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R: R: [RUGBYLIST] NON E' LA RAI
luca.oliva a katamail.com
luca.oliva a katamail.com
Gio 31 Lug 2008 09:01:17 CEST
Massimo, hai ragione.
Credo però che la RAI segua logiche di mercato nè più nè meno di Mediaset, cioè compra solo ciò che può avere un audience, e quindi attira gli sponsor. Quindi: 6 Nazioni sì, Super 10 no. Oppure il Super 10 lo manda sul satellite. Queste sono le condizioni, e se dovesse mai un giorno sottoscrivere un accordo con Groupama (posto che sia sempre questo lo sponsor) sicuramente inserirà delle clausole che consentono di programmare le partite sul satellite, magari in differita ...
Cordialità.
Luca
mer 30/07/08 23:57 , "Massimo Gallo" gallomassimo a iol.it ha inviato:
Le imprescindibili ragioni tecniche bisogna dimostrarle e comunque non mettono al riparo da penali…. Succede nel piccolo (lavoro per un’agenzia di stampa radiofonica) figurati a quei livelli. Se groupama paga 10 per andare in onda alle 16 non paghera’ la stessa cifra per andare in onda alle 2 di notte sul satellite. E davanti ai soldi le imprescindibili ragioni tecniche vengono superate….Dieci anni fa la Rai metteva in onda il rugby e la Fir ringraziava, ora non è piu’ cosi’… il Sei Nazioni fa gola anche a loro e se vogliono sperare di strapparlo a LA7 devono investire qualcosa. In Rai non sono scemi…. La politica che portano avanti è chiara: avere le Nazionali anche quelle di Pig Pong. Fateci caso i campionati li trasmette Sky ma la Nazionale in una maniera o nell’altra la Rai non se la fa sfuggire. Vale per il basket, il volley, la pallanuoto… l’atletica, il ciclismo, etc etc….. credo che l’obiettivo sia lo stesso anche per il rugby. Noi ci piangiamo addosso ma fuori dal nostro mondo il rugby tira per interesse…. Ormai quando pronuncio la parola rugby non mi viene detto ‘ah quello con i caschi e le imbottiture’… le ricerche di mercato dimostrano che il rugby sta diventando piu’ popolare di quanto si possa credere e le pubblicita’ con espliciti riferimento alla pallovale ne sono la dimostrazione. Dietro la costruzione di uno spot c’è un lavoro lungo e se usano il rugby per il marketing vuol dire che c’è chi per lavoro coglie dinamiche che noi non vediamo. Per le tv non siamo piu’ piccoli e neri… servirebbe solo qualche vittoria di prestigio per il botto vero. Se la Nazionale (dio volesse) l’anno prossimo per una congiunzione astrale riuscisse a lottare per il Sei Nazioni (ovviamente e’ un esempio) ci sarebbe la fila per accaparrarsi i diritti. Le Nazionali vincenti incollano il pubblico al televisore. Io che di pallanuoto non capisco nulla, ricordo ancora Spagna Italia a casa loro vinta di un gol… con arbitri contro, credo fosse l’europeo. Durante l’ultimo mondiale c’è stata un’interrogazione parlamentare per sapere perche’ il servizio pubblico non trasmetteva le partite della Nazionale come era accaduto per il calcio… non e’ cambiato ovviamente niente ma quella è la cartina al tornasole per capire l’interesse che ruota intorno al rugby senza dubbio superiore a 10 anni fa
Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di luca.oliva a katamail.com
Inviato: mercoledì 30 luglio 2008 13.57
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: Re: R: [RUGBYLIST] NON E' LA RAISì Massimo hai ragione, ma tu sai che ci sono sempre le "imprescindibili ragioni tecniche" a salvare il tutto ...
mer 30/07/08 13:53 , "Massimo Gallo" gallomassimo a iol.it ha inviato:Non sono piu’ cosi’ sicuro che la Rai possa fare come crede. A differenza dell’era ante sky quando la Rai metteva in onda le partite a proprio uso e consumo, ora il campionato si chiama Groupama Super 10…. Fatto un contratto serio le partite vanno in onda quando stabilito e non quando conviene… gli sponsor anche quelli della palla a corda vengono prima di tutto…
Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di GIAN DOMENICO MAZZOCATO
Inviato: mercoledì 30 luglio 2008 10.07
A: RUGBYLIST
Oggetto: [RUGBYLIST] NON E' LA RAIA me fa paura la mancanza di professionalità della Rai che anche se gli dai il prodotto finito (con magari 20 telecamere e telecronisti inclusi) troverà sempre il modo di mandarti mezza partita, oppure di differirla alle tre di mattina, oppure di farne una sintesi, oppure di inventarsi il peggio (che notoriamente è un pozzo senza fondo).La verità è che il servizio pubblico sullo sport ha abdicato in blocco. Con evidente perdita secca di tutti ivalori che lo sport rappresenta.E ha ragione Paolo Valbusa: ormai le scelte (immorali, diseducative, devastanti sul piano pedagogico e sociale) vanno verso l'isola dei più o meno famosi. Una delle prime TV del mondo è diventata roba da terzo mondo.No amici, non è proprio strada da percorrere e nemmeno da suggerire. un abbraccio a tuttigian domenico mazzocatohttp://www.giandomenicomazzocato.it/
SITO DELLO SCRITTORE
GIAN DOMENICO MAZZOCATO
giandoscriba a tin.it
webmaster Nicola Novello
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