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[RUGBYLIST] Buon Natale!!!
Antonio Mangano
antoniomangano1962 a libero.it
Dom 21 Dic 2008 20:25:27 CET
Caro Gigi hai centrato il problema. Spesso dimentichiamo tutto ciò. Forse mi
ripeto ma il problema non è la base. E forse neanche il secondo gradino
della piramide. C'è un ventre molle nell'organizzazione dei tornei che drena
risorse e non produce nulla. Sarà utile anche quello, però. Mi spiego la C è
un po' un dopolavoro, la B non è né carne né pesce. Forse si fa un
allenamento in più e le maglie sono più belle giusto se si ha la velleità di
salire in A e c'è uno sponsor. Ma tecnicamente...Fino a qualche anno fa in
serie B girone meridionale non c'era un'apertura italiana!!! Poi le squadre
vengono promosse in A e puntualmente retrocedono. Ho la sensazione che molti
atleti sia un biettivo di carriera lecito ma limitate. Per altri anche forti
diventa un ripiego come è accuduto in questi anni con le squadre cadette. In
Top ten Viadana, Benetton, Rovigo e Padova, Calvisano, Parma stanno sicuri
le altre di tanto in tano si fanno un giro di danza fra i grandi. Insomma
l'acqua dello stagno è stantia da un po'. Francamente non so se questa della
Celtic è la scelta migliore. ma qualunque cosa è meglio di ciò che passa il
governo. I derby sono belli, lo sono in C e lo sono in Top ten. Però oggi
stiamo messi male.
PS in effetti mi hai fatto ricordare che la puzza che c'è in macchina è
dovuta al fatto che ho dimenticato nel cofano le magliette che dovevo
portare in lavanderia.
----- Original Message -----
From: <gigi10853 a libero.it>
To: "rugbylist *" <rugbylist a rugbylist.it>
Sent: Sunday, December 21, 2008 6:04 PM
Subject: [RUGBYLIST] Buon Natale!!!
Notizie di rugby: http://www.rugbyrugby.it
Buongiorno
Da tanto leggo sulla list mail preoccupate, mail di persone che si
preoccupano delle risorse, la TOP10, la Celtic League, tipo: ma se il
livello è così basso in Top10 come faremo?
Improponibile, non riusciremo mai ad arrivare e mantenerci a quei livelli,
la nazionale, i giocatori di livello, i soldi...
Ora, cambiamo scenario, provate a mettetevi al posto del Sig. (con la S
maiuscola, per favore, che se la merita tutta...) Giuseppe, dirigente,
allenatore, magari anche sponsor, quando non anche quello che si preoccupa a
tempo perso delle scuole, dei campi, di far lavare le maglie, di preparare
la torta per i ragazzi che giocano la domenica mattina, magari con l'aiuto
della moglie, santa donna...
Provate per un momento a pensare: ma cosa gliene fregherà mai al Sig.
Giuseppe della XYZ Rugby Club, lui che deve andare nelle scuole a far
propaganda, che prende ragazzi che mai avevano toccato un pallone ovale, lui
che è tutto fiero quando uno dei suoi ragazzi viene selezionato nella
selezione provinciale (si si, ho detto proprio provinciale), che è tutto
contento quando uno dei suoi ragazzi la domenica fa un placcaggio a
rovesciare e salva una meta, oppure che fa una finta che disorienta la
difesa avversaria e segna una bellissima meta, cosa gliene fregherà mai a
lui della Celtic League?
Chi lo paga uno così?
Quanto vale il suo stipendio?
E' presto detto: si paga da solo, si concede il piacere di veder crescere i
Suoi ragazzi, di vederli diventare uomini, rugbysti, lanciati verso il loro
destino, il suo piacere è sapere che anche uno solo, UNO SOLO, di tutti quei
ragazzi per cui lui si è dato tanta pena, è riuscito ad arrivare alla TOP
TEN!
Questa è la sua paga, nessuno potrà mai dargli di più, questa è la sua vera
gratificazione e motivazione, questa è la sua massima espressione dell'amore
per il rugby, e non ha bisogno di altro.
Ora, quanti Sig. Giuseppe ci sono nel rugby italiano?
Quanti si sbattono per crescere ragazzi che fanno sempre più fatica per
arrivare al palcoscenico di un rugby sempre più business?
E non parlo di palcoscenico, né di professionismo, sono sempre dell'idea che
chiunque giochi a rugby, non importa a che livello, trova la sua massima
gratificazione a giocare, a poter esprimere il suo valore, molto prima che a
giocare per i soldi!
I ragazzi italiani non sono diversi da quelli scozzesi, gallesi francesi o
neozelandesi, quello che gli manca, semmai, è la possibilità di diventare
grandi, allora, dico io, ingrandiamo le platee, diamo loro più spazio per
farsi notare, per farsi valere, basta giocatori stranieri mediocri, che non
fanno che togliere spazio ai nostri ragazzi che non sono inferiori a
nessuno, potenzialmente, lasciamo a questi ragazzi lo spazio per diventare
grandi, e POI tiriamo le somme!
Diamo loro fiducia, e smettiamola di vedere la piramide rovesciata, la base
del rugby italiano non è la Benetton e simili, sono migliaia di Sig.
Giuseppe che sacrificano la loro domenica, il loro impegno, in un lavoro
oscuro che è quello che davvero, porta risultati, magari che si vedono poco,
ma non c'è campione del rugby italiano che non sia prima stato scoperto,
quando era solo un ragazzino, un sig. nessuno, da un Sig. Giuseppe, uno dei
tanti, che ha creduto in lui, lo ha aiutato, spinto, fino a che il tempo e
il lavoro gli hanno dato ragione, ed è lì che trae la sua vera forza il
movimento rugbystico italiano!
Rispettiamo ogni Sig Giuseppe, lasciamo spazio ai suoi ragazzi perchè
possano farsi notare e vedremo che il rugby italiano è pieno di piccoli
fenomeni a cui nessuno lascia lo spazio per esprimersi!
E non dimentichiamo l'orgoglio di chi arriva alla possibilità di farsi
notare in una platea importante, l'orgoglio di mostrare a tutti il suo
valore!
E non lo fa certo per i soldi, chi giocasse a rugby solo per i soldi
dovrebbe essere pazzo!
E cerchiamo, per favore, di avere un pò più di fiducia in tutti quanti:
chiunque, prima di arrivare a giocare nel 6 Nazioni è stato Under 9, poi
Under 11, 15, 17 19, 21, poi è passato oltre ed ha trovato la sua dimensione
fino alla Nazionale.
E non scordiamo che più è ampia la base tanto più alto è il vertice,basta
dargli la possibilità e il tempo per crescere.
Quindi ben venga la Celtic Lague, ben venga la possibilità di lanciare
giovani e di portarli ad un palcoscenico degno, sarà il loro orgoglio, oltre
all'orgoglio del Sig. Giuseppe, quello che parà la differenza!
E chiudo scusandomi ancora un pò volta con tutti per la prolissità.
Tanti saluti natalizi e tanti auguri di buone feste a tutti
Pierluigi Filios
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