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Fw: [RUGBYLIST] problema italiano dello sport
Piero Filotico
pierofilotico a gmail.com
Mar 24 Mar 2009 16:56:05 CET
Per me, tutto questo non è solo passione, ma anche autentico altruismo e senso civico.
Complimenti, Tommaso.
Pieo
----- Original Message -----
From: Tommaso Balbi
To: 'Rugby List'
Sent: Tuesday, March 24, 2009 4:05 PM
Subject: [RUGBYLIST] problema italiano dello sport
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Dopo otto anni di sacrifici sia economici che fisici, quest'anno il rugby Giugliano non ha fatto attività. Se i signori politici che si sono tanto scandalizzati perché 2 rugbisti hanno avuto uno scambio di opinione ravvicinato, si ponessero il problema di perché si impedisce di fare sport a chi mette a disposizione tempo e denaro per cercare di agire nel sociale evitando che ragazzini scorrazzino per le strade e che diventino vittime di ciò che possono incontrare (dalla droga alla delinquenza). Tutto ciò si è fatto a Giugliano in Campania fino allo scorso campionato, quest'anno dopo che ho ricevuto per l'ennesima volta la porta in faccia dalle istituzioni (politici che non vedono il rugby come fonte di lucro e bacino di voti) ho deciso di non iniziare l'attività con i bambini fino a 13 anni (dopo confluivano nell'Amatori Napoli con un pullman apposito messo per accompagnare gli atleti) e quindi tra la delusione dei ragazzini, che ancora oggi m'incontrano e chiedono perché non facciamo allenamento, ho preso la sofferta decisione di finire il pèatimento. Faccio presente che mai nessun ragazzino ha pagato qualcosa e a tutti è stato dato il necessario per giocare. No, non sono un truffatore o qual'altro, ma semplicemente un sognatore che voleva realizzare un punto di aggregazione dove i ragazzini della zona si potevano incontrare e confrontarsi, ma come detto i politici hanno promesso certo e sono venuti meno sempre e non solo loro. Un anno, dopo vari contatti e interventi di amici che peroravano la mia causa, la parrocchia di zona ci fece l'elemosina di accoglierci sotto la sua struttura, il giovedì sera dalle ore 19,30 alle 20,30. Fu una esperienza interessante per i ragazzini, perché ebbero modo di confrontarsi con i loro coetanei che giocavano a calcetto stabilendo una intesa, tanto è vero che molte volte l'allenatore di calcetto mi chiedeva di farli giocare insieme, la qual cosa avveniva spesso con reciproca soddisfazione. L'anno dopo, quest'ora mi è stata negata perché la parrocchia in quell'ora mise il pattinaggio che porta soldi (perché pagano e anche i miei figli quando hanno fatto il pattinaggio hanno pagato). Un giorno parlando con un amico, mi disse di conoscere bene il sindaco di Giugliano e davanti a me lo chiamò x telefono e gli chiese un incontro spiegandogli i motivi, concordarono che il martedì successivo alle 16,30 sarei dovuto andare nel suo ufficio al comune, la qual cosa feci, ma ebbi l'amara sorpresa di trovare tutto chiuso e quando chiesi del sindaco il custode mi guardò con aria interlocutoria e mi disse: "ma il sindaco non c'è mai a quest'ora!). Penso che non ci sia nessun commento da fare. Quindi abbandonato da tutti (tranne che dai ragazzini che vogliono giocare), mi sono arreso e ho deciso di dedicarmi solo ai miei figli e a mia moglie che stavo perdendo perché diceva che il mio tempo libero lo dedicavo tutto ai ragazzini del rugby (dice sempre, in tono ironico, che quelli sono i miei figli). Purtroppo non si verificherà più che genitori divorziati la domenica mattina si troveranno sul campo insieme a tifare per il figlio con le rispettive nuove famiglie o padri e madri che a stento hanno di che campare vedere con soddisfazione il loro figlio che si impegnava e lottava con altri ragazzini per uno scopo, quello di riuscire a portare la palla oltre la linea di meta. Quando vedevamo che nonostante gli sforzi non riuscivano ad andare oltre la linea di meta, tutti i genitori incitavano i ragazzini e questi sembravano prendere nuove forze e violavano la linea di meta facendomi venire le lacrime agli occhi. Chi non ha avuto modo di vivere queste esperienze non potrà mai capirlo, perciò dico ai signori che si arrogano il diritto di parlare di rugby, di stare zitti e venire a vedere sui campetti dove giocano questi ragazzini l'atmosfera che si crea. Qualche anno fa, portai i miei ragazzi al torneo internazionale di Benevento sia nella categoria under 11 che under 13 (feci i salti mortali per trovare i soldi) e la giornata fu vissuta sia dai genitori che dagli atleti come una grande festa e loro se la godettero tutta e fraternizzarono con gli elementi delle altre formazioni, anche se ancora oggi mi chiedo come fecero a capirsi con i Croati e gli inglesi. È questo lo spirito del rugby, quello che io cerco di trasmettere a mio figlio che gioca nell'under 16 dell'Amatori Napoli o a mia figlia di 13 anni che gioca in serie B di pallanuoto con l'Azzurra 99 ed è inoltre la portiera della squadra allieve della Vis Napoli di calcio. Per arrivare a questo ci sono i sacrifici di mia moglie e miei e mai abbiamo avuto aiuto da chi che sia, e vi posso garantire che ne abbiamo spesi di lire prima e di euro adesso nonostante che non navighiamo nell'oro e non abbiamo un lavoro fisso . Scusate lo sfogo, ma quando vedo o sento gente che non sa di che cosa parla e pretende di farsi credere, io vado fuori di testa (mi riferisco ai politici in genere, qualunque sia il loro schieramento). Tommaso Balbi
p.s. anche la federazione non mi ha potuto aiutare nonostante le mie urla di aiuto (volevo solo un allenatore e non soldi)
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