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I: [RUGBYLIST] poteva andare così - (lungo e già visto)
Salvatore Messina
totorugby a yahoo.it
Mar 10 Feb 2009 11:09:06 CET
Mi piacerebbe sapere l'opinione del Tanu nazionale o di Ivano su quanto hai scritto.
Io un'idea ce l'ho ma non mi pronuncio.....
PEACE & LOVE & PLAY RUGBY
Salvatore Messina
----- Messaggio inoltrato -----
Da: Giorgio Betteto <giorgioxt a email.it>
A: rugbylist rugbylist <rugbylist a rugbylist.it>
Inviato: Martedì 10 febbraio 2009, 8:17:54
Oggetto: [RUGBYLIST] poteva andare così - (lungo e già visto)
Notizie di rugby: http://www.rugbyrugby.it
ciao da giorgio
Poteva andare così ...
Giugno 2008 , dopo essere stato rieletto a larghissima maggioranza, Dondi, il presidente della FIR indice una grande assemblea a cui partecipano i dirigenti di tutte le società italiane, gli allenatori e larghe rappresentanze di giocatori.
nell'assemblea vengono esaminati i problemi e le prospettive di sviluppo e vengono scelte a stragrande maggioranza 4 priorità su cui intervenire :
-1 Sviluppo del movimento attraverso l'aumento dei giocatori
-2 Innalzamento della qualità del gioco e dei giocatori
-3 Rafforzamento e diffusione delle società sul territorio
-4 Promozione e marketing del movimento dal minirugby alla nazionale
Successivamente vengono creati dei comitati operativi per trovare ed attuare le azioni necessarie ad affrontare queste priorità, questi comitati sono composti dalle persone che hanno ottenuto maggiori risultati nei settori specifici ,le riunioni sono pubbliche.
-1 la Fir ed il comitato decidono di fare un censimento rapido e reale degli effettivi praticanti, ottenendo anche dati indispensabili come le reali presenze ad allenamenti, le partite/tornei giocati , le squadre effettivamente schierate e il confronto negli ultimi 3 anni.
I risultati dell'analisi di questi dati dà una visione reale e globale della situazione e del reale lavoro delle società; questo permette di fare una graduatoria delle società per "merito di produzione giocatori" a prescindere dalle dimensioni o dalla categoria in cui gioca, permette di individuare le pratiche migliori e quelle da evitare.
L'obbiettivo è quello di raggiungere, creare e formare nuovi giocatori e di non perdere quelli formati.
La FIR decide di destinare 1/6 del suo budget (quindi circa 4/5 milioni €) in parte per premiare le prime società di questa graduatoria, in parte alle società piccole che hanno ottenuto risultati anche in condizioni difficili, in parte -ma come prestito da restituire in futuro- alle società che sono al fondo della graduatoria per cambiare le pratiche sbagliate ed invertire la tendenza; tutti questi processi vengono monitorati ed i dati resi pubblici, a luglio 2009 si fa la prima verifica.
-2 Innalzamento del livello e qualità di gioco ; il comitato composto da tecnici, dirigenti, giocatori ed ex-giocatori decide innanzitutto di rivedere i campionati giovanili dalla under 20 fino alla under 16 in forma meritocratica con girone 1 nazionale ai quali si accede da per merito da barrage, a questo proposito vengono destinati 2 milioni € per sostenere i maggiori costi che le società dovranno affrontare . i calendari vengono rivisti in modo da aver un numero maggiore o uguale di partite in periodo più breve e senza le pause , viene studiata la possibilità di creare tornei fissi a fine stagione con squadre degli altri paesi del 6N.
Viene fortemente incoraggiato, anche penalizzando/premiando, la formazione di nuovi arbitri , arbitri che verranno inviati a stage di perfezionamento (e magari anche ad arbitrare) nelle nazioni più evolute, in modo da elevare il più possibile il nostro standard; 800.000 € vengono destinati al settore arbitrale per queste cose e per aumentarne i compensi.
Il Comitato decide di modificare radicalmente la struttura tecnica della federazione, trasformandola in un "centro di ricerca" che raccoglie le più diverse esperienze e teorie di allenamento, tattica ecc. , centro destinato alla diffusione e condivisione delle informazioni, viene cancellata la concezione di "linee guida" prefissate e sostituita con l'analisi scientifica delle diverse pratiche e risultati conseguenti; 100.000 € vengono usati per realizzare una rete dove poter reperire video di partite ed altri materiali utili.
il comitato stanzia 1 milione di euro per il miglioramento delle strutture tecniche delle società e per progetti condivisi con le università
L'Accademia federale viene sostituita da una rete di Accademie/Centri di Formazione diffusa sul territorio (almeno 10-12 centri) : non facciamo viaggiare i ragazzi, ma facciamo girare i tecnici, i costi saranno minori, il parco atleti moltiplicato per 10. L'Accademia diventa un centro di formazione d'eccellenza (tipo Marcoussis della FFR) non riservato più solo ad una classe d'età
Lo staff tecnico viene apliato come anche i fondi a disposizione : tutte le partite dei gironi elite devono essere viste dai tecnici della FIR.
La FIR destina una somma importante (2-3 m€) per finanziare le società (scelte sempre con la graduatoria vista prima) che sostituiranno più giocatori non di formazione italiana con un giocatore di altissimo livello , o per tecnici con know-how innovativo.
-3 Il Comitato decide di stanziare un fondo destinato alla fusione di società in zone vicine , fusione che viene incoraggiata anche con l'abolizione dei limiti di iscrizione squadre e dell'obbligatorietà , che viene sostituita molto più efficacemente dalla graduatoria vista la punto 1.
viene deciso di rendere pienamente pubblici e trasparenti i conti delle squadre, come quelli della federazione.
Viene costituito anche un "fondo di rotazione" per garantire prestiti alle società per il miglioramento delle strutture sportive.
Ed ora veniamo al punto 4 : Promozione e marketing del movimento dal minirugby alla nazionale
La Federazione stanzia un budget di 600.000 euro per produrre tutte le partite del Super 10 e della serie A , le più importanti dei campionati giovanili U19 e dei maggiori tornei di minirugby (che potrebbero avere un audience ed un traino pubblicitario di gran lunga più importante di quanto si pensi) - una volta con un pacchetto pronto e fatto a costo zero per le emittenti , diventa facile e possibile piazzarlo su una rete in chiaro a diffusione nazionale , magari in modo graduale , prima 2-4 partite poi di seguito il resto.
La maggiore visibilità ottenuta avrà delle ricadute importanti : molta maggiore facilità di recuperare risorse dagli sponsors (se ci sono 80' in TV ...anche il semplice striscione vale molto) , maggiore conoscenza e diffusione del gioco , migliore rapporto e disponibilità delle amministrazioni locali ...se si va anche solo ogni 15 giorni in TV , diventa fondamentale per ogni politico locale farsi vedere e ...fare qualcosa ; non solo, un campionato mediaticamente interessante diventa molto interessante anche per i campioni che hanno sponsor personali o attività - basti pensare a quanto ha contato Adidas per portare Dan Carter in Francia...
100.000 euro di budget vanno per garantire sui giornali nazionali e locali più importanti una pagina fissa dedicata al rugby ed ai campionati ogni sabato , pagina che dovrà venire prima di quelle destinate al basket, e volley. dopo poco il volano creato dalla visibilità maggiore si tradurrà in modo quasi automatico in investimenti pubblicitari legati al rugby sui giornali e quindi a sinergia.
Sostegno alle riviste ed all'editoria specializzata, che d'altra parte con un "parco contatti" moltiplicato per 10 rispetto all'attuale beneficeranno di un maggiore interesse e vendite.
Queste azioni, insieme con quelle che ho descritto sopra, potrebbero portare ad un raddoppio dei praticanti in 3-4 anni, ad un irrobustimento generale delle società, - in particolare delle più piccole e più decentrate che avranno di più da guadagnare da una maggiore visibilità e da maggiori risorse; il miglioramento dei livelli di competizione dei campionati giovanili ci permetterà di selezionare più giovani e più bravi da un numero molto maggiore di squadre e di atleti; la ristrutturazione ed i maggiori fondi a disposizione permetteranno di avere più arbitri (che diventerà un lavoro part-time economicamente interessante) più specializzati e più bravi.
Ritengo che in 3 anni di lavoro intenso, investendo 1/3 dell'attuale budget della Federazione, potremmo superare per numeri e giro d'affari le nazioni celtiche messe insieme ed avvicinarci alla Francia, potremmo avere 3-4 squadre o selezioni di livello competitivo da Heineken Cup basandoci su 200 nuovi giocatori formati in Italia di alto livello ... 50 il primo anno, 70 il secondo , 80 il terzo e senza perderne nessuno ... in quanto il Rugby diventerebbe una occasione e possibilità di vita e lavoro e non sarebbe più indispensabile andare in Francia o UK per fare il salto verso il professionismo.
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