[RUGBYLIST] Criticare o non criticare...??

[Angelo Volpe a fast]

This is the problem...

  1.. Il diritto di critica è inalienabile e va di pari passo con la libertà di espressione o di pensiero. Questo vale per tutti e Mallet o chiunque altro non vi si può sottrarre. L'unico che non sbaglia mai e dunque non può essere criticato è il Papa (er Papa de Roma) che per postulato è infallibile quando legifera in tema di fede. Ma non mi pare il caso di fare paragoni irriverenti e fuori luogo.
  2.. Personalmente non credo che esista una critica costruttiva e una non costruttiva. Esiste la critica e basta. Sta a chi la riceve o a chi ne discute renderla costruttiva o ignorarla. Se la si utilizza come spunto e strumento di analisi allora sarà senz'altro costruttiva, altrimenti no. Distinguere a priori tra critica costruttiva o no è un mezzo per sviare il discorso e rigettare le critiche senza prenderle in esame. Chi decide se la critica è costruttiva???
  3.. Se il gioco azzurro, il rendimento, l'efficacia della squadra e la coesione del collettivo e quantaltro sono in crisi è possibile ipotizzare che una parte almeno di responsabilità sia da addebitare a Mallet come concausa? O è fuori discussione e infallibile come il Papa? E allora perchè non dirlo? Perchè non si dovrebbe dire? Ossia perchè non dobrebbe essere oggetto di critica?
  4.. Certamente è facile e altamente possibile/probabile che dietro molte critiche ci sia solo voglia di polemica. Ma questo non significa che non si possano esprimere. Ovviamente criticare non significa insultare o offendere o dire stronzate al solo fine di alimentare astio o peggio, odio. Questo stile sì, dobbiamo lasciarlo ai peggiori fanatici di altri sport (e non solo di sport....). 
angelo
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