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[RUGBYLIST] Notizie del sabato

allrugby allrugby a gmail.com
Sab 22 Nov 2008 13:37:11 CET


Riporto dal Gazzettino: che non sarà una passeggiata, oggi, lo si può
anche desumere dal tono dell'articolo.
Mi ero esposto, tempo fa, dicendo che  non sarebbe stato facile...
Tutto dipende dall'approccio e dal carattere che ci metteremo e...
sotto con la mischia!
Ciao.
Franco (TV)

Reggio Emilia
NOSTRO INVIATO

Unire tre debolezze per farne una forza. È la filosofia che sta dietro
al progetto dei Pacific Islanders. La selezione avversaria dell'Italia
oggi alle 15 a Reggio Emilia nell'ultimo dei Cariparma test. In casa
azzurra dopo due sconfitte la vittoria è d'obbligo. Per salvare
parzialmente il bilancio della campagna d'autunno e per far mantenere
il passo lento (ma costante) al citì Nick Mallett: un successo nel Sei
Nazioni (Scozia), uno nel tour di giugno (Pumas). La premesse per
centrarla ci sono, ma non sarà facile.

Le tre debolezze unite nel progetto Pacific Islanders sono Figi
(850mila abitanti, 10. posto nel ranking mondiale davanti all'Italia),
Samoa (185mila abitanti, 12.) e Tonga (101mila abitanti, 13.).
Debolezze in senso relativo, vista la qualità dei giocatori, la
quantità di talenti in rapporto agli abitanti, l'aggressività e le
abilità rugbistiche innate, i risultati ottenuti come singole
nazionali (Samoa e Figi 2 volte a testa ai quarti del Mondiale, noi
mai). Il problema per Figi, Tonga e Samoa sono solo i soldi. Scarsi
nelle casse delle rispettive federazione. Questo costringe i migliori
atleti a fuggire giovani all'estero (quanti isolani nelle fila degli
All Blacks). O a firmare contratti capestro nei club europei con
incorporata rinuncia alla nazionale. Ecco perchè nei tour autunnali le
tre squadre non ottengono gli stessi risultati di quando sono le
nazionali europee in estate a far visita alle isole del Pacifico.

Così nel 2004 è nato il progetto Pacific Islanders (tre debolezze, una
forza). Finora non ha dato risultati sul campo. Otto partite, otto
sconfitte. A suon di cinque mete subite contro Francia e Inghilterra
in questo tour. Sarà proprio l'Italia a concedere la prima vittoria ai
Guerrieri del Pacifico? Si spera di no. Nel rugby moderno quando una
squadra organizzata, che gioca sempre insieme e svolge regolari
raduni, affronta una selezione che si ritrova una volta ogni due anni,
dovrebbe avere sempre la meglio. È come nei film di Sergio Leone:
"Quando un uomo con la pistola incontra un uomo con il fucile, l'uomo
con la pistola è un uomo morto". Troppi i meccanismi tecnico, tattici
e di comunicazione da affinare perchè non sia così. La squadra, se è
vera squadra, batte sempre la selezione. Lo dimostrano il declino dei
Barbarians e le difficoltà dei Lions.

Nonostante questo il rischio di una sconfitta per l'Italia c'è.
Concreto. Come nel film di Leone, dove alla fine vince l'uomo con la
pistola. Un po' per le debolezze del gioco azzurro, emerse contro
l'Argentina. Un po' per la forza individuale dei "Guerrieri", il cui
talento abbinato alla fisicità non si discute. Basta pensare al numero
8 Sisa Koyamaibole, trascinatore per due stagioni del Petrarca. Se i
nostri avversari riusciranno a incanalarli in una disciplina spesso
assente (contro la Francia placcaggio killer e rosso a Nalaga, match
perso lì) e se tre settimane di vita in comune avranno affinato i
meccanismi collettivi (una volta si diceva: le nazionali nascono in
tour) potrebbero essere dolori. Per evitarli bisogna iniziare a
schiantarli in mischia, dove sono più deboli.

«I Pacific Islanders sono un avversario temibile - conferma Mallett -
il cui gioco veloce e incentrato sui trequarti è favorito dalle nuove
regole. Non ci aspetta una partita facile, ma abbiamo lavorato una
settimana conoscendo i loro pregi e difetti. Mi aspetto che, rispetto
al match con i Pumas, la squadra riesca a concretizzare sul campo
quanto provato in allenamento». «C'è grande voglia di riscattare la
prestazione di Torino e di vincere - dice capitan Sergio Parisse -
Troviamo un avversario forte atleticamente e fisicamente, una
selezione che gioca con grande entusiasmo. Dovremo rispondere con il
loro stesso entusiasmo. E dimostrare che meritiamo di indossare questa
maglia»

Vittoria o sconfitta, di certo non mancherà lo spettacolo. Questa
sorta di Harlem Globetrotter ovali lo sanno sempre dispensare a piene
mani. Comunque vada a finire, quindi, a trionfare sarà l'entusiamo del
pubblico per i loro funambolismi e per la nostra prestazione. Pubblico
finora vero vincitore del trittico autunnale dell'Italrugby.

Ivan Malfatto
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Heineken cup, gli arbitri

L'Erc ha definito gli arbitri delle partite del terzo e quarto turno
della fase di qualificazione della Heineken Cup. A dirigere
Ospreys-Benetton, sabato 6 dicembre a Swansea alle 15 locali, sarà il
francese Jerome Garces; ad arbitrare Benetton-Ospreys del 13 dicembre
a Monigo, alle 14.35, sarà l'inglese Rob Debney. Questi invece gli
arbitri per le gare di domani della serie A. Nel Girone 1 maschile,
Prato-MarchiolSanMarco sarà diretta dal romano Belvedere, nel Girone 2
Benetton-Banco di Brescia, da Carrera di Roma. Nella A femminile
Pesaro-Red Panthers sarà diretta da Guerzoni di Ferrara.



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