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[RUGBYLIST] Ancora sulla ricerca del superatleta
Antonio Mangano
antoniomangano1962 a libero.it
Ven 10 Ott 2008 15:40:21 CEST
Sai io scrivo dalla Sicilia, e sono abituato a vedere grandi cambiamenti
finalizzati a non cambiare nulla. Non ho alcuna aspettativa verso la
moderazione le "kilorugby". Anzi vedo una spinta intensiva verso questo
indirizzo. Una volta si cercava "quello che aveva il fisico da rugby" oggi
si cerca quello con ha il fisico. Anche perché c'è tempo per imparare a
giocare. Questo è uno dei messaggi che transitano dalle nostre fonti
tecniche. Discutibile ma potrei pure ragionarci. Ma ad una condizione.
Devono arrivare i risultati. E per risultati intendo che ad un preciso
indirizzo, che è anche quello della ns federazione, seguano i risultati.
Mentre per le altre Union è un cambio di rotta, per noi italiani è un
adeguamento. Per risultati non intendo qualche buona prestazione delle
nostre palestratissime Under. Ma voglio un seguito per i baldi giovanotti
nel campionato e in nazionale e risultati continui a brevissimo dell'Italia
maggiore. Altrimenti tutta questa discussione corre il rischio di essere
esercizio di stile. Quanto al doping. Quando vedo un pilone di 115 kg senza
un filo di grasso, o ha fatto lo scarico dei carboidrati per il concorso di
Mister Olimpia e allora non solo non può correre ma neanche quasi camminare
o ricorre presumibilmente a farmaci leciti che forse magari domani non lo
saranno più. Ma un mio vecchio allenatore una volta mi disse: "Ricorda lo
sport agonistico fa male". Chissà forse perché era stato campione italiano
di ginnastica artistica...
----- Original Message -----
From: "Giovanni Sonego" <g.sonego a pianeta.it>
To: "rugbylist" <rugbylist a rugbylist.it>
Sent: Friday, October 10, 2008 2:13 PM
Subject: [RUGBYLIST] Ancora sulla ricerca del superatleta
> Volevo aggiungere una considerazione, sempre legata sul discorso dei
> superatleti.
>
> Che un gran fisico sia importante e' vero e sacrosanto. L'aspetto dello
> scontro fisico nel rugby è essenza stessa del gioco. Ma, da che rugby e'
> rugby, c'e' sempre stato posto per tutti: quello grosso, quello furbo,
> quello restistente, quello veloce, quello coordinato, quello che sapeva
> leggere il gioco e anticipare le mosse avversarie, quello che non sentiva
> il dolore e quello che non pigliavano mai perche' aveva paura che gli
> facessero del male....
>
> Tutto cancellato, tutto uniformato. Negli ultimi anni c'e' stata una forte
> pressione, anche mediatica, per indurci a credere che la strada della
> fisicita' si l'unica percorribile.
>
> Una conseguenza (inevitabile?) di un movimento rugbistico che si struttura
> per ottenere l'esasperazione dei fisici e' l'aumento dellla voglia di
> lasciarsi sedurre da scorciatoie farmaceutiche. Io sono un semplice
> appassionato, non ho mai giocato ad alto livello, e non vivo da vicino la
> realta' delle societa'. Percio' non ho idea di quanto questa tentazione
> sia presente gia' oggi negli spogliatoi. Spero poco, ma credo che sia
> semplicemente logico attendersi un incremento del fenomeno doping
> proporzionato alle richieste di fisicita'. E questo non mi piace per
> niente.
>
> Ciao
> Giovanni Sonego
>
>
>
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