[RUGBYLIST] Toffano sul Gazzettino

[Angelo Volpe a fast]

Dal Gazzettino di oggi un articolo del neo presidente del Petrarca, Enrico Toffano, sui programmi della società che deve fare i conti (come tutti) con la crisi. Per fortuna che c'è il vivaio (titoli italiani under 15 e under 19 appena conquistati....).

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      RUGBY - Il presidente della società bianconera, eletto da tre settimane, analizza ad ampio respiro e con chiarezza di idee la situazione generale
     
      Toffano: «Petrarca da ridimensionare»
     
      «Parleremo singolarmente con i giocatori che secondo i nostri nuovi parametri costano troppo. Credo che tutti accetteranno» 

     
      "Petrarchinizzare" il Petrarca. Enrico Toffano, presidente della società bianconera da tre settimane, non si nasconde dietro a un dito. Anzi: lo mette nella piaga: «Il problema dei problemi è il crollo delle sponsorizzazioni. Il momento è difficile, lo sanno tutti. Il prossimo sarà un campionato ridimensionato».
            Parla del Petrarca o in generale?
            «Entrambe le cose. Tutti, o quasi, hanno grossissimi problemi a reperire denaro. A differenza di altre società, noi siamo ancora dei fortunati perché oltre agli introiti pubblicitari e televisivi, quelli delle vendite di abbonamenti e biglietti, e di ciò che ci arriverà dalle federazioni italiana ed europea, possiamo contare sul gruppo degli "Amici di Memo", che dà più di una grossa mano. Ma al di là del fatto che il Petrarca è ancora privo di un main sponsor, anche i club che lo hanno non percepiscono di sicuro le somme degli anni scorsi».
            Si mormora anche che il vostro bilancio di chiusura della scorsa stagione abbia qualche buco...
            «No. Il budget è stato rispettato, non ci sono sorprese. La situazione è normale. Il fatto è che non abbiamo nessuna intenzione di indebitarci».
            Con i contratti in essere, alcuni certamente onerosi, come farete?
            «Parleremo singolarmente con tutti i giocatori. A quelli che secondo i nostri nuovi parametri costano troppo, chiederemo un ridimensionamento. Credo che tutti accetteranno».
            Da cosa nasce questa sua fiducia?
            «Dalla constatazione che, come ho detto, tutte le società saranno costrette a fare come noi. Quindi, chi ha un contratto, anche se decurtato, farà di tutto per tenerselo stretto. Se qualcuno dirà di no, ci arrangeremo lo stesso. La squadra rimane in ogni caso valida, pur necessitando di qualche ritocco».
            Che con pochi soldi non sarà facile fare.
            «È pieno di giocatori, anche di ottima caratura, che si stanno offrendo. Prima di metterci sul mercato, attendiamo di conoscere le decisioni della Fir riguardo la partecipazione alla Celtic League e alla riforma del campionato. Ad ogni modo qualche rinforzo arriverà. Ma il vero progetto è un altro».
            Quale?
            «Abbiamo il migliore vivaio d'Italia: è tempo di inserire in prima squadra i nostri giovani. In maniera graduale, diciamo in tre-quattro anni, vogliamo avere una formazione con tanti petrarchini. Ragazzi che conoscono l'ambiente, che sono attaccati alla maglia. In alternativa, se in determinati ruolo non riusciremo ad esprimere elementi di buon livello, privilegeremo i giocatori italiani. Credo sia una linea logica da seguire».
            Prima o poi finirà anche questa crisi economica.
            «Certamente. Ma intanto il Petrarca cerca una propria strada, che è quella di valorizzare i giovani. Probabilmente avremmo optato lo stesso per questa soluzione».
            Ma lei, presidente, cosa pensa di questa rivoluzione in atto nel rugby italiano?
            «Che la Fir è la peggiore nemica del movimento. Con queste riforme, che tra l'altro tardano a essere ufficializzate, ha messo in difficoltà tutti e svilito il Super 10».
            Alberto Zuccato 

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