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Gio 6 Set 2007 13:56:43 CEST
Anche il Sole 24 Ore oggi parla di rugby.
Ciao.
Franco (TV)
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L'avventura mondiale dell'Italrugby riparte dal veterano Troncon
di Giacomo Bagnasco
Un compleanno sotto pressione. Oggi, 6 settembre, Alessandro Troncon
supera la boa dei 34 anni. Dopodomani, con l'Italia, parteciperà
all'avvio dell'avventura azzurra in Coppa del Mondo. Per lui sarà la
quarta edizione. Da Sudafrica 1995, nemmeno ventiduenne, a Francia
2007: tanta esperienza in più, tanti capelli in meno.
Il mediano di mischia trevigiano, attualmente senza squadra dopo aver
rescisso il contratto con i francesi del Clermont-Auvergne, potrebbe
smettere di giocare, e magari trovare posto nello staff tecnico della
Nazionale. Oppure potrebbe continuare, in Italia, e più di una voce
indica il Petrarca Padova come sua prossima squadra, dopo una carriera
che a livello di club (a parte un prestito al Mirano "per farsi le
ossa" e le parentesi francesi) lo ha visto fedele al Benetton.
Ma intanto c'è un presente da affrontare. Alessandro raggiunge Carlo
Checchinato (attuale team manager dell'Italia) a quota quattro Coppe
del Mondo. Alcuni altri giocatori, nelle varie selezioni, toccano lo
stesso traguardo, ma uno solo arriva a totalizzare cinque
partecipazioni: è un record assoluto, e a stabilirlo è il trequarti
samoano Brian Lima, sulla breccia dal 1991.
Solo un anno fa il cammino in azzurro di Troncon sembrava finito.
Aveva giocato l'ultima partita a marzo 2005, nel Sei Nazioni, e da
allora in Nazionale non si era più visto. Mai una presenza con il
nuovo ct Pierre Berbizier. Ma il trasferimento da Treviso a Clermont
può avergli dato nuovi stimoli e la voglia di azzurro è ritornata. Nel
nuovo club la superconcorrenza di Mignoni, numero 9 della Francia, ha
lasciato comunque diversi spazi al nostro, che non ha perso
l'occasione di farsi notare, lanciando segnali di disponibilità. Per
farla breve, alla vigilia del Sei Nazioni 2007 Alessandro torna in
rosa, gioca uno spezzone della gara d'esordio e poi cala il tris delle
meraviglie: sconfitta di misura in Inghilterra e titolo di man of the
match; vittoria storica in Scozia con una meta e una prestazione che
lo impone un'altra volta come migliore in campo; successo interno con
il Galles per la prima doppietta di exploit azzurri nella stessa
edizione del torneo. Il tutto con una carica mentale e agonistica da
imporlo in più di un momento come leader della squadra.
Troncon c'è, con le sue 97 presenze: e se la sorte lo assiste, non può
essere che lui il primo italiano a raggiungere i 100 caps. È stato
capitano per 20 partite, si è trovato per un numero impressionante di
volte (53) a formare la coppia mediana con Diego Dominguez. A suo
tempo, nel 1994, soffiò la maglia numero 9 della nazionale a Ivan
Francescato, che seppe riciclarsi come centro di prim'ordine: un altro
trevigiano di grande talento, strappato alla vita nel 1999, a soli 32
anni.
La prima apparizione in azzurro di Tronky: uno spezzone di pochissimi
minuti, a Parma nel 1994, con l'Italia già largamente vittoriosa sulla
Spagna. Da allora cinque ct (Georges Coste, Massimo Mascioletti, Brad
Johnstone, John Kirwan e Pierre Berbizier), la presenza in campo per
le vittorie più importanti dell'Italia (fanno eccezione il 20-14 sulla
Scozia nel Sei Nazioni 2004 e il 30-29 ottenuto in casa
dell'Argentina) e, appunto, tre Coppe del Mondo. Quella del '95,
condizionata dalla partenza falsa con Samoa e proseguita con un'ottima
prova nei confronti dell'Inghilterra e un successo sull'Argentina;
quella fallimentare del 1999, l'unica conclusa con il pieno di
sconfitte (Inghilterra, Tonga e una travolgente Nuova Zelanda
nell'ordine); e quella del 2003, con due vittorie nelle prime tre
partite (Tonga e Canada battute dopo il solito tributo pagato agli All
Blacks) e la possibilità di giocarsi l'accesso ai quarti nell'ultimo
match con il Galles: passarono i Dragoni, più brillanti in attacco e
più riposati grazie a un calendario favorevole.
Stavolta c'è un finale (non una finale, per carità, sarebbe troppa
grazia) da riscrivere. Anche Italia-Scozia, collocata all'ultimo turno
del girone eliminatorio, sarà probabilmente decisiva. Per Alessandro è
l'ultima occasione, di quelle che un guerriero non si lascia scappare.
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Francia 2007: Italia, il XV anti All Blacks
** Datasport **
Non si punta al risparmio di forze fisiche in casa Italia. Pierre
Berbizier, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana, ha reso nota
oggi la formazione che scendera' in campo contro la Nuova Zelanda,
sabato 8 settembre alle 13.45 allo Stade Velodrome di Marsiglia, nel
match d'esordio della Rugby World Cup 2007. L'incontro sara' diretto
Wayne Barnes, ventisettenne arbitro inglese. Per la prima uscita degli
azzurri nella rassegna iridata, il CT Berbizier unisce molte delle
soluzioni presentate separatamente nei due test-match di preparazione
con Giappone ed Irlanda. Confermato ad estremo David Bortolussi, alla
sua prima presenza in una grande manifestazione internazionale (sino
ad oggi, per il 26enne numero 15, solo apparizioni in test ufficiali),
si rivede la coppia di ali veloci formata da Kaine Robertson (dodici
mete in ventitre partite) e Marko Stanojevic (otto mete in sei partite
con la Nazionale). Rivisitata, rispetto all'ultimo 6 Nazioni ed ai
test-match di agosto, la linea dei centri dove rientra dal primo
minuto Andrea Masi, in reparto con Mirco Bergamasco. La terza linea e'
quella gia' sperimentata nella seconda parte del 6 Nazioni 2007, con
Sergio Parisse numero 8, Mauro Bergamasco ed Alessandro Zanni nel
ruolo di flanker. Nessuna novita' nemmeno in seconda linea, dove
Berbizier punta ancora una volta su capitan Marco Bortolami (per lui
sessantaduesima presenza e trentacinquesima volta da leader in campo)
e su Santiago Dellape' per conquistare palloni di qualita' da rimessa
laterale. Invariata anche la prima linea vista il 24 agosto a Belfast
contro l'Irlanda, con Martin Castrogiovanni pilone destro, Salvatore
Perugini pilone sinistro ed il trentenne tallonatore Fabio Ongaro che
taglia il traguardo delle cinquanta presenze internazionali con la
maglia azzurra. In panchina quattro avanti: il tallonatole Festuccia,
il pilone Lo Cicero, la seconda linea Bernabo' e il flanker Vosawai ed
i trequarti Griffen, Canale e Galon. Domani mattina, alle ore 11.00,
la Nazionale svolgera' il Captain's Run allo Stade Velodrome. Al
collega neozelandese, che ha messo in campo il XV migliore, Bebizier
risponde con una formazione altrettanto competitiva, alla faccia di
chi chiedeva di risparmiare i 'big' (pre preservarli da eventuali
infortuni e stanchezza) in vista della sfida, probabilmente gia'
decisiva del 12 settembre quando, sempre a Marsiglia, incontreremo la
Romania. Ecco il XV titolare: Bortolussi, Robertson, Masi, Mirco
Bergamasco, Marko Stanojevic, De Marigny, Troncon, Parisse, Mauro
Bergamasco, Zanni, Bortolami, Dellape', Castrogiovanni, Ongaro,
Perugini. A disposizione: Festuccia, Lo Cicero, Bernabo', Vosawai,
Griffen, Canale, Galon.
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