[RUGBYLIST] IL FIUME, LO SPECCHIO E LA LIST

[GIAN DOMENICO MAZZOCATO]

Due parole sulla LIST le voglio spendere anch'io. Ricordo che, appena iscritto, un po' tediato dal chiacchiericcio, decisi di togliermi. Poi fui dissuaso e certo devo ringraziare chi mi spinse a restare.
In questi anni la LIST è stata uno specchio fedele degli umori del nostro rugby e della sua evoluzione. 
Io metto in bilancio anche la scarsa educazione di qualcuno, accetto che ci sia qualcuno che si firma solo con uno pseudonimo (ma c'era proprio bisogno che in Italia ci si appropriasse del termine nickname? Scusatemi con la mia età, preferisco fare il purista) anche se io ci metto firma e faccia. E trovo perfino normale che qualcuno sbagli misura, se la prenda con i fantasmi, o alzi il tono. E' nelle cose umane.
Come è nelle cose umane che la LIST, per molto tempo una delle poche voci, sia diventata con l'evoluzione del nostro sport una delle numerose voci.
Ma io credo che non si debba  neanche porre il discorso in termini di concorrenza. Il patrimonio storico della LIST è unico e irripetibile. Di qui finisce per passare tutto. Transita ogni idea, si ritrovano tante differenti posizioni di pensiero. Ripeto: con imperfezione come è nelle cose umane. 
Ma vi pare poco? Sono volate talora parole grosse e magari è mancato un po' di rispetto da parte di qualcuno verso qualcun altro. 
Ma io penso alla LIST come ad un fiume, un fiume importante. Beh, se qualche volta l'acqua deborda, questa è una cosa da accettare comunque.
Per cui io dico grazie a tutti. Soprattutto a quelli che non sono d'accordo con me, soprattutto a chi è andato fuori delle righe perchè anche questo è un segnale.
De profundis per la LIST?
No accidenti. Anche i fiumi hanno il loro periodo di stanca. E magari di dolore: io sono venuto a casa dalla partita tra Benetton e Leicester con negli occhi lo smarrimento dei ragazzi di Treviso. Avrei voluto scrivere qualcosa (e in realtà poi per il mio giornale ho dovuto redigere un pezzo che ha fatto pagina da solo) ma ero troppo addolorato per farlo.
E proprio in quelle ore ho riflettuto che nella LIST c'è spazio anche per il dolore e il silenzio. Per chi da anni spera che questo nostro rugby alzi sempre più la testa e qualche volta incassa la stangata. C'è questo cuore che batte nella LIST.
Che non la smetta mai.
un abbraccio a tutti
gian domenico mazzocato












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GIAN DOMENICO MAZZOCATO
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