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[RUGBYLIST] Il rugby contemporaneo ha bisogno di super-atleti?
Giovanni Sonego
g.sonego a pianeta.it
Ven 10 Ott 2008 14:13:05 CEST
Il giorno 08/10/2008 Giovanni Ciraolo ha scritto:
> Un tempo, il rugby veniva raccomandato
> perche' era uno sport che consentiva ai vari tipi di giocatori, magri o
> grossi che fossero, di trovare un ruolo. Inoltre, era anche uno sport
dove le
> persone non si prendevano troppo sul serio.
> [...] Sembra che oggigiorno tutti debbano tendere al fisico di un
pilone culturista.
Anche a me non piace questo rugby fatto per i superatleti. Lo trovo
assolutamente privo di stile, di poesia, di intelligenza. Mi suona falso.
Ma pare che sia questa la direzione verso cui si sta muovendo il
movimento anche se, da molto tempo, c'e' chi profetizza cambiamenti su
questo fronte. Il mitico Luciano Ravagnani ne scriveva gia' tempo fa
(nel 2002) in un bell'articolo che merita di essere citato e letto per
intero (lo trovate su tempodirugby
<http://tempodirugby.ilcannocchiale.it/2008/10/10/rugby_per_superman_ravagnani_a.html>).
Anche Ravagnani non ama questo rugby esasperato e critica la forzatura
delle regole per andare in quella direzione, in questo modo:
/In ciò agevolato dal legislatore che [...] propone sempre nuove
regole a vantaggio del più forte, giustificandole con la necessità
dello spettacolo [...]. *Insomma si fanno sempre più regole per i
Golia, togliendo però ai Davide anche la fionda*.
/
Ma Ravagnani, almeno nel 2002, era fiducioso.
/Sperare questo ed essere considerati dei "fuori del tempo", mi
rendo conto che è quasi automatico. Però *sono convinto che qualcosa
accadrà*, perché -- in caso contrario e nonostante gli sforzi
dell'International Board per renderlo "mondiale" - il rugby sarà
niente più che lo sport di tre-quattro Paesi e di non più di 50
milioni di persone (donne comprese). Tutto il resto del pianeta
(anche l'Italia) non farà che rincorrere inutilmente per il campo
questi uragani della natura, nella vana speranza di emularli.* Ma
sono certo, ripeto, che qualcosa uscirà fuori. In fondo per
provocare il deragliamento di un treno basta la forza di un
bambino che manovra uno scambio*./
Anch'io spero che qualcosa cambi e che cambi in fretta.
Ciao
Giovanni Sonego
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