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[RUGBYLIST] MONDIAli Vigili del Fuoco - Italia quarta
Rugby Magazine
redazione a rugbymagazine.eu
Dom 9 Ago 2009 20:12:00 CEST
VANCOUVER. Medaglia di cartone per l'Italia di rugby ai World Police & Fire Games 2009 in svolgimento in Canada. La Rappresentativa Nazionale formata da Vigili del Fuoco non è riuscita - nell'ultima giornata riservata alle finali - a realizzare l'impresa chiamata medaglia. Battuta dal Sud Africa in semifinale, la squadra italiana è stata poi sconfitta dal Canada nella finale di consolazione, in un contesto locale che ha lasciato parecchie perplessità.
Eppure si è vista una bella Italia, generosa, capace a tratti di scatenare applausi a scena aperta, costringendo anche squadre blasonate come il Sud Africa a sudare le proverbiali sette camice per aver ragione degli azzurri.
E proprio gli Springboks sono gli avversari dell'Italia in semifinale. L'avvio è come al solito in salita, ma la reazione è da squadra di rango. Baracchi segna, Flagiello Trasforma e Italia avanti 7-5. Il Sud Africa fa frullare le gambe e segna, ma Parmigiani e compagni pressano e segnano ancora con Ferrari per l'incredibile 12-10 azzurro al riposo. Nella ripresa i sudafricani, consci della fatica per passare palla in mano, giocano al piede e l'Italia va in crisi con la velocità delle frecce avversarie. Arrivano altre 2 mete e l'Italia -ormai proiettata verso la finalina - si arrende. Finirà 43-12 ma l'Italia unica formazione ad esser stata in vantaggio esce fra gli applausi di tutti.
La finale 3° e 4° posto contro il Canada nel frattempo superato dalla Polizia del Sudafrica denota una tensione altissima da ambo le parti. I nordamericani temono l'Italia vista con i Correctionals, mentre gli azzurri temono di giocare in casa del nemico con tutte le controindicazioni del caso.
E infatti questo sarà il refrain di una finale equilibrata, che sul 7 a 7 alla fine del primo tempo (meta di Scapoli) ha visto un orribile direttore di gara fischiare a casaccio e sventolare due gialli sotto il naso degli azzurri (Romano e Flagiello) che a quel punto e con gli infortuni di La Sorda, Andreoli e Morsiani, nulla hanno potuto giocando in inferiorità numerica. Finirà 28 a 7 con una Italia che non si è assolutamente risparmiata e che esce dal campo a testa alta. La applaudono però in pochi e questo non è bello. Alla fine è mancata la medaglia ma non l'impegno e, nelle fasi finali, anche il gioco. Nessuno si è risparmiato; tutti i giocatori portano infatti visibili addosso i segni della battaglia.
Per la cronaca la medaglia d'oro è andata ai Correctionals el Sud Africa che hanno battuto agevolmente la Polizia del Sud Africa per 31-12.
Un'analisi a fine torneo vede toccare alcuni punti salienti. In tutte le partite l'Italia è partita in salita, regalando marcature risultate poi determinanti, soprattutto contro squadre che hanno dimostrato di avere fondamentali migliori nel possesso palla. Altro dato apparso lampante le velocità di base di alcuni avversari erano nettamente superiori. Non trovando spazio palla in mano agli avversari bastava una pedata ben assestata verso l'area di meta per assistere ad una redditizia volata. Attenzione: stiamo parlando di un alto livello di gioco dove i piccoli miglioramenti possono avvenire solo con un lavoro costante e metodico. Se si intraprenderà questa strada a Daegu (Korea) nel 2010 potrebbe esserci tutta un'altra musica.
Redazione R.M.
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