[RUGBYLIST] il futuro sta nei giocatori italiani

[r.amadio a tin.it]

Io sono Amadio un listarolo che segue da molto tempo con religioso 
silenzio le impresioni che vi scambiate sul rugby italiano e cosa più 
simpatica e importante i commenti degli eventi del nostro mondo; i 
giornali e le tv parlano e parlano ma la verità non è mai sviscerata 
così bene come in questa lista.
Io alleno da più di dieci anni giovani 
rugbysti e il futuro del rugby italiano che ogni volta assistiamo ad 
una brutta partita della nazionale tiriamo in ballo che non c'è 
qualità.
La verità non è che non ci sono giocatori forti tra i rugbysti 
di scuola italiana, la verità è che non vengono accompagnati ad una 
maturazione in modo corretto come avviene nelle altre nazioni.
Vi porto 
un esempio la nazionale u18 di alcuni anni fà allenata da Sgorlon 
arrivata terza dopo inghilterra insuperabile e la francia con questa ce 
la siamo giocata fino alla fine alla pari quel patrimonio dove è andato 
a finire e tutti gli altri patrimonii di ogni generazione di 
maggiorenni che usciranno delle accademie e nazionali dove andranno.
dell'anno dei 88 se ricordo bene ce ne sono restati due nel veneto 
(demarchi e bacchetti) e altri due in altre piazze d'italia.
La maggior 
parte di questi giocatori non vengono valorizzati con la scusa che sono 
giovani e devono fare esperienza li fanno giocare in serie minori o con 
seconde squadre varie che girano attorno alle big di zona non giocano 
più ad alto livello e si allienano nello spirito e nella comprensione 
del gioco.
La soluzione è semplice i forti devono giocare contro i 
forti per diventare sempre più forti e questa e una variabile non 
accettata in italia ci vuole troppo tempo per formare quindi troviamo 
le scociatoie vogliamo tutto e subito ecco che abbiamo in campo schiere 
di MERCENARI che costano quello che costano per dare uno spettacolo 
pietoso per vincere cosa!!!?.
La storia ci insegna con un esercito di 
MERCENARI si possono vincere delle battaglie ma non si vincono le 
guerre.
che se ne dica il rugby è uno sport di combattimento e appunto 
per questo bisogna tornare a giocare per un ideale per un'obbiettivo 
comune e per una maglia.
Concludendo ai nostri ragazzi bisogna 
insegnare oltre che al rugby a credere in un futuro ad appartenere a 
qualcosa che ora anche in federazione /comitati non è ancora chiara.
come il campionato riserve parcheggio per giovani talenti pronti ad 
mollare perchè davanti si trovano sempre un nome inglese imposto dalla 
società.




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