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[RUGBYLIST] Italia - Pacific Islanders & Co. - Considerazioni
Antonio Mangano
antoniomangano1962 a libero.it
Dom 23 Nov 2008 10:09:13 CET
...Gli azzurri hanno giocato
con il cuore solo gli ultimi 20 minuti. E magari avrebbero
potuto farcela se in campo ci fosse stato un capitano esperto ( è mancato il
"vecchio" Troncon ) a dare il colpo decisivo o a prendere
le decisioni giuste...
Cuore e capitano, caro crazy horse. Anche Parisse in quel ruolo talvolta mi inquieta. In campo in questi 3 test match ci sono stati giocatori che hanno rivestito il ruolo di capitano molte volte. Lo stesso Parisse, Bortolami, Ghiraldini e se non erro anche Ongaro. E Mauro Bergamasco non nasconde le sua verve leaderistica. La partita con l'Australia andava ammazzata al momento opportuno, la partita con l'Argentina la si doveva vincere con il cuore e la dovevano vincere i leader, quest'ultima lasciamo perdere. Abbiamo giocato con il cuore solo 20 minuti e il telecronista ha commentato la partita come se avessimo davanti l'Inghilterra. Ma giocavamo contro una squadra che non aveva mai vinto. Al di là delle evidentissime lacune tecniche in queste tre partite è mancato chi si caricasse la squadra sulle spalle. Ovvio, spalle fa rima con palle.
PS: Vorrei capire quali sarebbero stati i commenti su Marcato se si fosse chiamato Juan Pablo.
----- Original Message -----
From: "cavallopazzo" <14cavallopazzo a libero.it>
To: <rugbylist a rugbylist.it>
Sent: Sunday, November 23, 2008 8:58 AM
Subject: Re: [RUGBYLIST] Italia - Pacific Islanders & Co. - Considerazioni
> E' proprio così! Le nuove regole ci hanno depotenziato e purtroppo non ci
> siamo ancora accorti che il modo di giocare del pacchetto
> è cambiato radicalmente. Già gli australiani, meno i Pumas, ma ancor di più
> gli isolani pacifici l'hanno capito e si sono adeguati.
> Mini rucks che fissano il punto e sostegno per ripartire velocemente, altra
> mini ruck ed altra ripartenza immediata, senza aspettare
> di vedere lo schieramento dei tre-quarti a destra e a sinistra, e poi ancora
> mini-ruck ed ancora sostegno e via avanti a sfondare.
> Placcati in terra e palla sotto la pancia con il culo rialzato ed appena si
> sente il compagno dietro si spinge il pallone dietro il culo.
> il tutto velocemente e con gesti ormai istintivi. Il terzo che arriva prende
> il pallone e riparte sfondando e sempre il sostegno dietro.
> Una specie del vecchio pick and go ma senza le pausa di studio. Una sequenza
> micidiale che ha sostituito i carrettini nei quali
> gli azzurri ormai eccellevano. Occore riadeguarsi alle nuove regole. Se noi
> facciamo le rucks e poi aspettiamo dei minuti per
> decidere se andare a destra o sinistra e poi magari aspettiamo ancora perchè
> un giocatore è attardato diamo agli avversari tutto il
> tempo per riorganizzarsi. Tra l'altro ci hanno rubato molti palloni proprio
> nelle rucks perchè non siamo sufficientemente organizzati.
> Con tutto il rispetto di chi ieri ha indossato la maglia azzurra per giocare
> a rugby, oltre all'organizzazione di gioco occore anche il
> cuore. Gli isolani ce l'hanno sicuramente messo. Gli azzurri hanno giocato
> con il cuore solo gli ultimi 20 minuti. E magari avrebbero
> potuto farcela se in campo ci fosse stato un capitano esperto ( è mancato il
> "vecchio" Troncon ) a dare il colpo decisivo o a prendere
> le decisioni giuste. Per esempio tre calci pizzabilissimi calciati in touche
> che potevano essere piazzati. Questa decisione ci avrebbe
> permesso di essere a tiro fino all'ultimo secondo e forse di metterli in
> ansia. Loro hanno controllato molto bene il vantaggio con tutti
> i trucchetti del mestiere. Il mio vecchio allenatore diceva:<< I tre punti
> vanno sempre presi.>>
> Che dire ancora? Credo che sarà molto dura vincere una partita al 6 nazioni.
> Un desolato saluto da Cavallo Pazzo.
>
> ----- Original Message -----
> From: "allrugby" <allrugby a gmail.com>
> To: <rugbylist a rugbylist.it>
> Sent: Saturday, November 22, 2008 8:29 PM
> Subject: [RUGBYLIST] Italia - Pacific Islanders & Co. - Considerazioni
>
>
> Dal momento in cui le nuove regole hanno depotenziato il maul, ci
> hanno praticamente tolto la possibilità di rientrare nelle prime 10
> del ranking mondiale, ed il declino, a breve, potrebbe non essere
> arrestabile.
> L'abbiamo visto oggi e la settimana prima contro l'Argentina; contro
> l'Australia è stata tutta un'altra cosa, l'arbitro ci ha messo del suo
> e noi non siamo stati, all'inizio, abbastanza furbi per reagire a
> dovere.
> Quello che mi dà da pensare è che - e qui chiedo la collaborazione ed
> il commento di tutta la list - abbiamo tenuto per troppo tempo
> nascosta la ns. arma segreta, e quando è venuto il tempo d'usarla,
> abbiamo preferito tenerla ancora a riposo per le occasioni future.
> Mi riferisco alla mischia.
> Lasciamo perdere l'Argentina, acqua passata.
> Ma oggi?
> Primo tempo da dimenticare, fiammata della meta a parte.
> Ma, continuamente ed ostinatamente, tutti a cercare il gioco al largo,
> specie nel secondo tempo, con un possesso ed un'occupazione del
> territorio da brivido (credo il 70%). Senza risultato tangibile, meta
> a parte.
> E questo dovrebbe far riflettere su almeno due punti: 1) se gli ordini
> di scuderia dicono di giocare in più fasi per disorientare la difesa
> isolana "notoriamente in difficoltà nei ripiazzamenti" (????), quando
> vedi che ciò non ti fa fare dei punti è d'obbligo pensare a
> qualcos'altro.
> 2) Se nessuno, in squadra, riesce a capire e a dare le indicazioni
> necessarie per cambiare registro, durante l'incontro, vuol dire che si
> difetta in personalità e tattica.
> Il ns. carro armato (la mischia), che contro l'Australia si era
> inizialmente inceppato nello sparo, è stato, poi, tenuto prudentemente
> a riposo, coccolato, rifornito di benzina purissima anzichè di nafta,
> spolverato e lucidato e preservato da traumi.
> Alla fin fine, mi chiedo: perchè, anche oggi, non abbiamo usato la
> mischia? le ripartenze a raso nei raggruppamenti?, il sostegno
> immediato al portatore di palla? Forse nessuno si è ancora accorto
> che, dietro, abbiamo le polveri bagnate? Perchè usare il temperino,
> per attaccare, quando abbiamo un carro armato che non adoperiamo? Ed i
> bazooka avversari, fin'ora, non sono stati molto efficaci ...
> Un'altra considerazione, augurandomi di essere smentito: Bortolami. E'
> fisicamente irriconoscibile, non incide più: sembra spento. Calo
> temporaneo di forma? Usura? Con questo voglio solo esprimere
> un'opinione, indipendente dalla gara di oggi. Mi sembra più triste,
> più rassegnato, il mio "eroe" che vacilla. Forse ritornare nel Veneto,
> ed a Padova in particolare, gli ridarebbe un po' di quello smalto che
> io non riscontro più.
> Vorrei dire altre cose, ma mi accorgo di essere stato già lunghetto.
> Domani, per me, giornata "full immersion". Spero almeno di poter
> riportare, magari in ritardo, i commenti dei quotidiani.
> A tutti una buona serata.
> FRanco Meneghin (TV)
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