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R: [RUGBYLIST] assemblea

gallomassimo a iol.it gallomassimo a iol.it
Ven 27 Mar 2009 18:40:46 CET


...quindi Franco sempre sulla carta... basta che due comitati 'forti' decidano 
di cambiare il presidente e il presidente di cambia... o ancor meglio... basta 
che tutte le piccole società facciano la propria delega ad un uomo di fiduciza 
e non al presidente del comitato e se ne vedano delle belle... l'ideale sarebbe 
il viaggio a Roma di quante più società possibile.... i modi ci sono ma la 
pigrizia prende il sopravvento in cambio di un piatto di lenticchie... giusto 
Franco?


>----Messaggio originale----
>Da: francesco_fiore1 a virgilio.it
>Data: 27/03/2009 18.05
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>Hello Rugbylist,
>
>  cerco di chiarire come funziona la democrazia del movimento
>  rugbystico, visto che numerose volte ho avuto la delega da parte
>  della mia società per andare a Roma a votare:
>  - I voti assegnati alle società sono in funzione dell'attività
>  effettivamente svolta negli ultimi due anni; ad esempio più voti
>  per la serie A, meno per la B, meno ancora per la C, poi i voti per
>  le Giovanili sono in funzione del campionato; più voti a Giovanile
>  Nazionale, meno voti alle Giovanili Regionali. Poi vengono
>  assehnati altri voti per l'attività di minirugby uguale per tutti; a 
questi voti
>  si aggiunge un numero di voti uguale per tutti che sono i voti di
>  base (sempre che abbiano fatto il minimo di attività), ma la
>  differenza di voto tra società di A e di B o di C, se fanno la stessa
>  attività, non è poi tanta.
>  A puro titolo di esempio, oggi che il Benevento fa anche la
>  femminile, ha praticamente gli stessi voti della Benetton, quindi
>  non è giusto dire che le più potenti hanno più voti.
>  Hanno più voti quelle società che fanno tutte le attività federale.
>  I Tecnici hanno il loro rappresentante Regionale che viene eletto
>  prima delle votazioni (con riunioni Provinciali e poi Regionali)
>  che andrà a Roma all'Assemblea e vota in quota Tecnici.
>  Per i giocatori funziona allo stesso modo; i giocatori nominano un
>  proprio rappresentante che parteciperà alla riunione per eleggere il
>  giocatore che andrà a Roma all'Assemblea e che sarà portatore di
>  voti in quota giocatori.
>  Fin qui la democrazia teoricamente funziona.
>  Il problema sorge con il sistema di votazione.
>  Il Presidente che si candida, di solito, si candida con una lista
>  che è praticamente "chiusa"; entrare in quella lista è praticamente
>  impossibile (io ci ho provato anni fà), se non hai "l'appoggio" del
>  tuo Comitato di appartenenza (quindi la gestione dei voti del tuo
>  Comitato da "scambiare" con un altro rappresentante di un'altro
>  Comitato).
>  Parlo dei Comitati Regionali, naturalmente.
>  Se hai l'appoggio di un paio di Comitati, gestisci, insieme al tuo
>  collega, oltre un migliaio di voti che  puoi successivamente "scanbiarli"
>  e quindi sommarli agli altri che ti verranno dallo scambio
>  effettuato con altri che "controllano" a loro volta i voti di altri 
Comitati.
>  Se fai parte di un Comitato forte ed unito (ed hai in mano le
>  deleghe) hai grossa possibilità di entrare a far parte della lista.
>  Tutto questo viene definito con accordi politici precedenti, ma la
>  lista viene "confezionata" e completata la sera prima delle votazioni
>  in una riunione che, ufficialmente, è riservata ai Presidenti di
>  Comitato (ho partecipato anni fà come Vice-Presidente del Comitato
>  Campano, delegato dal Presidente), nella quale si contano
>  effettivamente i voti che hai in mano e gli "scambi" che riesci a
>  fare; se raggiungi una certa quota, entri nella lista.
>  Il ruolo dei Presidenti di Comitato è molto importate; tante
>  piccole Società non hanno interesse diretto e non vogliono perdere
>  tempo e denaro per andare a Roma, quindi "delegano" il Presidente
>  di Comitato, il quale arriva a Roma con deleghe per oltre la metà
>  dei voti che esprime il suo Comitato; quindi basta controllare i
>  Comitati per controllare quasi tutto il voto.
>  Ho partecipato alla prima elezione di Dondi, a parte gli aspiranti
>  Consiglieri che erano in buon numero, per la Presidenza non c'era
>  praticamente nessuno oltre a lui, ma la stessa cosa era in
>  precedenza con Maurizio Mondelli: candidato unico.
>  Nella successiva ci fu un tentativo di un personaggio esterno al
>  Rugby presentato dalle Società romane, (non ricordo il nome), ma
>  non ci fù praticamente storia.
>  Ancora dopo ci sono stati movimenti per mettere insieme degli
>  accordi su altri nomi (Marzio Innocenti - Lorigiola), ma
>  praticamente non furono neanche presentate le candidature, proprio
>  per il "blocco" che c'è sul sistema.
>
>  Quindi, cari ragazzi, teniamoci quelli che "democraticamente"
>  vengono eletti, nel bene e nel male.
>  Saluti
>  Franco Fiore
>-- 
>Best regards,
> Franco                          mailto:francesco_fiore1 a virgilio.it
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