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[RUGBYLIST] Notizie del lunedì
allrugby
allrugby a gmail.com
Lun 17 Nov 2008 13:32:43 CET
Riporto dal Gazzettino.
Ciao.
Franco (TV)
SUPER TEN Sarà con ogni probabilità Femi CZ Rovigo-Benetton Treviso la
sfida televisiva della settima giornata del Campionato Super Ten in
onda su Rai Sport Più. Il match, derby numero 119 tra i due club, sarà
disputato domenica 30 novembre, sul terreno dello stadio Battaglini,
alle 14.10; inizio della diretta televisiva alle 14.
SERIE C Sesta giornata di andata. Girone d'Elite: Jesolo-Monselice
29-11, Alpago-Belluno 12-0, Lemene-Bassano 7-32, Conegliano-Feltre
20-27, Lido Venezia-Pordenone 33-11. Bassano, Feltre 25, Belluno 22,
Jesolo 20, Alpago 16, Lido Venezia 9, Monselice, Pordenone 4, Lemene
1, Conegliano 0. Girone CIV Est: Montebelluna-Silea 71-3 (sospesa al
39' del primo tempo perchè il Silea aveva in campo un numero di
giocatori inferiore a quanto consentito dal regolamento),
Mirano-Oderzo 8-14, Venjulia-Valsugana 17-8, Cus Udine-Montereale
27-5, Spilimbergo-Pedemontana Livenza 3-116. Montebelluna 30,
Pedemontana Livenza 20, Oderzo 19, Venjulia 16, Mirano, Valsugana 14,
Cus Udine 8, Silea 6, Montereale 2, Spilimbergo 0. Girone CIV Ovest:
The Monsters-Vicenza 10-22, Valeggio-Villadose 24-12, Cus
Verona-SudTirolo 66-10, Valpolicella-West Verona 16-7,
Altovicentino-Frassinelle rinviata a domenica prossima, riposava il
Trento. Vicenza 30, The Monsters 21, Altovicentino 18, Cus Verona,
West Verona 14, Frassinelle 11, Valpolicella 7, SudTirolo, Valeggio 6,
Trento 4, Villadose -4.
UNDER 19 Sesta giornata di andata. Girone 1: Carrera Padova-Cammi
Calvisano 52-14, Benetton Treviso-Plusvalore Gran Parma 32-14,
Montepaschi Viadana-Antares Benevento 41-0, Giunti Firenze
1931-AlmavivA Capitolina 16-34, Vibu Noceto-Ruggers Tarvisium 68-10.
Carrera 26, Benetton 23, AlmavivA, Montepaschi 22, Cammi 15,
Plusvalore 13, Vibu 12, Giunti 7, Antares 5, Tarvisium 0. Girone 2:
Amatori San Donà-Casinò di Venezia 12-8, Overmach Parma-Amatori Milano
22-12, HBS Colorno-MarchiolSanMarco 48-0, Mirano-Donelli Modena 8-24,
Grande Milano-Femi CZ Rovigo 21-17. San Donà 29, Colorno, Overmach 24,
Casinò di Venezia 16, Amatori Milano, Donelli 14, Femi CZ 13, Grande
Milano 10, MarchiolSanMarco, Mirano 0.
LA SESTA NAZIONE -Venerdì prossimo alle 11, alla sala stampa dello
stadio Giglio di Reggio Emilia, il presidente Giancarlo Dondi
presenterà il libro "La Sesta Nazione - 80 anni di storia della
Federazione italiana rugby". Si tratta di un volume scritto a più mani
da un gruppo di giornalisti esperti di rugby e a cura di Gianfranco
Bellè e Gianluca Barca che intende celebrare l'importante traguardo
tagliato dalla Fir.
Ennio Grosso
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GLI ALTRI RISULTATI DEI TOUR AUTUNNALI
L'Australia doma anche la mischia inglese, i calci tradiscono la
Scozia con i Boks
Ci sono rimasti male venerdì sera i quasi 60mila spettatori del
Millennium quando il Galles, stravolto da ben 12 cambi rispetto al
test con i Boks, ha faticato oltre misura a battere il Canada. Infatti
solo due mete dell'emergente ala diciannovenne Halfpenny e due mete
tecniche hanno risolto la pratica Canucks. «Abbiamo commesso troppi
errori e perso troppi palloni e non abbiamo mostrato alcuna coesione»
ha commentato Gatland che ha anche ammesso che «sabato prossimo contro
gli All Blacks dovremo fornire ben altra prestazione». Il Galles non
batte la Nuova Zelanda dal 19 dicembre del 1953 (finì 13-8 con la
celebrata meta dello sprinter olimpionico Ken Jones) e fino a martedì
incrocerà le dita per sapere se l'apertura Hook ed il centro Shanklin
saranno del gruppo causa gli infortuni patiti venerdì. Gatland
comunque ha avuto riscontri più che positivi dalla diciannovenne
apertura degli Ospreys, Dan Biggar, dal pilone del Cardiff, John Yapp,
e dall'estremo degli Scarlets, Morgan Stoddart.
Mentre in Galles cresce l'attesa per il test di sabato prossimo,
l'interesse dei fan è anche catturato dalla notizia che gli Ospreys
vogliono acquisire i servigi di Wayne Smith, assistant coach degli All
Blacks.
Solo nel secondo tempo la Francia ha dilagato contro i Pacific
Islanders che hanno ripetuto la scialba prestazione di sabato scorso
contro gli inglesi. Francesi comunque pasticcioni ed imprecisi nella
prima frazione dove un pugno dell'ala figiana Nalaga, espulso
immediatamente dall'arbitro Owens, ha spedito fuori campo in barella
Elissalde. Nella ripresa le mete di Heymans, Picamoles e Médard hanno
chiuso la partita portando tuttavia Lièvremont a dichiarare che «a
fronte di una difesa solida abbiamo perso davvero troppo possesso».
Un'Australia cinica ha impartito una lezione di realismo ed esperienza
all'Inghilterra. Sfavoriti dai pronostici in mischia chiusa, i
Wallabies hanno invece messo in seria difficoltà il pacchetto dei
padroni di casa che ha finito per commettere troppi falli venendo
punito sistematicamente dal piede di Giteau, decisivo con sei
punizioni. «Non abbiamo sfruttato le occasioni avute dentro ai loro
ventidue e sabato prossimo col Sud Africa non potremo permettercelo di
nuovo» ha ammesso il ct Martin Johnson che aveva covato sogni di
gloria quando alla pausa lo score vedeva il XV della Rosa sotto di un
solo punto, 11-12.
Come accaduto contro il Galles, anche con la Scozia la vittoria
sudafricana è giunta più per demerito dei padroni di casa che per
quanto mostrato dai Boks. Cinque piazzati falliti (due da Parks e tre
da Godman) ed una meta mancata allo scadere dagli scozzesi, a più
riprese arrembanti col pack ai cinque metri, hanno salvato i campioni
del mondo apparsi ancora clamorosamente confusi. All'intervallo Scozia
avanti 10-0 ma tre calci di Pienaar e la meta di Fourie hanno
ribaltato lo score.
C'è voluta una meta tecnica allo scadere del primo tempo per sbloccare
la Nuova Zelanda che fino ad allora era stata ben contenuta
dall'Irlanda. Nella ripresa le mete di Thorn e Nonu hanno consolidato
la grande mole di lavoro della mischia All Black. «Siamo molto
contrariati per come abbiamo perso oggi con i kiwi, ma adesso dobbiamo
guardare alla grande sfida contro i Pumas che ci attende sabato
prossimo» ha detto il neo-coach irlandese Kidney al termine della
gara. Intanto mercoledì 18 a Limerick è in programma Munster-Nuova
Zelanda per celebrare il trentennale della famosa vittoria per 12-0
dei locali sugli allora All Blacks di Graham Mourie.
ALTRI RISULTATI -Giappone-Usa 29-19. Asian 5 Nations (1. Divisione
2008): Taiwan-Sri Lanka 35-23. Singapore promossa al Top 5 del 2009.
Coppa Europa 2008-2010: in 1. divisione Spagna-Germania 22-11 (a
Madrid), con terna arbitrale italiana Ventura, Sironi e Bonacci. In 2.
divisione A Repubblica Cèca-Polonia 7-13 (a Ostrava). Questi ultimi
due incontri erano validi anche per le qualificazioni alla Coppa del
Mondo 2011.
Giampaolo Tassinari
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SERIE A1
6
San Dona' - Consiag Po 7 - 31
San Marco - Alghero 17 - 11
Livorno - Colorno 20 - 32
L'aquila - Milano 49 - 22
Firenze - Lazio 1927 14 - 23
Piacenza - Udine 26 - 13
CLASSIFICA
L'aquila66002238329Consiag Po65012335726Lazio
1927650113412722Colorno640219212021Milano630317316716Firenze630311112114San
Marco630312513714Udine620411715411Piacenza62048315211San
Dona'620411814910Alghero6105692155Livorno60061212172PROSSIMO TURNO
(23/11/08):Lazio 1927 - Udine, Milano - Firenze, Colorno - L'aquila,
Alghero - Livorno, Consiag Po - San Marco, San Dona' - Piacenza,
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SERIE A2
6
Benetton Tv - Colleferro 84 - 3
Calvisano - Viadana 27 - 11
Vibu Noceto - S. Gregorio 40 - 3
Benevento - Lyons 17 - 13
Pro Recco - Badia 15 - 16
Brescia - Mirano 2008 29 - 10
CLASSIFICA
Vibu Noceto66002275930Brescia66001938728Benetton
Tv65102494827Benevento630311814215Calvisano63039710914Badia53027710913S.
Gregorio621310412511Viadana621310114711Lyons6204961569Pro
Recco6105671436Mirano 20086015771473Colleferro5005371711PROSSIMO TURNO
(23/11/08):Badia - Mirano 2008, Lyons - Pro Recco, S. Gregorio -
Benevento, Viadana - Vibu Noceto, Colleferro - Calvisano, Benetton Tv
- Brescia,
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SERIE B/3
6
Valsugana - Cus Padova 13 - 28
Petrarca - Rubano 26 - 13
Casale - Villadose 42 - 8
Tarvisium - Valpolic. 3 - 43
Villorba - Paese 17 - 34
Riviera - Cus Verona 12 - 10
CLASSIFICA
Petrarca66002026627Riviera66001424425Cus Verona650117810225Cus
Padova64021279318Valpolic.63031759216Paese620414310813Tarvisium63037513213Casale621311714712Rubano62041121519Villadose6204671618Valsugana6015881922Villorba6006591972
PROSSIMO TURNO: (23/11/08)Cus Padova - Casale, Rubano - Villorba,
Villadose - Tarvisium, Valpolic. - Valsugana, Cus Verona - Petrarca,
Paese - Riviera.
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Torino
NOSTRO INVIATO
Se l'Italia avesse battuto l'Argentina con almeno 15 punti di scarto
sarebbe balzata avanti di due posizioni nel ranking mondiale dell'Irb.
Salendo grazie alle contemporanee sconfitte di Scozia e Irlanda (con
Sudafrica e Nuova Zelanda) dal 10. all'8. posto. Il più alto di
sempre, raggiunto per un breve periodo solo dopo lo straordinario Sei
Nazioni del 2007.
Uscendo sconfitta 22-14 dai Pumas all'Olimpico di Torino, invece, oggi
nell'aggiornamento del ranking l'Italia farà una balzo indietro e
uscirà dopo molte settimane dalla top 10. Il ko casalingo porterà
infatti alla decurtazione di punteggio. Essendo gli azzurri alla pari
con le Figi a quota 75,24 è inevitabile lo slittamento all'11. posto.
E l'olimpo del rugby mondiale non potrà essere recuperato prima del
prossimo Sei Nazioni. Il test di sabato a Reggio Emilia contro i
Pacific Islanders non è valido per il ranking Irb, trattandosi di una
selezione di tre nazionali. Quindi la classifica dell'Italia e delle
Figi (non hanno test internazionali nel frattempo) non si muoverà più.
Sarà anche condivisidibile quanto dichiarato dal capitano azzurro
Sergio Parisse alla vigilia di Torino: «A noi giocatori, onestamente,
del ranking non importa poi molto. L'importante è fare bene per noi, e
per tutte le persone che ci sono sempre vicine quando scendiamo in
campo». Un approccio sacrosanto, visto che il valore di un giocatore e
di una squadra si misurano dal calore della passione e dalle qualità
tecniche che mettono in campo. Non certo da una fredda classifica
stilata da un computer. Ma una conseguenza questa espulsione dalla top
10 la porterà. Più di immagine internazionale che di sostanza, ma la
porterà. E sappiamo quanto l'immagine e i piccoli progressi contino
per una nazionale come la nostra, che si sta ritagliando a fatica e
con orgoglio il suo spazio fra le big.
Questa conseguenza è lo slittamento dalla seconda fascia dell'urna (se
fossimo entrati nella top 8) alla terza (dove siamo tuttora) nei
sorteggi dei 4 gironi di Coppa del Mondo 2011, che avverranno a
dicembre per la prima volta in base alla classifica del ranking Irb.
L'Italia continuerà a essere considerata una potenza mondiale di terza
fascia, come è in effetti e come è sempre stata considerata nelle
World Cup del passato. Niente di male, per carità. Se nel girone a 5
squadre nel 2011 l'avversaria di seconda fascia sarà il Galles (come
nel '03), la Scozia ('07) o l'Irlanda (non più inarrivabile) le chance
di prima storica qualificazione ai quarti di finale resteranno
intatte. Addirittura se l'Argentina chiuderà l'anno nelle top 4 (com'è
nelle sue possibilità) potrebbe capitarci anche una rivale di prima
fascia abbordabile, e non impossibile come le altre tre stelle del
Sud. Ma non aver colto la chance di tornare nell top 8 in un momento
così particolare lascia l'amaro in bocca, come la brutta prova fornita
dagli azzurri contro i Pumas.
«Abbiamo commesso troppi errori, qualche fallo di troppo e, contro un
avversario così è inevitabile venire puniti quando si concede così
tanto - commenta il pilone Andrea Lo Cicero - Ma non possiamo
dimenticare che, contro squadre di alto livello, negli anni scorsi
subivamo passivi più pesanti: adesso siamo sempre molto vicini nel
punteggio, lo si è visto anche nelle ultime due gare, e non riuscire a
concretizzare è sicuramente frustrante. Ho visto molte critiche alla
nostra mediana, forse bisognerebbe ricordare che Canavosio e Marcato
hanno disputato in coppia appena due partite e, in quelle posizioni,
non si improvvisa nulla. Hanno bisogno di più tempo. La mischia e la
touche migliorate rispetto all'Australia? Si tratta di due fasi di
gioco in cui ci siamo comportati quasi sempre bene, dovranno essere un
punto di partenza anche nella partita di sabato prossimo contro i
Pacific Islanders».
Ivan Malfatto
RANKING MONDIALEEcco l'attuale classifica, che verrà aggiornata oggi
come tutti i lunedì dopo i test-match. 1. Nuova Zelanda p. 94,91, 2.
Sudafrica 88,28, 3. Australia 85,65, 4. Inghilterra 83,16, 5.
Argentina 82,11, 6. Francia 80,13, 7. Galles 79,58, 8. Irlanda 77,18,
9. Scozia 76,91, 10. Italia 75,24.
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Gioco dentro la difesa Il perchè di un limite
Forse sarà perchè all'Olimpico di Torino siamo abituati ad ammirare le
magie di Del Piero. O più realisticamente perchè l'Argentina ha dato
una spietata lezione di difesa e pressione. Fatto sta che il
palcoscenico di Pinturicchio ha messo a nudo la drammatica crisi
creativa dell'Italia del rugby. Il malanno è cronico. Le azioni dei
trequarti azzurri da tempo si svolgono con passaggi davanti alla
difesa. Purtroppo non basta più per arrivare in meta. È necessario
attaccare l'asse profondo. I tecnici lo chiamano gioco dentro la
difesa. L'Italia quasi mai arriva a farlo. È raro vedere un azzurro
rompere la linea di opposizione e sul placcaggio riuscire a liberare
braccia e palla rimanendo in piedi. Quanti break e off load si sono
contati contro l'Argentina e l'Australia? E nello scorso Sei Nazioni?
Pochissimi.
La questione è complessa. E non dipende dalla vena dei singoli. Da
fase statica conta la manovra davanti alla difesa: la qualità del
possesso, la velocità, il ritmo e in eguale misura il piazzamento e il
movimento senza palla per disorganizzare i difensori, attirarli in una
zona e sguarnire quella in cui si è deciso di sferrare l'attacco.
Tutto questo l'Italia lo fa piuttosto male pur disponendo di una buona
conquista. Una volta dentro la difesa diventano decisivi il sostegno e
il lavoro di pulizia sui punti d'incontro. I sostegni dovrebbero
anticipare l'azione nella zona prestabilita e consentire una
liberazione della palla in un paio di secondi, prima cioè che la
difesa possa ripiazzarsi. La realtà è ben diversa: nel gioco dinamico
i palloni dell'Italia sono quasi tutti a liberazione ritardata. Non
sono estranee a queste difficoltà organizzative carenze di tecnica
individuale. Gli attacchi in seconda e terza fase, ad esempio,
richiedono che avanti e trequarti giochino mescolati tra loro in
maniera intercambiabile. I "gormiti" della mischia azzurra
appartengono al popolo del metallo, dispongono di una potenza e una
tecnica collettiva tra le più temibili al mondo. Ma certo molti di
loro hanno limiti nella gestualità e nella corsa.
Per tutti questi motivi un salto di qualità nelle costruzioni
offensive sembra riguardare più il domani che l'oggi. A breve è più
saggio concentrarsi sulla "trilogia classica": conquista, difesa e
gioco al piede. E sulla gestione tattica. Contro i Pumas l'Italia
pensava, non senza fondamento, di muovere la palla per cercare di
evitare la sfida e l'usura fisica. Ma l'aggressività e
l'organizzazione difensiva degli argentini non ha fatto che trasferire
la pressione nella zona di placcaggio. Insistendo in simili condizioni
a muovere la palla sull'asse laterale l'Italia ha concesso fette di
campo importanti e calci di punizione. Occorreva uscire da questa
morsa invertendo la pressione. I manuali in casi del genere indicano
due soluzioni: gioco al piede e, se possibile, avanzamento del
pacchetto o ai suoi lati. Si sarebbero dovuti alternare di più e
meglio i calci tattici. Così come, visto l'esito del confronto tra gli
avanti, non sarebbe stata insensata la ricerca di soluzioni nel
piccolo perimetro.
Di tutto questo poco o nulla si può addebitare a Marcato, in pratica
alla seconda partita in nazionale da apertura. Anche perchè molto
dipende dalle opzioni che un mediano si trova a disposizione per
attaccare. E l'Italia, tramontato il maul a causa delle nuove regole
che ne consentono il crollo, deve trovare nuovi mezzi per giungere
alla meta.
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