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[RUGBYLIST] Re: Bortolussi Ko, addio al 6N
Alberto Bertolazzi
a.bertolazzi a whitestar.it
Ven 15 Feb 2008 10:59:51 CET
Ok, d'accordo su molto di quello che dici, anche se non valuto così
male Pez (in rapporto agli altri calciatori italiani, intendo).
Però lasciami sottolineare ancora questo: vedo che fare una meta, con
il rugby di oggi, è difficile anche per gli AllBlacks, perché ormai
tutti hanno fior di difese. E vedo che invece sempre più spesso si
vince con le punizioni. Bada bene: non SOLO con le punizioni, ma
ANCHE. Perché avere un buon calciatore e poter giocare per le
punizioni serve anche a rendere meno impenetrabili le difese - che
devono essere più "corrette" - e quindi magari fare più mete. Poi
veramente sottoscrivo quello che dici sul rugby a livello divertimento
0. Purtroppo è l'autoscontro diventato in voga con il gonfiarsi dei
muscoli. Confido nelle nuove regole e tifo a occhi chiusi per la Nuova
Zelanda ai prossimi mondiali.
Ciao e grazie
Il giorno 15/feb/08, alle ore 10:26, info a tuscanpeople.com ha scritto:
> Ciao, e grazie ella Tua risposta, che condivido in maggior parte.
> Tuttavia ritengo che la Tua fiducia in Pez sia stata tradita da
> quest'ultimo più di una volta, tanto che ai miei occhi si tratta di
> elemento scarso ed inaffidabile.Davvero le sue percentuali sono così
> buone. Io ho visto negli ultimi 3 anni una squadra votata a
> difendere il punteggio da Lui ottenuto sui calci. Calci che
> realizzava con un 60% di successo. Per fare 12 punti in media si
> serviva di 6-7 calci di punizione. Per non parlare dei penosissimi
> allegerimenti che trasformava in oro per il triangolo arretrato
> avversario. Percentuale di touche trovate sulla lunga distanza 10%.
> Dove poi miri il rugby professionistico è una altra cosa. Se mira
> alla vittoria a tutti i costi non è più Rugby. Non è più
> divertente.In realtà non credo che Professionismo significhi
> arrivare alla vittoria, ma avere giocatori che sappiano gestire il
> proprio fisico e le proprie capacità lavorando per giocare. E
> ricevendone un emolumento.Quindi alla fine fare dello spettacolo una
> cosa divertente ed appassionante. Se il risultato è la pena con cui
> abbiamo fatto giocare fior di equiparati con un livello di
> divertimento quasi 0 e con una perdita di dignità pari al -40
> siberiano, non si capiscono le necessità di utilizzare dei
> professionisti.In Nazionale poi questa dignità deve essere sopra a
> tutto perchè rappresenta tutti.
> I calci di punizione.E le mete? Chi le fa? Ci battiamo il petto per
> 3 punti sbagliati per un calcio. Ma se invece si facesse una meta, o
> non basterebbe?O le maul? o le Rack? Penso che quando avessimo
> risolto il problema del gioco aperto e della percussione in avanti,
> sarà veramente inutile pensare ai calci di Punizione per far punti.
> Ciao, Geremia
> Quoting Alberto Bertolazzi <a.bertolazzi a whitestar.it>:
>
>> Ben felice che Mallett metta italiani. Pensa che io addirittura
>> sarei per una squadra fatta solo da italiani che giocano in italia
>> o che siano di chiara scuola italiana, perché penso che avere il
>> passaporto non voglia dire necessariamente essere espressione
>> della cultura rugbystica italiana. Però questa è l'utopia. Il
>> rugby moderno è professionistico, cioè punta al risultato, perché
>> attraverso il risultato arrivano l'interesse dei media e i soldi.
>> In questo senso andrebbe bene Pez: perché comunque ha
>> un'esperienza internazionale e una capacità di calcio che solo
>> Scannavacca in Italia possiede. E in più ha solo 29 anni. In ogni
>> caso Mallett e Dondi hanno deciso per la linea giovane. Quindi
>> accettano di perdere oggi per vincere domani. Va bene così. Ma uno
>> che calci bisogna averlo e se si fa male anche Marcato, chi batte
>> le punizioni?
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