[RUGBYLIST] Si chiamava....?

[ruggero rizzi]

Aveva un calcio preciso come il segnale orario.
Quando ci giocavi contro era come iniziare sotto di almeno nove punti.
Se poi avevi la sventura di essegli l'estremo avversario -nel  corto campo
di casa probabilmente fatto ad hoc per lui-  erano calci a seguire
altissimi  con tutta la successiva processione/carica di Fedrigo & C. che
ti travolgeva  immancabilmente non appena toccavi il pallone disceso
dalla...luna.
Già al calcio di inizio ti cacciava indietro e si guadagnava il 22 per la
sua squadra ( come si costumava allora...).
Una volta, per scommessa (persa da me e  diversi presenti) colpì volutamente
due volte su cinque il palo sinistro precedentemente dichiarato. Di drop.
Senza palla era normalissimo. Ma  con i piedi era tremendo.
Le sparute statistiche di allora (fonte: un suo dirigente di allora, sig.
Cereser) annotavano che nel campionato 1972/73  su 32 tra  piazzati, drop e
trasformazioni, ne sbagliò 4 (un palo!).
Vabbè, poi anni dopo arrivarono Dominguez  Mehrtens   e Wilkinson & C.
 Ma il gusto per  quel gesto tecnico/atletico  e per quelle realizzazioni
apparentemente impossibili, iniziarono  proprio  con  Pacifici.
Quello di San Donà (da non confondersi con quello di -mi pare- l'Aquila)

Saluti dalla bassa Valle Scrivia
RuggeroRizzi
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