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Dom 5 Ott 2008 22:10:36 CEST
Al Benetton un derby tattico
Dalla Tribuna di Treviso. Ecco di tutto.
Il Petrarca è una diga, Treviso sfonda solo nei minuti finali
TAMPONAMENTI. E' Mercier a guidare la difesa bianconera Ma poi arriva
il giallo ad Ansell
SILVANO FOCARELLI
TREVISO. Uno vede il punteggio e pensa: Treviso ha dominato. Mica
vero. Treviso ha visto la morte in faccia per quasi tutto il derby, il
Petrarca era lì a ringraziare Mercier che da solo aveva concretizzato
tutto il gran lavoro di tamponamento e perfetto sfruttamento della
conquista dell'ovale. Ed invece dopo il giallo ad Ansell la diga dei
bianconeri è crollata di schianto: tre mete in 5 minuti di un Benetton
che improvvisamente ha trovato le amate praterie prima abilmente
nascoste dal Carrera. Ed ecco che per Padova è svanito anche l'unico
punto che gli restava. Match però di basso livello tecnico, dominato
tatticamente da un Petrarca che ha fatto esattamente quello che
doveva, almeno per 77'.
E' Mercier ad aprire il fuoco punendo un fuorigioco trevigiana, gioco
però già sterile, ad un certo punto si contano 11 calci consecutivi da
una metà campo all'altra senza trovare la touche: il Petrarca tiene a
meraviglia nel recupero del pallone e soffoca in culla ogni minimo
tentativo avversario di fare rugby. Ci prova il duo Williams-De Jager
(17') che però sbaglia il passaggio finale a Vilk. Soffre Treviso,
invischiato nella ragnatela dei neri, in verità ci si annoia pure e
meno male che ci pensano prima Goosen e Mercier ad infilare i pali
premiando qualche minuto finalmente di buona pressione dei loro
avanti. Ma il gioco non c'è, si naviga a vista, ogni tanto si cerca di
improvvisare, emozioni però non ce ne sono se non, si fa per dire, dai
piedi dei calciatori. E sì che quelle rare volte che Treviso prova a
partire alla mano fa danni, come allo spirare del primo tempo quando
Little placca alto Louw che aveva fatto il break e si becca il giallo.
Goosen non centra i pali e poi regalo di Williams che si incarta nei
propri 22 e consente a Mercier di infilare il 9-9. La faccia nerissima
di Franco Smith che rientra nello spogliatoio fa intuire gli argomenti
sviscerati in quei 10 minuti di pausa. Sfuriata inutile: con l'uomo in
più il Benetton riesce la prodezza di subire anche il drop del solito
Mercier. Al Petrarca non par vero gelare il gioco, puntare sugli up
and under, chiamare ogni volta il mark: Treviso anche -6 e,
soprattutto, sistematicamente incapace di avere un po' di continuità e
di andarsi a conquistare la linea del vantaggio. Tuttavia doppietta
dalla piazzola di Goosen per un faticoso 15-15, che al momento sembra
già grasso che cola, e poi altro momento di pressione trevigiana,
quasi per inerzia in cui nasce il momento chiave del derby: giallo
all'ex Ansell per fallo professionale e c'è lo schianto del Carrera.
Il Benetton può finalmente correre e per Padova è la fine: prima
«Dingo» Williams è servito sull'out sinistro da un break profondo di
Vilk e vola a segnare sulla bandierina (Goosen trasforma anche
questa), poi lo stesso Vilk ed infine Vidal di forza. Smith dice che
«è tutta esperienza anche questa», Per Presutti «abbiamo alla fine
commesso l'errore di fare troppi falli ripetuti». Ma Treviso è prima
in classifica e Padova è sempre più giù.
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