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[RUGBYLIST] Notizie del lunedì
allrugby
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Lun 19 Mar 2007 13:34:00 CET
Come di consueto, copio ed incollo dal Gazzettino di oggi.
Ciao.
Franco (TV)
Under 19, pari col Trifoglio
UNDER 21Due vittorie per l'Under 21 nel Sei Nazioni e venerdì gli
azzurri di Guidi e Troiani sono andati vicini al tris perdendo 36-25
con l'Irlanda. Per l'Italia, in vantagio alla fine dei primi 40'
20-12, due mete di Natale Duca, una di Derbyshire, quindi due
trasformazioni e due piazzati di Davide Duca.
UNDER 19 L'Under 19 di Romagnoli e Cavinato ha impattato 8-8 con
l'Irlanda a Parma nell'ultimo impegno prima dei Mondiali di Belfast.
Per gli azzurrini meta di Magri e piazzato di Bocchino.
UNDER 18Nuova sconfitta per l'Italia al Sei Nazioni. A Mantova gli
azzurrini di Sgorlon sono stati battuti dall'Inghilterra 29-15.
DONNEPer l'Italia quinta sconfitta nel Sei Nazioni. A Roma azzurre
battute 17-12 dall'Irlanda; per l'Italia 4 piazzati di Veronica
Schiavon.
MERCATOAlla vigilia della sfida col Benetton, ultmissima spiaggia per
rientrare nel giro playoff, aria di terremoto in casa Overmach. Andrea
Cavinato potrebbe essere l'allenatore della prossima stagione al posto
di Ghini. Pure il dt Casagrande rischia di saltare.
E.G.
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Una meta di Birchall lancia la rimonta del Viadana. Paura per un
incidente a Mariani
Jesolo
L'Arix Viadana ha vinto la Coppa Italia 2007 battendo in una modesta
finale il Cammi Calvisano. Per i mantovani si tratta della terza
coccarda dopo quelle conquistate nel 2000 e nel 2003.
Una partita dal gioco scarso e con molti errori. Una gara anche di
paura per quanto accaduto alla mezz'ora quando uno scontro fortuito
tra i compagni dell'Arix, Mariani e Reid, ha fatto temere il peggio.
Mariani, colpendo Reid con la faccia rimaneva a terra immobile. Trauma
facciale con arresto respiratorio, la diagnosi. Due denti rotti
nell'impatto andavano a ostruirgli le vie respiratorie e per qualche
istante si è temuto il soffocamento. L'intervento dei sanitari
scongiurava il peggio, poi Mariani, che nel frattempo aveva ripreso a
respirare, veniva trasportato all'ospedale.
Una partita che fino a quel momento era vissuta sulla supremazia del
Calvisano che pur non facendo grandi cose si trovava sul 9-0 grazie a
3 piazzati di Gallinetti. Paradossalmente l'incidente rendeva molli le
gambe dei bresciani che alla ripresa del gioco, dopo 12' di
interruzione, subìvano la marcatura di Birchall: intercetto, fuga di
70 metri e conclusione in meta.
Il parziale si chiudeva sul 9-7 ma nella ripresa il Viadana ci metteva
poco per conquistare il primo vantaggio, infatti al 9' Howarth metteva
tra i pali la palla del +1, 10-9. Viadana aveva il pallino del gioco,
occupava bene gli spazi e concedeva poco al Calvisano. La partita
continuava nella sua mediocrità, raramente qualcosa di interessante.
Viadana incrementava a metà tempo con un piazzato di Howarth (13-9) e
nel recupero fissava il punteggio sul 16-9.
SUPER 10 Dopo due mesi riprende sabato il Super Ten con il 3. turno di
ritorno. In meno di 2 mesi si giocherà il resto della stagione, 7 gare
di Regular Season, compreso un turno infrasettimanale, quello del 25
aprile, semifinali del 5 e 12 maggio e finale di Monza del 19 maggio.
Si riprenderà col derby Carrera-Femi Cz (ore 16, diretta Sky),
Overmach-Benetton, Cammi-Gran Parma, Arix-Capitolina e domenica (ore
16, diretta Sky) Amatori Ct-L'Aquila. Classifica: Benetton 41, Cammi
40, Carrera 39, Arix 37, Gran Parma 28, Overmach 25, Capitolina 16,
L'Aquila 14, Femi Cz 13, Amatori Ct 8.
Ennio Grosso
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Francia, elogio dei fondamentali
Il Sei Nazioni va alla Francia. Finisce prima a pari merito con
l'Irlanda, come nella precedente edizione. E come allora è la
differenza punti a decidere l'assegnazione del trofeo. In altri tempi,
quando la classifica non era ufficiale, nessuno avrebbe messo in
discussione la parità. Ma ora gli sponsor impongono l'assegnazione
della coppa, e i francesi possono esultare. Abbiamo visto Laporte e il
suo staff esplodere in sorrisi e abbracci liberatori dopo la meta di
mischia all'ultimo istante che ha portato al + 4 (con la
trasformazione) sugli irlandesi. Una marcatura di forza simile a
quelle di Harinordoquy e Milloud : tre mete su sei firmate dal pack,
senza un solo passaggio alla mano. Mentre la più spettacolare è stata
un'invenzione di Mignoni, prodezza individuale d'altri tempi. Il
piccolo mediano di mischia (1,69 centimetri per 68 chili, roba da
riconciliarsi con uno sport quasi interamente consegnato ai discepoli
di Rambo) ha raccolto la palla da una ruck a metacampo e si è esibito
in un folgorante slalom ai danni di Taylor e Cusiter, per poi beffare
l'estremo Southwell con un calcetto di sinistro a scavalcare. L'ovale
è rimbalzato nell'area dei ventidue dove il numero 9 lo ha raccolto e
con un guizzo ha fissato l'ultimo difensore, inviando Jauzion in mezzo
ai pali. Gesto splendido, da rivedere sorseggiando Sauternes
accompagnato dal Roquefort.
Un successo limpido quello sulla Scozia (46-19) costruito attorno a
una solida conquista, a una mischia chiusa tornata ai livelli di Roma
dopo la defaillance di Twickenham, con un uso significativo del maul
penetrante, anche su penaltouche. Un "travail de sape" che ha dato
alla vittoria l'impronta preponderante sebbene alternato alla ricerca
dell'animazione offensiva (bella anche la meta di Marty in nona fase)
intrecciata di aperture e gioco al piede.
Quello dei transalpini è stato un Torneo di luci e ombre.
All'abbagliante debutto a spese dell'Italia è seguito il successo di
Dublino strappato solo nel finale grazie a un lampo di Clerc. Con il
Galles a Parigi hanno raddrizzato la partita dopo aver subito e
chiudendo in rosso il conto delle mete (3-2), ma in Inghilterra
quindici giorni dopo è sceso il buio, con il riaffiorare di vecchi
problemi tra placcaggi mancati e possessi regalati. Rispetto alla
severa lezione ricevuta dagli All Blacks in novembre, la squadra di
Laporte nel complesso è apparsa comunque in ripresa. Ha ritrovato
l'umiltà e Ibanez. Il tallonatore dei London Wasps, trascinatore
instancabile degli avanti, ha preso sulle sue spalle la leadership.
Prezioso anche il recupero di Nallet in seconda linea e note liete
dalla scoperta dell'affidabile coppia di mediani Mignoni-Skrela, con
la giovane apertura Beauxis pronto a inserirsi senza complessi dalla
panchina, forte di un piede monumentale.Ho notato che, allo scopo di
essere meno prevedibili, in attacco lo schieramento a blocchi è stato
a volte alternato a quello tradizionale per lasciare spazio
all'adattamento a partire dalla seconda fase. Nonostante ciò i
risultati non hanno incantato. Ma Laporte non sembra curarsene più di
tanto: "Nel rugby bisogna essere forti sui fondamentali, tutto il
resto è letteratura" ha sentenziato. E a chi gli chiedeva se si
riferisse ad esempio al "french flair", cioè all'arte antica nel gioco
di passaggi e di movimento diventata patrimonio della cultura francese
alla stregua dei formaggi e del Bordeaux, ha replicato quasi con
fastidio: "Sì, proprio a quello. Sono tutte frottole". Il Mondiale è
vicino e il citì sa bene che sulle rive della Senna da tempo si stanno
affollando i nemici.
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Nelle pagelle azzurre dello storico Sei Nazioni brillano Parisse e i
fratelli Bergamasco. Rincalzi e ricambio in mischia hanno fatto la
differenza
Due 10, tre superman e tutta la forza del gruppo
Italia: massimo dei voti a Troncon e Berbizier. Bortolami: fascia di
capitano confermata dal ct davanti ai compagni
Troncon e Berbizier meritano dieci. Mirco Bergamasco, Bortolami e De
Marigny sono i tre superman mai usciti dal campo (anche Dellapè e
Parisse sono partiti sempre titolari). A Denis Dallan, Masi e Griffen
le uniche insufficienze, ma solo per l'impossibilità di riscatto dopo
il ko subito contro la Francia, a differenza dei compagni.
Ecco le pagelle del "Gazzettino" per un Rbs Sei Nazioni da
incorniciare in casa Italia. Il migliore finora disputato (4. posto, 2
vittorie, 9 mete fatte e 18 subite) nonostante le 10 defezioni patite
per guai fisici e squalifiche. Determinanti sono stati il gruppo e i
rincalzi, oltre ai big. Nel rugby vista l'usura la differenza ormai la
fanno i "secondi" XV. Si vince alzando il livello delle riserve.
L'Italia c'è riuscita ed è stata premiata. Ora i giocatori saranno di
nuovo al centro del mercato straniero. Parisse, in scadenza di
contratto, ha avances da Leicester e altri club inglesi; Festuccia
piace al Racing Parigi; Bortolami prolungherà il biennale a
Gloucester. Per Calvisano record, soddisfazioni e pioggia di soldi (i
5mila euro a convocazione della Fir): su 30 azzurri scesi in campo nel
torneo ben 9 vestono la maglia del Cammi. Ora però potrebbe pagare
dazio nel Super 10.
TREQUARTI 7
È il reparto più carente se mancano i migliori e cala la l'efficacia
difensiva, come si è visto con Irlanda e Francia. All'estremoRoland De
Marigny 6,5(5 partite, 400' giocati, 1 meta). Ha sfoggiato freddezza,
buone liberazioni al piede e tenuta fisica. Bortolussi rimpianto solo
per i calci.
Fra le aliKaine Robertson 7(4, 323', 2 mete) per i miglioramenti in
difesa, la rapidità e le marcature decisive;Matteo Pratichetti 6,5(3,
214') perchè a 22 anni essere scaraventato a Twickenhan per infortunio
del titolare e reggere poi altre 2 partite è un grande merito. ADenis
Dallan 5(2, 106') eAndrea Masi 5(2, 113') perchè con la Francia non
hanno brillato e i successivi infortuni hanno loro impedito il
riscatto. Dallan saltando Galles e Scozia ha perso un invidiabile
primato: era l'unico azzurro sempre presente nelle precedenti vittorie
azzurre al Sei Nazioni.
Ai centriMirco Bergamasco 8,5(5, 400') conferma la raggiunta caratura
internazionale: placca, s'inserisce, ha tenuta fisica, fa reparto
anche con il fratello fuori ruolo. È il vero perno dei trequarti. Gli
è mancata solo la meta, a differenza del 2006. PerGonzalo Canale 8(4,
258') vale lo stesso discorso. Mezzo voto in meno solo per l'usura
fisica a cui il suo tipo di gioco lo costringe. Spettacolare quando
guadagna la linea del vantaggio.Ezio Galon(1, 63') eMatteo Barbini(1,
17')senza valutazione.
MEDIANA 7,5
Alessandro Troncon 10(5, 329', 1 meta) con il suo ritorno a mediano di
mischia ha registrato una cabina di regia prima lacunosa. Ha cuore,
esperienza, capacità tecniche e leadership. Con lui l'Italia ha
ritrovato il leader del gioco che le mancava. Seguendo i suoi consigli
anche le due apertureRamiro Pez 7(5, 197', 28 punti: 6cp, 2 tf, 2 dr)
eAndrea Scanavacca 7(4, 212', 31 punti: 2 m, 3cp, 6 tf) riescono a
fare reparto. Entrambi hanno mostrato qualità e limiti. Pez
addirittura lo si è visto... placcare. Scanavacca fare mete da 3.
linea e acquisire padronanza nonostante il lungo digiuno azzurro.
Bravo il ct a gestirli: di due "mezze" aperture di livello
internazionale forse ne ha ricavato una. APaul Griffen 5(2, 71')
perchè bocciato con la Francia non ha più riconquistato spazio.
D'altronde, con un Troncon così...
AVANTI 8
Sergio Parisse 9(5, 345') eMauro Bergamasco 9(3, 240', 2 mete) sono
stati i migliori della mischia. Il primo come pack leader, saltatore
in touche e in giro per il campo. Mauro anche per l'eclettismo che
l'ha portato due volte fra i trequarti e la difesa (17 placcaggi in
Scozia!); unica pecca la disciplina. La rivelazione in terza
èAlessandro Zanni 8(3, 234') promosso da promessa a certezza (lui in
Scozia 12 di placcaggi). BeneJosh Sole 7(3, 237') soprattutto per la
prestazione di Twickenham, preziosoMaurizio Zaffiri 6,5(4,
143').Roberto Mandelli sv(2, 8').
In seconda lineaMarco Bortolami 8,5(5, 400', 1 meta) ha assolto il
ruolo di capitano e leader della touche. Si è tolto anche le
soddisfazioni della prima meta e delle parole di Berbizier davanti a
tutti alla consegna delle maglie di Italia-Irlanda, più o meno questo:
«Se nei test c'erano stati dubbi e discussioni, dopo un Sei Nazioni
così sono sparite: la fascia di capitano è tua». OttimoSantiago
Dellapè 8(5, 370') sia in spinta che in touche. Il giovaneValerio
Bernabò sv(4, 49').
Per la prima linea decisivi sia il cambio in blocco dopo la brutta
prova contro la Francia (al ctPierre Berbiezier 10per questo, la
gestione dei cambi, la staffeta Pez-Scanavacca, l'efficacia dei piani
di gioco), sia la possibilità di avere giocatori di pari livello da
inserire negli ultimi 20'. Il tallonatoreCarlo Festuccia 7,5(5, 293')
è diventato protagonista proprio in virtù del turn over;Fabio Ongaro
6(2, 69') si è guadagnato la sufficienza per i 20' finali da urlo
della mischia in Scozia;Leonardo Ghiraldini sv(1, 1') si gode la gioia
del debutto nel torneo.
Fra i piloniAndrea Lo Cicero 8(4, 206') si è dimostrato pienamente
recuperato dalla dura cura Berbizier (panchina per un anno),Martin
Castrogiovanni 8(3, 128') pur avendo giocato poco è quello che ha più
impressionato per potenza, vigore nei raggruppamenti e capacità di
riproposizione fuori.Carlos Nieto 7(4, 237') eSalvatore Perugini 7(5,
179') hanno confermato l'affidabilità e la ruvidità in chiusa.Fabio
Staibano sv(2, 50') se cresce bene può esserne il degno erede.
Ivan Malfatto
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Bagno di folla in tivù e sul palco in smoking
(im) Bagno di folla in tv e nella passerella di piazza del Popolo a
Roma per gli azzurri in chiusura del Sei Nazioni. Italia-Irlanda su
La7 è stata vista in media da 1.830.000 spettatori (share 14,59\%) con
picco massimo di 2.164.000 (17\%) alle 15,08, cioè fino alla meta del
break decisivo di D'Arcy (12-20). È record assoluto per il rugby
azzurro, Italia-Scozia del 2000 aveva registrato circa 1,6 milioni.
Sul palco del maxischermo allestito a piazza del Popolo dalla Edison
circa 9 mila tifosi (fonte Ansa) si sono assiepati per applaudire
Alessandro Troncon e compagni in smoking da banchetto ufficiale,
presentati dallo speaker Saverio Girotto.
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