[RUGBYLIST] Antifrancesismo...

[Angelo Volpe a fast]

Non so se il termine "antifrancesismo" abbia un senso dal punto di vista lessicale, ma penso che ci si possa intendere al volo sul significato.
Insomma sulla list va abbastanza di moda sparare a zero sulla Francia, sui francesi e sul rugby francese. Personalmente non condivido perchè secondo me i transalpini hanno certamente una storia e una tradizione, culturale e civile tali da meritare il massimo rispetto. Non credo che valga neppure la pena motivare questa affermazione.
Però vorrei dire a coloro che giudicano i francesi per pregiudizi, che forse bisognerebbe fare un minimo di autocritica. Non più tardi di qualche mese fa, credo all'inizio dell'estate, i giornali hanno pubblicato con ampio risalto i risultati di un'inchiesta a livello europeo in cui si valutavano abitudini e comportamenti dei turisti (tutti, di ogni nazione). Ebbene, in testa a tutte le classifiche negative c'eravamo proprio noi italiani. Nei comportamenti in albergo, nei ristoranti, per le vie cittadine, nei bar/caffè, in spiaggia, alla guida di veicoli, nei luoghi di cultura e quant'altro. A detta di tutti i soggetti consultati (ristoratori, albergatori, ecc.) i peggiori di tutti a livello comportamentale erano gli italiani che all'estero sanno farsi riconoscere per lamentele, schiamazzi, comportamenti ineducati, e via elencando. unici apprezzamenti plebiscitari, quelli sul buon gusto nell'abbigliamento. Pare che noi italiani siamo riconoscibili "a vista" per il modo ricercato di vestire.
Se noi ci permettiamo di valutare un popolo e una nazione sulla base del comportamento dei singoli con cui capita di venire a contatto, cosa dovrebbero pensare di noi all'estero?

Per questi motivi vorrei suggerire di piantarla con questa campagna anti-francese fatta per lo più di luoghi comuni. Se vogliamo dire che La Porte non è un buon allenatore (è solo un esempio) basandoci su motivazioni tecniche va benissimo e ognuno potrà concordare o meno. Se invece cominciamo a giudicare grossolanamente, allora dovremmo zittirci e riflettere su come NOI italiani veniamo giudicati. E poi non lamentiamoci quando ci chiamano "pizza e mandolino". 
Chi di stereotipo ferisce, di stereotipo perisce.

angelo
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