei 22. La capitalizza Louw al 32’ sulla prima touche persa su
proprio lancio (fino al quel momento perfetta), che il sudafricano
trasforma da problema della difesa a opportunità dell’attacco, andando
a carpire il pallone a un rivale e involandosi in meta, evitando la
disperata francesina di Ghiraldini. Marcato trasforma angolato, 15-3.
La buona occupazione e la superiorità in mischia fanno il resto.
Treviso va al riposo con la partita in pugno e la qualificazione in
tasca.
Nella ripresa il Benetton riprende la stessa andatura. Dopo aver
rubato la prima touche a Calvisano, lo schianta in spinta. Crollo
sotto i pali, ma Marcato non sfrutta il calcio all’8’. Idem pochi
minuti dopo per fuori gioco. Il piede stasera non va, ma c’è il
concreto alibi del vento. Il Benetton paga pegno, perché su un
capovolgimento di fronte e una serie di raggruppamenti, da touche
corta Fraser trova il facile calcio (ingresso laterale in
raggruppamento) del 15-6. Resterà l’unica marcatura di tutta la
ripresa. Allora alla terza punizione i biancoverdi preferiscono andare
in touche e provare a sfondare con un’azione in sesta fase (splendido
break di Mulieri, che s’infortuna insieme a Bocca) arrivata a un passo
dalla meta. Si gioca costantemente nella metà campo del Cammi, ma tre
avanti per pallone viscido e altre due touche perse vanificano
l’occupazione. Così Smith cerca di dare nuova linfa con i sei cambi.
Perché Calvisano, nonostante tutto, è soltanto a meta dalla
qualificazione. Un episodio, un’azione balordo potrebbero far svanire
il sogno evocato dagli striscioni del pubblico.
Infatti il nuovo entrato Semenzato al 33’ con un bel sottomano e
due percussioni dà la carica a un avanzamento in maul e ruck. Ma
l’efficacia continua a mancare a Treviso nella ripresa, frustrata da
un altro avanti. A montare in cattedra in questi ultimi 10’ è allora
la difesa, sempre impenetrabile. Che inchioda sulla linea dei dieci
metri un’azione infinita di Calvisano, senza falli e rubando alla fine
il pallone. Idem nei 7’ minuti di recupero nell’ultimo disperato
assalto dei bresciani. Sull’incitamento del coro di "Leoni, leoni" la
diga regge e il Benetton stacca meritatamente il biglietto per Roma.
Ventidue anni dopo la prima volta, è sempre re del rugby italiano.
Sabato contro Viadana proverà a conquistare il suo scudetto numero 14.
Ivan Malfatto
Nota personale: abito a circa 2 km. in linea d'aria dal "Monigo" (poco
più di 5 km. di strada): ebbene, mentre sullo stadio si scaricavano
temporale, tuoni e fulmini, da me nemmeno una goccia. Solo il rombo
dei tuoni e le folate di vento.
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DAL MONDO
Irlanda regina d’Europa anche in Coppa. Wilkinson sbarca in Francia
DINASTIA IRLANDESE- Dopo il Munster, il Leinster. Sabato pomeriggio a
Murrayfield i sogni di gloria e di double del Leicester si sono
fermati davanti alla caparbietà del Leinster che così succede
nell’albo d’oro ai connazionali del Munster.
E’ finita 19-16 per il Xv di capitan Cullen dopo che i Tigers
avevano chiuso avanti la prima frazione 13-9 grazie ad una meta di
Woods unita al preciso piede di Dupuy. Nella ripresa la meta del
nazionale Heaslip ha raddrizzato le sorti della finale prima che al
71’, sul 16 pari, il piede del cecchino Jonathan Sexton regalasse il
piazzato del trionfo ai biancoblu di Dublino. Il Leicester ha così
mancato la possibilità di raggiungere in testa al palmarés di Heineken
Cup i rivali dello Stade Toulousain, unici con 3 vittorie. Venerdì
sera a Twickenham nella finale di Challenge Cup vittoria del
Northampton, 15-3, sui francesi del Bourgoin-Jallieu.
TORI O CAPI?- Dopo la magra figura nell’edizione dello scorso
anno, i Bulls tornano in finale nel Super14 già vinto nella drammatica
finale del 2007 contro i connazionali degli Sharks. A Pretoria i sogni
dei Crusaders detentori del titolo, avanti 20-7 a metà del primo
tempo, si sono infatti spenti davanti ai 4 drop di Morné Steyn ed alle
mete di Habana, Akona Ndungane e Spies per il 36-23 finale. Sabato
prossimo al Loftus Versfeld si presenterà per l’epilogo l’agguerrito
Xv dei Chiefs che venerdì nello scontro tutto neozelandese hanno
superato di stretta misura, 14-10, gli Hurricanes nell’altra
semifinale grazie alla meta decisiva di Muliaina in apertura di
ripresa.
DUPUY BLEU- La grande stagione di Julien Dupuy è stata premiata
dal Ct Marc Lièvremont che ha convocato il numero 9 dei Tigers in
nazionale per l’imminente tournée in Nuova Zelanda ed Australia. Nel
gruppo dei 30 prescelti fanno il loro ritorno Clerc, Skrèla, Rougerie,
Servat e Papé dopo lunghe assenze. Fiducia anche al pilone Sylvain
Marconnet.
SEMIFINALI TOP14- Tutto pronto per le semifinali del Top14:
venerdì a Lione lo Stade Toulousain di Perugini troverà il
Clermont-Auvergne di Canale mentre sabato a Bordeaux il Perpignan
sfiderà lo Stade Français di Parisse e dei due Bergamasco. Per i
ragazzi di Guazzini è la grande chance di salvare una stagione fino ad
ora altalenante.
SCELTA DI VITA- “Vado a Tolone per tornare a pensare positivo e
per riguadagnare il mio posto in nazionale”. Così ha commentato Jonny
Wilkinson l’accordo biennale raggiunto col club del presidentissimo
Boudjellal. “A Newcastle ero diventato inutile, non giocavo mai causa
gli infortuni. A Tolone i nuovi stimoli apriranno la seconda parte
della mia carriera” ha poi chiosato l’apertura inglese.
ANTIPASTO NAMIBIANO - Sono 23 i convocati in casacca Springbok
per l’amichevole di venerdì sera a Windhoek contro la Namibia. Sempre
assenti i giocatori dei Bulls impegnati nel Super14, ben 7 sono i
volti nuovi: Vermaak, Wian du Peez, Rose, Newman, Deysel, Brussow e
Sykes.
SOSTITUTI LIONS - Nei British Lions in partenza per il Sud
Africa, James Hook prende il posto dell’infortunato Leigh Halfpenny
mentre il tallonatore scozzese Ross Ford rimpiazza l’irlandese Jerry
Flannery.
Giampaolo Tassinari
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