[RUGBYLIST] Un chiarimento sulla polemica-Mallet

[stellagiada84 a libero.it]

Probabilmente scriverò di un argomento su cui avete già discusso in passato 
(scusatemi, è poco che sono nella list) ma vorrei agganciarmi alla polemica che 
è nata in questi giorni a proposito di Mallet per esprimere un parere che mi 
sta a cuore, ovvero i troppi stranieri nelle squadre. Come giustamente qualcuno 
ha già detto parlando del Petrarca, Leaega non ruba il posto a nessun giovane. 
Stessa cosa, per quello che penso io, è Goosen a Treviso.  In casa Benetton ci 
sarebbero altre due buone aperture, gli ialianissmi Marcato e Duca. Il primo 
Franco Smith è riuscito a valorizzarlo comunque, facendolo giocare qualche 
volta apertura, dove a volte è stato grande ma altre decisamente no, come nella 
gara col Calvisano, dove è dovuto subentrare Goosen per evitare il peggio, ma 
soprattutto spostandolo estremo, ruolo nel cuore è entrato nel cuore degli 
italiani per il bel finale di 6 nazioni che ha svolto. Per quanto riguarda 
Duca, è titolare inamovibile della squadra cadetta ed ha giocato bene anche in 
prima squadra durante la coppa Italia. È giovane e sono sicura prenderà il 
posto di Goosen quando questi lascerà (fatto questo che, vista l’età, non sarà 
molto lontano).
Gli stranieri aiutano a crescere le nostre squadre e anche i giovani talenti 
nostrani che stanno loro accanto, poi sta a Mallet valorizzarli anche in 
Nazionale, chiamandoli magari al posto degli oriundi. Perché, ad esempio, 
convocare Fraser, che è si un buon giocare ma non è certo Dan Carter, e non il 
giovane Duca (dico lui perché lo conosco, ma voi potete mettere il nome che 
volete)? Non si potrebbe iniziare ad inserirlo adesso in vista dei mondiali 
2011? E non dite che Duca è troppo giovane, perché porterei ad esempio 
Cipriani. 
Il mio sogno è quello di una nazionale con soli giocatori italiani, anche se 
sono consapevole che certi oriundi sono insostituibili, come Castrogiovanni.
Sono stata un po’ caotica lo so e chiedo scusa, spero ad ogni modo di avere 
reso l’idea del mio pensiero. 

Ciao
Giada