[RUGBYLIST] Rovigo, cren.... e quant'altro

[ruggero rizzi]

caro G.O
....rispetto ed apprezzo  dovutamente  la tua "chiusura"  sul cren-rafano.
Purtroppo (..o per fortuna) appartengo ad una generazione
culinariamente...come dire.... "montessoriana",
Là,  dove  tradizioni , modalità e culture autoctone del cibo, sono pietre
miliari per il palato di  noi  indigeni.

Se poi,  il cren  o  "Wasabi" ha contagiato gli amanti del sushi, lo reputo
come un  successo.
Quasi un timido  avvicinamento alle nostre tradizioni che ti dicevo.

Certo è  che una "connessione" triveneto-giappone, sulle modalità  di come
assumere il pesce, risultano difficili ad uno come me,  inveterato amante
dello stesso e abituato a gustarlo fritto, bollito, arrostito, al vapore,
(..una cosa a parte le acciughe/sardine all'ammiraglia, crude sì, ma "cotte"
nel loro succo di limone, olio e origano)
....sushi nel triveneto???   !
Che fine hanno fatto le "sarde i saòr" col la loro cipolla appena soffritta
e i grossi chicchi di pepe nero, ovali e   simili a  micropalloni di rugby
che  le guarnivano?
Dio mio....come cambia il mondo....!!

:-)...buon appetito

Saluti culinari dalla bassa Valle Scrivia
Ruggero Rizzi



2008/7/31 Giuseppe Orsini <orsini.g a gmail.com>

> E per chiudere il cerchio del Cren->Rafano->*Wasabi*, che gli amanti del
> pesce crudo alla giapponese (sushi) forse hanno già conosciuto (per la
> serie, triveneto-giappone, connessione diretta) ;)
>
> G.O.
>
> On Thu, Jul 31, 2008 at 3:55 PM, ruggero rizzi <ruggerorizzi a gmail.com>wrote:
>
>> All'amico listarolo che mi ha chiesto privatamente  lumi su cosa è il
>> "cren". rispondo pubblicamente (senza  annotare il suo nome: privacy docet)
>> Si tratta del rafano, una radice chiara, bitorzoluta e che, come
>> raccontano i testi, si tratta di
>> "  una pianta erbacea perenne di cui si usa la radice, che viene
>> grattiugiata e preparata in vari modi: da sola, conservata sott'olio o aceto
>> (preparato in questo modo viene detto anche "cren") o insieme a salse,
>> senapi, mostarde ecc.ecc."
>> Aggiungo di mio che è di un piccante micidiale: se respiri dal naso dopo
>> averla mangiata, o chiami i pompieri o aspetti (ahimè..) che ti passa.
>> Grattuggiato fresco sul prosciutto cotto e rigorosamente caldo (....roba
>> che apprezzano molto a Trieste, colazione mattiniera...) è la fine del
>> mondo.
>> Se proprio vuoi levarti lo sfizio e ti capita di passare da queste parti,
>> sappi che tutto un lato del mio orto è a tua disposizione: ce ne sono almeno
>> una trentina di piante. Basta una piccola vangata e lo catturiamo fresco e
>> fragante.
>> Pane e Bonarda(*) no limits e  offro io.
>>
>> Saluti dalla bassa Valle Scrivia
>> Ruggero Rizzi
>> (*)..accidenti! se non sai che cos' è la bonarda, amico mio,  è meglio che
>> ti fai visitare.
>> Presto!
>> ;-)
>> R.R.
>>
>
>
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> Touch Rugby Roma
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