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[RUGBYLIST] una cosa buona c'e'...

Giovanni Ciraolo jxcira a tin.it
Gio 13 Set 2007 00:11:38 CEST


Una cosa buona in questo Italia-Romania e' mi sembra che i nostri abbiano reimparato a soffrire.
Molto meno buono il fatto che non sembrano ancora godere del proprio gioco, perche' quest'ultimo si basa troppo sulla volonta' dei singoli, sulle vulnerabilita' psicologiche contro le quali si deve combattere costantemente. Troppo poco viene affidato all'iniziativa comune, ad intercetti derivanti da concentrazioni intelligenti di gioco che spingono l'avversario a trasmettere troppo profondamente e male. Anche i piloni devono poter andare in meta in velocita', anche le terze linee devono poter operare tatticamente, anche l'estremo deve poter rendersi una variabile nascosta che va in meta con un semplice cambio accelerativo oppure non conta piu' nulla in quel momento, insomma dobbiamo uscire da certe predeterminazioni. Occorre interpretare il gioco avversario per poterlo intercettare proprio nel momento che sembra a lui piu' favorevole.          
Secondo me, in questo, la presenza di Pez e' comunque da preferire a quella di altri perche', a prescindere dall'imprevedibilita' del suo piede, oggi molto piu' stabile di una volta, questo giocatore ha carattere, ed ha un buon bagaglio di appoggi tecnici; pur non entusiasmando nella visione complessiva, Pez non si arrende mai, soprattutto le sue giocate migliori avvengono nei finali di match, con un gioco che esercita dunque un significato specifico per il morale della squadra. 
Ho spesso notato questo in RDS, anche in alcuni match internazionali. Preferisco Pez ad altre aperture, di stile migliore, ma piu' infruttifere, a mio avviso, sia nei calci che nella penetrazione.
I nostri devono tornare a penetrare rapidamente, quindi il pack deve ritrovare la sua multiformita', le seconde linee trovarsi al largo al momento giusto ed anche il gioco a terra deve esercitare un impatto morale continuo, insomma conquista, conquista, conquista e poi velocita', perche' a quel punto un semplice passaggio fantasioso, un semplice tocco di rugby champagne puo' bastare.
Non parliamo male della Romania, fino a poco tempo fa eravamo quasi fifty-fifty con loro, insomma non sono pivellini! 
Il fatto di aver vinto in condizioni arbitrali instabili e' motivo, secondo me, di serenita'. Lasciamo perdere i referees, sempre a disagio in coppa del mondo, e pensiamo solo al nostro gioco.
Archiviamo questo match, non entusiasmante, ma come molti altri simili che abbiamo sostenuto con questa squadra romena, degna del massimo rispetto.
Con il Portogallo ci potrebbe essere soprattutto un progresso tecnico, credo meno rush iniziale ed una difesa stabile, soprattutto continua, insomma un pack da portare progressivamente in crescendo nel corso del match piu' che all'inizio. Senza troppi schemi.
Se progrediamo con il Portogallo, se recuperiamo un vero impatto frontale, curando molto la conquista e la velocita', allora la gara con la Scozia non sara' uno spareggio, ma piuttosto un match come molti altri di Coppa del Mondo, da giocare fino in fondo, tra due squadre mature ed in cerca di dispiegamento, in cerca di se' stesse.
Non guardiamo troppo ai punteggi. 
L'importante e' giocare a rugby, in tutte le fasi, senza blocchi, senza artifizi, divertendo il pubblico ed anche soprattutto noi stessi.
Bisogna godere, se no che si gioca a fare?
Giovanni 
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