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[RUGBYLIST] considerazioni
Giovanni Cardeti
gcardeti a yahoo.it
Lun 24 Nov 2008 13:28:13 CET
Alcune considerazioni in libertà dopo le tre sconfitte:
1) Ho grande fiducia in Mallet, mi sembra ancora oggi un lusso per la nostra Nazionale. Persona seria, sempre propositiva, non ha mai fatto un uscita fuori dalla righe, personalmente mi ha sempre convinto con le sue scelte, non penso che dipenda direttamente da lui lo stato della nostra nazionale.
2) Trovo inconcepibile impostare, come ho sentito dire, la nazionale sulla ricerca di giocatori equiparati da schierare in alcuni ruoli chiave. Si può accettare di tanto in tanto l'equiparazione di un giocatore straniero di qualità, cresciuto nel nostro campionato, ma non la ricerca a tavolino di giovani stranieri da fare diventare italiani.
3) Il discorso nazionale non può prescindere dal discorso movimento: l'Italia ha 20 giocatori internazionali, gran parte dei quali gioca all'estero, dietro cui non ci sono alternative di livello. Canale è un anno che gioca male e quali alternative abbiano? Bortolami mostra un certo logorio fisico e con chi lo sostituiamo?
4) Le nuove regole hanno terribilmente complicato le cose per una Nazionale che già con le vecchie faceva una grande fatica. Muovere la palla come fanno altre nazioni (p.e. Galles) da noi risulta impossibile per un'oggettiva differenza tecnica tra i nostri giocatori e gli altri non certamente imputabile a Mallet.
5) Il campionato italiano ha dei ritmi che sono totalmente diversi da quelli internazionali. Un esempio può essere quello di Marcato: la nostra apertura può adattarsi a giocare discretamente una partita (cfr. Australia), ma non ha la continuità per ripetersi in quella dopo perchè durante l'anno non gli è richiesto di fare questo sforzo.
6) La soluzione potrebbe essere, come si dice da diversi anni, quella di due selezioni che possano giocare non solo la Heineken Cup, ma anche la Magners League. Questo sarebbe importantissimo per creare nei giocatori l'abitudine alle partite di una certa intensità e soprattutto per fare diventare la Nazionale una sorta di club e non più una selezione.
7) Il punto 6 ricalcherebbe la strada intrapresa dalle nazioni più piccole dell'emisfero nord: GAlles, Irlanda e Scozia con cui dobbiamo confrontarci.
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