Reply: RI: R: [RUGBYLIST] ARBITRI E SEGNALINEE

[gaetano.palmiotto a fastwebnet.it]

Scusate, ma forse mi sono perso un pezzo.
A Monza e - mi risulta - in quasi tutti gli altri campi, è normale che l'arbitro si fermi per il terzo tempo con le squadre e si discuta davanti ad una birra di quanto successo in campo e spesso gli arbitri spiegano situazioni che da fuori sembravano errori e che magari erano in realtà chiamate a norma di regolamento di cui noi pubblico e dirigenti siamo spesso ignoranti.
Inoltre noi, ma ripeto, tante altre società, chiediamo spesso agli arbitri della zona di fare allenamenti con le squadre che mirino a controllare la disciplina delle squadre.
Quindi, questo "progetto", almeno in lombardia direi che esiste e funziona da un pezzo.



<----Messaggio originale:---->
Da:	Piero Filotico <rugbylist-bounces a rugbylist.it>
Inviato:	mercoledì 28 novembre 2007 12.56
A:     'Alberto Bertolazzi' <a.bertolazzi a whitestar.it>
      <rugbylist a rugbylist.it>
Oggetto: R: [RUGBYLIST] ARBITRI E SEGNALINEE

Sono d'accordo. E' un'idea da tenere in assoluta e massima considerazione
e farebbe un mondo di bene. Sarebbe splendido se societa' ed arbitri
volessero  mettersi d'accordo per favorire e realizzare questo progetto che,
oltre ai reali vantaggi per tutti, darebbe anche una nuova e positiva
visibilità al nostro amato sport.
Piero

-----Messaggio originale-----
Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it]
Per conto di Alberto Bertolazzi
Inviato: mercoledì 28 novembre 2007 10.13
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: [RUGBYLIST] ARBITRI E SEGNALINEE

Breve intervento per ricordare i presupposti culturali del rapporto  
tra giocatori, società e arbitri nel nostro sport. Da anni gli arbitri  
parlano molto con i giocatori, durante il gioco: lo scopo è quello di  
istruirli, se così si può dire, preferendo la prevenzione alla  
semplice punizione. Questo modo di agire, che mi sembra geniale nella  
sua semplicità, mi sembra anche molto rugbistico. L'arbitro è lì per  
aiutare, non solo per giudicare e punire. Un atteggiamento che molti  
vorrebbero esteso anche fuori dal campo (vedasi caso della Lazio).  
Nessuna regola lo prevede, ma lo spirito del rugby sì. Sono sicuro che  
un arbitro che desse consigli ai dirigenti nel prepartita e si  
fermasse a parlare con loro e con i giocatori dopo, vedrebbe crescere  
parecchio il rispetto verso di lui e verso la sua categoria.
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