R: [RUGBYLIST] Pensieri sparsi.

[Pier Luigi Maciocia]

Principi si nasce!!

plm

 

Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di Luigi Bocchino
Inviato: martedì 12 febbraio 2008 8.50
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Oggetto: [RUGBYLIST] Pensieri sparsi.

 

E finalmente venne il giorno della festa. 
Il Flaminio si è rifatto il trucco, per l'occasione. Come una donna, bella naturalmente, che non disdegna però di valorizzarsi per le occasioni importanti: la prima in casa, in quella che è ormai la sua Casa, di una Nazionale forte, fisicamente e psicologicamente, ispiratrice e riferimento di tanti giovani che iniziano finalmente a rimbalzare intorno ad una bislunga. 

Le curve ampliate per soddisfare la crescente fame di rugby non alterano affatto l'armonia dell'ellisse nerviana, anzi, sembrano quasi delle appendici naturali, che si proiettano verso la rorida collida dei Parioli che si staglia alle loro spalle.

Ospite d'onore, la vecchia inossidabile Inghilterra, corazzata progenitrice del nostro nobile gioco. 
Anche la Città Eterna sembra voler stregare i pallidi ospiti, e incornicia tutta la sua struggente bellezza con un sole che riscalda il corpo e rinfranca la spirito. 

E' la magia del Sei Nazioni, l'alchimia di un'atmosfera che sancisce e suggella la fratellanza universale che unisce tutti gli appartenenti alla grande famiglia del rugby.

E la trasmigrazione fisica di questo metafisico intendere si materializza, come ormai da affermata tradizione, all'"USCITA 19".

Sembra quasi l'annuncio dell'imbarco di un volo, e in un certo senso lo è: un volo immmaginario sopra tutto il nostro maledetto, assurdo BelPaese, che qui confluisce con il suo torrente di sapori, di odori e di colori incanalato in ciò che veramente unisce ogni italiano, la passione per il cibo.

E' qui infatti che uno sgangherato gruppo di rugbisti appronta ogni volta "il banchetto degli AllBluff", un appuntamento che sta mano a mano diventando parte integrante del contributo che Roma offre al circo del Sei Nazioni.

Formaggi emiliani, vini friulani, salami lombardi, grappe venete, prosciutti toscani, salsicce umbre, pizze abruzzesi, paste laziali, mozzarelle campane, taralli pugliesi, luganega lucana, arancini siciliani, pecorino sardo, e chi più ne ha più ne metta. Una rappresentazione culinaria che testimonia la straordinaria ricchezza della nostra gastronomia. Un Arlecchino di golose prelibatezze amalgamate dalla Regina di Cuori, la birra. Bionda, fresca, italiana. 

A cui gli astanti, e specialmente gli ospiti stranieri, attingono volentieri, eccome! 
Si ride, si gioca, si canta, si beve, si mangia, ci si scambiano gli auguri per la partita o le impressioni sulla stessa, a giochi fatti. Sotto l'egida dell'ovalità.

"Il rugby è come la musica, più si contamina, più migliora", recita un vecchio adagio che risuona nella Valle del Tronto. Ed è vero.

Dublino, ventosa e bruna di Guinness; Parigi, fascinosa ed altera; Londra, efficiente e tradizionale; Cardiff, rossa dell'amore del suo popolo; Edimburgo, austera e nascosta.

Roma, solare, calda, disordinata, caciarona. Diversa. 
La nostra partita, in fondo, l'abbiamo già vinta. 

 

 

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