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[RUGBYLIST] Notizie del giovedì

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Gio 31 Gen 2008 13:26:36 CET


Riporto dal Gazzettino di oggi.
Ciao.
Franco (TV)

RUGBY Sabato a Dublino contro l'Irlanda una Nazionale con diverse
novità, nei nomi ma anche nel modulo: cinque uomini di mischia e due
trequarti per mantenere sempre alto il ritmo
Mallett: «Voglio un'Italia al 100\% per tutta la partita»


Che Nick Mallett avesse idee originali e coraggio nelle scelte l'aveva
già dimostrato annunciando l'esperimento di Andrea Masi all'apertura.
Ritiratosi Alessandro Troncon, però, si pensava gli avrebbe affiancato
a mediano di mischia l'esperto Paul Griffen (38 presenze, 4 Sei
Nazioni all'attivo) per il delicato ruolo di pilotare insieme la
cabina di regia.
Fatto fuori Griffen, nemmeno convocato per il torneo, la scelta più
ovvia sembrava quella di Simon Picone. A corto di esperienza
internazionale, ma pur sempre con 11 caps e qualche partita di Heinken
alle spalle. Invece Mallett ha stupito puntando di fatto su un
debuttante, Pietro Travagli. Dopo le indiscrezioni, ieri è arrivata
l'ufficialità durante l'annuncio del XV che sabato alle 15 al Croke
Park di Dublino affronterà l'Irlanda nel debutto nell'Rbs Sei Nazioni.

Travagli, talento della Marca emigrato prima a Viadana, Padova, Bath e
ora a Parma, figlio di un medico dell'ospedale di Treviso, giocherà
per la prima volta titolare con l'Italia. Finora nelle sue 2 presenze
nel '04 ha raccolto solo una manciata di minuti, entrando al 38' st al
posto di Denis Dallan in Italia-Canada (ala) e al 42' st di
Italia-Nuova Zelanda al posto di Griffen. L'erede di Alessandro il
grande (Troncon) per il momento è lui. Suo conterraneo ed ex compagno
di club.

«Ringrazio Troncon, ora assistant del citì, mio mentore e punto di
riferimento già ai tempi in cui giocavamo assieme a Treviso - spiega
Travagli - Tronky è sempre stato fondamentale nel mio percorso di
crescita come giocatore. Manco dalla Nazionale da oltre tre anni, sono
emozionato e conscio di avere una grande opportunità. Ringrazio
Mallett per la fiducia e la sicurezza che mi trasmette. È un
allenatore che parla molto. Ti fornisce il know-how necessario per non
metterti nella condizione di sbagliare».

Così spiega le sue scelte lo stesso Mallett: «Sarà fondamentale essere
al 100\% tutti gli 80'. Giocheremo contro squadre che ci precedono nel
ranking e non possiamo permetterci cali di tensione. La scelta di
portare cinque uomini di mischia e due trequarti nasce dall'esigenza
di mantenere alto il nostro ritmo sempre: abbiamo due prime linee a
disposizione e anche Zanni sicuramente sarà della partita. La mediana
irlandese è più collaudata della nostra, ma ho fiducia in Masi e
Pietro. Solo vedendoli assieme in Nazionale potrò lavorare su di loro
e farli migliorare».

Ivan Malfatto

ITALIA - Bortolussi (14 caps); Robertson (26), Canale (36), Mi.
Bergamasco (57), Canavosio (17); Masi (35), Travagli (2); Parisse (48,
c.), Ma. Bergamasco (62), Sole (23); Del Fava (23), Dellapé (47);
Castrogiovanni (49), Ghiraldini (6), Lo Cicero (71). A disposizione:
Festuccia (42), Perugini (47), Nieto (21), Reato (esordiente), Zanni
(17), Marcato (2), Galon 14 (14).
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 Riparte il Sei Nazioni e sul piano ...


Riparte il Sei Nazioni e sul piano statistico l'Inghilterra ha il
palmares più invidiabile con le 25 vittorie solitarie, 10 in
condivisione, 12 Grand slam e 23 Triple crown. Per l'Italia
l'obiettivo è evitare l'antitrofeo del cucchiaio di legno, già vinto 3
volte, e confermare la crescita.
Questi i record da battere in casa azzurra a livello individuale. Lo
Cicero è il più presente con 30 cap nel torneo seguito da Persico 29,
poi a 28 Stoica e Bortolami, che ha il record di cap da capitano con
15. Il record di punti segnati (162) appartiene a Dominguez e non
verrà battuto quest'anno visto che gli inseguitori Pez a 113 e
Scanavacca a 44 punti sono stati giubilati. Il record delle mete è un
affare di famiglia padovana: 6 Mirco e 5 Mauro, i figli terribili di
Arturo Bergamasco. Il record dei drop è di Dominguez con 8.

I record di punti in una edizione (61) e in un match (29) appartengono
a Dominguez e risalgono al 2000. Più mete in una edizione le hanno
segnate a pari merito con 3 Checchinato, oggi manager azzurro, e Mirco
Bergamasco per ben 2 volte. Più mete in una partita: 2 di Troncon,
oggi assistant coach, autore dell'unica doppietta azzurra, ai francesi
nel 2000. Più trasformazioni in una edizione: 8 Dominguez nel 2000.
Più trasformazioni in un match: 4 di Dominguez con la Francia nel 2000
e Scanavacca in Scozia nel 2007. Più punizioni in una edizione (13),
più punizioni in un match (6), più drop in una edizione (5) ancora
Dominguez nel 2000, che detiene anche il record di drop segnati in un
match: 3 con la Scozia nella prima storica partita del Sei Nazioni.

I record di squadra da battere sono i seguenti: punti fatti 106 nelle
edizioni del 2000 e 2001; meno punti subiti 125 del 2006; mete fatte
12 del 2003; più mete fatte in una partita 4 (2 volte con la Francia,
una con la Scozia l'anno scorso a Murrayfield); minor numero di mete
subite 14 nel 2006. La vittoria più larga è il 37-17 contro la Scozia
nel 2007, che presenta anche il miglior scarto vincente con + 20.

Il miglior piazzamento in classifica dell'Italia è il quarto posto
della scorsa edizione. I record da evitare di battere sono i seguenti:
più punti subiti 228 nel 2000; più mete subite in una edizione 25 nel
2000 e nel 2003; più mete subite in una partita 10 con l'Inghilterra
nel 2001; sconfitta e scarto più ampi: 23-80 (-57) con l'Inghilterra
nel 2001.

Walter Pigatto



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