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Riprendo dal Gazzettino del 07/02/08.
Ciao.
Franco (TV)

Anche da ct dell'Italia Nick Mallett ...


Anche da ct dell'Italia Nick Mallett conferma la sua fama di uomo che,
almeno in campo tecnico, non ama cambiare. Ecco allora che per il
big-match di domenica contro l'Inghilterra conferma lo stesso XV
iniziale di Dublino, con l'unica variante di Galon al posto
dell'infortunato Canavosio, che al Croke Park, dopo l'incidente, venne
sostituito proprio dal giocatore dell'Overmach Parma («Ezio mi serve -
spiega il ct - perché è uno solido, versatile ed è anche mancino,
quindi particolarmente utile nel gioco al piede difensivo»).
In quest'Italia sempre alla ricerca dell'uomo giusto per piazzati e
trasformazioni e che, forse per stimolare lo spirito di emulazione
pensando agli azzurri del pallone tetracampioni del mondo, comincia
l'allenamento con una partita di calcio per capire se anche in questo
modo si possa scoprire un 'kicker' all'altezza («ma l'abbiamo fatto
perché il football migliora muscolatura e mobilità delle gambe»,
precisa Mallett), finora c'è poco spazio per i cambiamenti. Il modo
migliore per sfidare il grande Jonny Wilkinson e la nazionale
vice-campione del mondo è per il nocchiero sudafricano dell'Italia
quello di schierare gli stessi uomini che hanno sfiorato l'impresa in
terra d'Irlanda, compresi i mediani Masi (apertura) e Travagli
(mischia), per il quale Mallett porta in panchina Picone come
possibile sostituto, «visto che Canavosio è fuori uso e io per questo
ruolo voglio sempre avere pronta un'alternativa».

«Come allenatore non sono uno a cui piace cambiare - ammette Mallett -
perché la mia filosofia è dare fiducia ai giocatori e spiegare loro
dove possono migliorare. Ecco perché, visto che in Italia non c'è uno
Wilkinson o un O'Gara, con il numero 10 rivedrete Masi, che tra
l'altro a Dublino mi ha soddisfatto al punto che gli assegno un voto
fra il 7 e l'8. Gli manca confidenza nel calciare, ma con il tempo
l'acquisirà perché ha i mezzi tecnici per farlo. Sto insegnando ad
Andrea a giocare nel nuovo ruolo e cerchiamo di fare un passo alla
volta. Con la crescita della squadra verrà introdotto anche l'aspetto
del gioco al piede».«Nel frattempo - continua Mallett - visto che non
mi piace cambiare un giocatore dopo una sola partita, confermo anche
Bortolussi come estremo e calciatore. Ci ho parlato, lui sa dove ha
sbagliato e come può migliorare. I calci sbagliati di sabato scorso?
Non erano da posizioni facili e in ogni caso Bortolussi rimane il
kicker con le migliori percentuali realizzative nelle sedute di calci
piazzati svolte quasi quotidianamente».

Mallett continua a dare spiegazioni e disposizioni tattiche, il team
manager Carlo Checchinato, autentico 'monumento' del rugby azzurro,
deve invece fronteggiare chi continua a chiamare per chiedere
biglietti. Italia-Inghilterra ha scatenato un'autentica 'febbre del
tagliando', il problema è che i trentamila posti del Flaminio sono
esauriti da tempo. «Sì, ho continue richieste - dice Checchinato - ma
purtroppo e per fortuna devo dire di no a tutti. Dico per fortuna
perché questa caccia al biglietto e il fatto che siano esauriti da
tempo confermano l'interesse crescente che c'è per il rugby e la
considerazione per la nostra nazionale».