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[RUGBYLIST] Dopo Sco-Ita
Piero Filotico
pierofilotico a alice.it
Dom 1 Mar 2009 18:59:57 CET
"Se bisogna perdere e fare brutte figure, tanto vale farlo con i giovani. Almeno farebbero esperienza".
Condivido e sottoscrivo.
Piero
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From: Angelo Volpe @fast
To: list@
Sent: Sunday, March 01, 2009 6:11 PM
Subject: [RUGBYLIST] Dopo Sco-Ita
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Passata la delusione e smaltita la rabbia per l'ennesima prestazione deludente della nazionale credo che si debba guardare al futuro partendo dalla constatazione che molti degli azzurri hanno probabilmente intrapreso una parabola discendente. Per vari motivi. Vuoi per logorio mentale e fisico per i tanti anni passati sulla breccia a lottare e prendere botte in campo, vuoi forse per un certo appagamento, comprensibile e umano, ma pur sempre appagamento. A questo si aggiunga la gestione di Mallet che mi pare dia poca lucidità a tutti, tra giocatori schierati fuori dal ruolo abituale e alcune scelte incomprensibili che finiscono a mio avviso chiaramente per evidenziare lo scarso feeling con il movimento rugbystico italiano. La novità dell'ultima settimana è la trovata della gestione comunitaria. Le scelte sono opera dello staff? E lui che ci sta a fare? E gli altri individualmente e personalmente cosa ci stanno a fare? Questa gestione di staff mi sembra un paravento per diluire fra tutti le responsabilità. Prendo ad esempio la sciagurata scelta di far giocare Bergamauro in mediana. Ma ci voleva tanto a vedere (in otto giorni di prove in allenamento) quel che hanno visto tutti dopo 5 minuti di gioco? Mi pare che non ci sia sintonia tra Mallet e il rugby italiano, che non parlino la stessa lingua, che ci giudichi con evidente sufficienza al di là delle parole di circostanza.
A questo punto ammesso che l'ingresso in Celtic possa portare i benefici auspicati (dubito che possa essere la panacea...) bisognerebbe imitare le scelte della Francia che ha rinnovato la squadra a costo di compiere passi falsi e brutte figure. Ha scelto di puntare sui giovani e dare loro fiducia. Chiedete a Toniolatti che iniezione di fiducia ha ricevuto negli ultimi incontri vedendosi escluso e messo da parte (ieri non era neanche in panchina....). E l'inserimento di Bacchetti e Rubini (utilizzati per infortuni e non per scelta) mi sembrano episodi occasionali (infortuni di altri) piuttosto che il sintomo di scelte di fondo. Se bisogna perdere e fare brutte figure, tanto vale farlo con i giovani. Almeno farebbero esperienza.
angelo
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