[RUGBYLIST] Notizie del lunedì - 1

[allrugby]

Da Il Treviso un nostalgico ma, nel contempo attuale e
condivisibilissimo articolo di Dario Tesser.
Certo, moltissimi altri nomi sarebbero da aggiungere alla lista fatta
da Tesser, ma ogni addetto ai lavori trevigiano e forse anche molti
"non trevigiani" li sapranno certamente.
Ciao.
Franco (TV)

LO SPORT DEL RUGBY E LE PASSIONI DA RISPETTARE

La stagione di rugby è alla
fine. Il Benetton è in
una buona posizione e
potrebbe rivincere il campionato
ma anche in questo
sport, qui tanto amato, conta
prima di tutto il ritorno pubblicitario.
O almeno credo, perché
non vedo altre ragioni per
sostenere una squadra forse
già perduta per la città. Guardando
la rosa dei giocatori, si
nota che quasi la metà degli
atleti è reclutata in giro per il
mondo. Come nel calcio. Ciò
significa che si vuole apparire
prima di tutto e semmai anche
vincere. Ci sono tuttavia
cose che andrebbero rispettate
come le passioni di una
città, come l'anima trevigiana
del nostro rugby. Il ricordo
del periodo in cui la squadra
rappresentava davvero Treviso
è ancora nel cuore di molti.
Cito solo alcuni nomi per
questioni di spazio e di memoria;
mi tornano in mente
così, alla rifusa, senza tener
conto del passare del tempo:
il "capitano" Zucchello, Sartorato,
Paludetto, Troncon,
Turchetto, Fantin, Possamai,
Salomone, Marchetto, Mazzariol,
Pattaro, Pavin, Gritti e
voglio sottolineare, per finire
in gloria, le famiglie intere
dedicate alla palla ovale come
i Casellato, i Peron, i Francescato.
L'unico "straniero"
era Panizon originario di Trieste.
Frelich di foresto aveva il
cognome. Per me sono e saranno
sempre i nostri rugbisti,
"i giocatori di Treviso"
usciti da ogni dove: studenti,
commercianti, professionisti,
impiegati, facchini dell'ortofrutticolo.
Ora, appunto, si reclutano
nel mondo intero dovendo
soprattutto mostrare il
marchio. Non è solo questo
che conta.