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[RUGBYLIST] Una piccola analisi FIR, TV e CL - lungo

Giorgio Betteto giorgioxt a email.it
Mar 21 Lug 2009 20:13:59 CEST


Ciao da Giorgio

Nella confusione sto cercando di capirci qualcosa di più.

- Esclusione Benetton , lasciando pure da parte tutti i discorsi 
(fondati) su tradizione, merito sportivo ecc. ,questa esclusione crea 
dei GROSSI PROBLEMI CONCRETI alla futura partecipazione italiana alla 
C.L. , perchè esclude contemporaneamente:
- lo sponsor più importante e più internazionale che il rugby italiano 
abbia
- la squadra più attrezzata e preparata sia come strutture che per 
numero e qualità di atleti , l'unica peraltro a poter rispettare senza 
problemi *da subito* i limiti agli stranieri (Viadana da ciò è molto 
lontana adesso)
- Gli stadi già pronti ed adatti (Plebiscito 10000 posti, monigo 6000 , 
grandi giusto per fare pubblico ma non per far brutta figura come sono 
5000 spettatori al Flaminio)
- la zona che porta *comunque* 3-4000 spettatori anche a vedere partite 
"già perse in partenza" come erano Benetton-Tigers o Benetton-Perpignan 
e come saranno (purtroppo) Aironi-Ospreys o Pretorians-Edimburgh
- L'attrattiva turistica di Venezia , commercialmente pari a quelle di 
Londra, Parigi

Perchè rinunciare coscientemente a tutto ciò? soprattutto perchè le due 
votate nemmeno sommate arrivano a compensare anche solo in parte quello 
che si perde.

Dico coscientemente perchè è ormai chiaro che la *struttura* della 
votazione (e non parlo di voto segreto o palese) era stata preparata per 
permettere di arrivare a QUESTO risultato , fate pure quattro calcoli, 
se non si inserisce la proposta dei "duchi" in votazione e dando 1 voto 
a consigliere, diventerebbe estremamente difficile se non impossibile 
"far fuori" la Benetton.

Perchè tutto questo quindi? ci deve essere qualcosa di grandissima 
importanza per prendersi un rischio simile

Non perchè ci siano interessi milionari e/o politici sotto (meglio ci 
sono, ma non sono fondamentali, vedi sopra)
ma perchè con quesste scelte è in gioco IL FUTURO DEL RUGBY ITALIANO.

La dirigenza federale vede il futuro del rugby italiano nello sviluppo 
di un SISTEMA-RUGBY a DIRETTO controllo federale, come ha esplicitato 
Ascione : un rugby d'eccellenza che NON passa più dalle società , 
destinate a tornare al dilettantismo, ma che passa dalle accademie 
Federalu Under 18, per quella di Tirrenia Under 20 che formeranno i 
giocatori destinati alle franchigie , che poi saranno delle vere e 
proprie sotto-nazionali da cui trarre una nazionale finalmente forte ed 
omogenea (cit. tante parti...)

In quest'ottica, la vittoria della candidatura Benetton giocata tutta 
sul MERITO ,( merito perchè già fatti gli investimenti per la squadra , 
merito perchè fondi garantiti personalmente dalla famiglia Benetton) 
diventava un OSTACOLO ENORME a questo progetto.

Una Celtic league fatta da una Benetton-Dogi - magari con il sostegno 
tecnico ed umano di Petrarca (odiatissima da tutto lo staff tecnico 
nazionale) Venezia (mai amata, e spesso penalizzata) e Rovigo , NON 
SOTTOMESSA ALLA GESTIONE FIR, specie nel caso di risultati buoni - o 
comunque migliori dell'altra franchigia (situazione tutt'altro che 
impossibile) AVREBBE MANDATO A FONDO IL PROGETTO FEDERALE.

La "porta" della Nazionale non sarebbe più stata la struttura delle 
accademie FIR e connessi selezionatori, ma diventava la Benetton , non 
solo, un eventuale insuccesso dell'altra franchigia sarebbe 
immediatamente addebitato allo staff che la controlla...

Parliamoci chiaro, se passava una Benetton "indipendente", tutta la 
struttura di potere Federale e buona parte del progetto di 
ristrutturazione crolla .

Questa la mia analisi, aspetto commenti e smentite.


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