Reply: RI: [RUGBYLIST] un saluto

[ruggero rizzi]

Amico nel rugby,
.ho contato fino a cento, tanto per     non essere  troppo impulsivo
anch'io.
Ma l'uscita plateale, quella sotto "i riflettori"  nel bel mezzo della
partita,   non mi è mai piaciuta.
 La trovo ostentata e marchiana per il risalto che volutamente  si vuole che
apporti..
Anch'io non trovo condivisi alcuni tuoi interventi, diversi dai miei proprio
perchè sei approdato abbastanza da poco in questo mondi ovale. E nonostante
questo,  credimi, sei il benvenuto. E ti leggo sempre con  più curiosità: le
considerazioni di  un nuovo  listarolo sono sempre e comunque interessanti.
Me la caverei dicendoti come si dice da queste parti    ".però...ne devi
ancora mangiare di polenta...!"
Ma  anche questo sarebbe riduttivo in un'ottica, non solo sportiva ma  di
educazione civico/morale:  quella di    "lasciare spazio anche e soprattutto
a chi non la pensa come me".

Amico nel rugby,
ti confermo che è bello l'ambiente questo sport. Anche se  ultimamente chi
ci gravita attorno non è più quello del 1962, anno  che ho cominciato a
gravitarci anch'io.
Palmiotto dice bene: resta in campo. La partita è ancora lunga e se, per
adesso,  non sei il più forte dei tuoi compagni, c'è bisogno anche di te.  E
te lo dice Gaetano, anche lui relativamente da poco nel nostro
mondo ma oramai  "ovale" anche lui..

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Vuoi una modestissima prova di come è bello ed unico essere nel rugby? TE la
racconto e scusami la lunghezza..
Anni fa, ma non tantissimi, ero in Francia dalle parti di Marsiglia. Un
week-end a casa di un mio collega di lavoro francese. Il sabato sera rientro
a casa e,  poco prima delle 20, prima di imboccare l'autostrada che mi
porterà a Mentone-Ventimiglia e poi a casa, faccio il pieno di benzina ( che
in Francia costava molto meno). Come forse capita a tanti, quando finisce il
Week-end, ci si trova con i soldi quasi contati : Nota che  allora le carte
di credito ed i bancomat  non erano ancora usuali come oggi.
Succede che dopo il pieno la vettura ha un problema:  è rimasta bloccata in
"seconda" e non si riesce a metterla a posto. Il benzinaio (francese come
tutti i .....francesi) deve chiudere e mi prega di spostarmi fuori la
piazzola e.....arrangiarmi.
Si fa sera e mia moglie, che era con me, comincia a preoccuparsi. La
prospettiva è quella di aspettare lunedi mattina e trovare un officina.
Ecco l'idea:  di fornte c'è un bistrot, che sta per chiudere anche lui.
Ci entro, chiedo del telefono  e sulla guida telefonica cerco....rugby
club...
Per fartela breve: nella zona  sono dove mi trovavo ce n'erano due di questi
club e riuscii a contattare con uno di essi. Col mio francese riuscii a
farmi capire  e spiegare il problema e......dopo mezzora arrivano due di
loro in macchina, visibilmente molto allegri (c'era una festa in corso nella
loro club-house) che hanno rimorchiato la mia vettura e condotto.....alla
festa.  Fino alle ore piccole
Poi ospite con mia moglie a casa di uno del club, pernottato, colazionato e
il mattino seguente  due dei giocatori (meccanici) mi hanno rimesso a posto
la vettura.
La sera di domenica ero a casa. L'estate seguente ho ospitato a casa mia
quella famiglia e l'anno scorso sono stato al matrimonio di uno dei figli.

Non è "rugby" anche questo?
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Per finire, amico nel rugby,  se io fossi stato un futbalìno, o un tennista,
o uno schermidore......mi sarebbe successa la stessa cosa?

Ciao "tempodirugby" e  rispondimi.
Ti saluta la bassa Valle Scrivia
Ruggero Rizzi









Il giorno 19 novembre 2008 11.07, gaetano.palmiotto a fastwebnet.it <
gaetano.palmiotto a fastwebnet.it> ha scritto:

> "il rugby è bellissimo; quello che gli gravita attorno, a volte, un po'
> meno."
>
> Premesso che non condivido la maggior parte dei tuoi interventi, li ritengo
> comunque una ricchezza: perchè porti un punto di vista diverso, quello del
> neofita, e comunque a volte ci azzecchi. Quanto scrivi qua sopra, ad
> esempio, è una sacrosanta verità. Perchè in fondo siamo comunque uomini e
> comunque Italiani, coi nostri pregi ma specie coi nostri difetti. Perchè i
> furbetti gravitano in questo mondo, sempre di più. Perchè comunque siamo
> bravi a parlare ma poco preparati ad ascoltare gli altri. Perchè parliamo di
> alti valori etici e poi chiudiamo gli occhi davanti a comportamenti
> inaccettabili, tipo schierare ragazzi dai 12 ai 16 anni in una Under 15.
> E francamente il continuo auto-incensarsi specie paragonandosi a quei
> deficienti degli ultras del calcio lo trovo sempre più fuori luogo.
> Perciò resta in campo: nel rugby si esce solo morti e c'è bisogno anche
> dello "zoppo": male che vada, giochi ala.
>
>
>
>
>
>
>
> ---------- Messaggio inoltrato ----------
> From: tempodirugby <tempodirugby a gmail.com>
> To: rugbylist a rugbylist.it
> Date: Wed, 19 Nov 2008 10:59:36 +0100
> Subject: [RUGBYLIST] un saluto
> Sono un impulsivo e, di conseguenza, seguo l'impulso del momento.
> Evidentemente la mia misura, come suol dirsi, è colma.
> Mi rivolgo un'ultima volta alla List, che non disturberò più.
> Grazie per l'esperienza, che mi ha molto arricchito (in tutti i sensi).
> Appena ho un minuto attiverò la procedura per la cancellazione dalla List.
> Non darò più fastidio a nessuno, non incrinerò più alcuna certezza, non
> disturberò più il club degli amiconi e, di converso, libererò la casella di
> posta da un profluvio di mail difficile da gestire.
> Ringrazio i tanti che hanno avuto stima e belle parole per me; ringrazio
> Giovanni Sonego; mi dispiaccio dei tantissimi che mi hanno in dispregio.
> Saluto tutti con una dolorosa certezza: il rugby è bellissimo; quello che
> gli gravita attorno, a volte, un po' meno.
> --
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> (Massimo Coppa Zenari)
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