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[RUGBYLIST] intervista a Giovanelli
Paolo Sale
paolosale1 a hotmail.com
Mer 6 Feb 2008 13:06:17 CET
c'e' questa intervista a MGIOVANELLI sul sito www.tuttorugby.it ,ha esaltato molto i debutti di ruolo e mi sembra un "pochino" critico nei confronti di PB
secondo voi?
La parola a Giovanelli
C’era grande attesa per la prima uscita dell’Italia e davvero poco tempo per lavorare, ma Mallett è stato bravissimo a sfruttarlo fino in fondo.Innanzitutto, ha semplificato il gioco, un imperativo con una mediana inedita: le scelte tattiche di Masi da apertura dovevano per forza essere “scontate” perché è dalle giovanili che non gioca in questo ruolo. In questo modo abbiamo disputato un primo tempo giudizioso, un po’ dietro alla linea del vantaggio, per dargli il tempo di prendere le misure nel passaggio e nelle soluzioni di gioco.Nel secondo, infatti, Andrea ha preso coraggio e ha cercato di più il contatto fisico, guadagnando bene il campo. Lui è uno molto serio, tecnicamente molto bravo e ha fatto bene a non usare il piede: avendo di fronte una linea di trequarti tra le migliori al Mondo, era troppo rischioso.
Lo stesso discorso vale per Pietro Travagli: la dimestichezza con il pallone non gli manca, deve solo affinare l’intesa con un nuovo 10 ed essere meno macchinoso. Ottime le scelte, buon uso del piede e, da sottolineare, l’ottima occupazione del campo (un paio di volte ha salvato gli Azzurri da mete certe). Penso che sia abbastanza adulto per ben figurare a questi livelli.
La mischia, poi, non ha deluso le attese, ma credo che un uomo del calibro di Lo Cicero debba aiutare di più il pacchetto e proporsi meno fuori. Molto bene Zanni, è migliorato ancora; deve però essere impiegato di più per crescere e non trovarsi stranieri di dubbio calibro a togliergli il posto. Mi è piaciuto, infine, il neo-capitano Parisse. La scelta di Mallett si è rivelata azzeccata e l’umiltà di Sergio è una dote importante per il gruppo. In pochi, raggiunto l’empireo internazionale, si sacrificano come lui.
Non mi ha entusiasmato, invece, Bortolussi: poca sicurezza (anche nelle prese facili) e incerto al piede. Se avessimo un’alternativa nei piazzati, io gli preferirei tutta la vita Gonzalo Canale che a centro fatica a carburare e meriterebbe più metri per dare il meglio. Purtroppo, spiace sottolinearlo, siamo l’unica Nazionale al top a non avere un calciatore con grandi percentuali. Anche sabato abbiamo perso per errori nostri e non per meriti degli avversari.
Passata l’Irlanda (gara da archiviare come: bella prova di gruppo, ma punti zero), adesso è la volta degli inglesi, in casa al Flaminio. Arriveranno rabbiosi dopo la partita con il Galles (era dalla partita inaugurale del mondiale, Francia-Argentina, che non vedevo una prova come quella del pacchetto di mischia dei Dragoni) e sarà importante fare i primi 20 minuti al massimo e massacrarli sul piano fisico e mentale. Dobbiamo togliergli il respiro e impedirgli di giocare. Non sarà facile, ma è un bel momento per l’Italia: il cambio di allenatore e di capitano vanno sfruttati, e il gruppo – dopo l’ era-Berbizier passata in crisi d’identità – potrebbe cementarsi alla grande e farci sognare ancora tanto. Se Mallett fosse arrivato cinque anni fa... Massimo Giovanelli
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