[RUGBYLIST] Inghilterra Italia... e CELTIC LEAGUE

[Bounty .]

Quoto al 100%.
Per crescere devi tutelare i vivai, far crescere il numero di praticanti e avere un campionato di eccellenza in cui i giocatori di formazione italiana (vera!) siano almeno 15 su 22 a referto.
Le selezioni FIR in Celtic League sono solo business e non c'entrano nulla con chi ha interesse che il rugby italiano cresca di livello.



From: luigi.ceravolo a fastwebnet.itTo: rugbylist a rugbylist.itDate: Sun, 8 Feb 2009 10:54:50 +0100Subject: [RUGBYLIST] Inghilterra Italia


Premessa: non ho letto tutti i messaggi, quindi potrei dire cose già dette e me ne scuso.
Credo che sia stata l'Italia più brutta degli ultimi anni, ma non credo che dobbiamo buttare via tutto quello che abbiamo fatto di buono fino ad ora. Mi ripeto: equilibrio, ci vuole equilibrio nei giudizi. 
Tornare a giocare con Russia e Portogallo! Non ci penso nemmeno, solo i perdenti tornano indietro per vincere, i vincenti accettano le batoste e lavorano per migliorare, pur sapendo che prenderanno altre batoste. Top 10. A cosa serve così imbottito di stranieri di basso livello. Venerdì ho sentito Mallet, non voglio difenderlo ha sbagliato con Mauro mediano, ma con Tognolatti dall'inizio come sarebbe andata nessuno di noi può saperlo, che con le due squadre in Celtic impegnate con 10 italiani in partenza di gara ci vorranno almeno 5 anni per vederne i benefici. Lavoro a lungo termine e mi sembra anche un'affermazione adeguata. Quindi ognuno deve prendersi le proprie responsabilità senza nascondersi: dove sono i ragazzi di quella under 19 che tanto ci aveva fatto sognare, tipo Filipucci centro panchina titolare del Benetton, perché altre nazioni creano continui talenti e noi no, vedi Francia con mediana di 23, 24 anni e riserva di 21, ma tutti con esperienza. Vogliamo crescere e allora tuteliamo i vivai e i club la smettano di difendere interessi che sono indifendibili, vedi Munari e Benetton, vado in Europa da solo. Dove vai a prendere sberle continue, se non fai nulla per crescere, lo fai solo per i soldi? 
So benissimo che molti di voi saranno contrari a quello che ho scritto, ma da buon rugbista non mi arrendo, vado avanti anche prendendo continui placcaggi e cerco di migliorare, quindi non torniamo mai indietro solo per poter dirci quanto siamo forti contro i deboli. Cresciamo e torniamo forti contro i forti e speriamo che ogni tanto lo stellone italico guardi anche noi e non solo il calcio.
Paolo Ceravolo 
 
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