[RUGBYLIST] Dove andremo di questo passo?

[Salvatore Messina]

Il discorso non fa una grinza.

Il problema però è che in ogni caso il budget (rispetto alle altre) è insufficente, i giocatori quindi non sono all'altezza e nel frattempo i nostri giovani o hanno già le carte in regola per andare all'estero a fare i professionisti (e non i semiprofessionisti come in Italia) o non faranno mai esperienza. Nella speranza che comunque i risultati nelle coppe europee (semprechè dopo i mondiali non scompaiano per un S14 d'Europa come vorrebbero quelli che contano...) arrivino.

Alla fine mi domando: ma a chi interessa che i giovani italiani facciano carriera?
Alla nazionale poco, visto che li trova all'estero.
Alle società d'eccellenza meno, visto che prendono direttamete gli starnieri formati meglio all'estero e già con l'esperienza necessaria.
Solo alle società minori. Che magari spingono per "vendere" i talenti del vivaio e monetizzare il lavoro fatto.

Quindi a nessuno...
 
PEACE & LOVE & PLAY RUGBY
 
Salvatore Messina



----- Messaggio originale -----
Da: allrugby <allrugby a gmail.com>
A: "claudiozamboni a hotmail.com" <claudiozamboni a hotmail.com>
Cc: rugbylist a rugbylist.it
Inviato: Domenica 10 giugno 2007, 18:34:36
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] Dove andremo di questo passo?


Quest'anno, la Benetton ha lanciato nel S 10 almeno una decina di
giocatori provenienti dalle serie inferiori del suo vivaio.
Tra i tanti ricordo Semenzato, Ferrarese, Sgarbi ed i due Ceccato.
Avrei il piacere di conoscere altre squadre del massimo campionato che
hanno potuto fare altrettanto, per complimentami con esse.
Poi, dopo lo scudetto, la dichiarata intenzione di ben figurare anche
in Europa: di qui la decisione di "pescare" all'estero, visto che in
Italia i talenti migliori migrano a grappoli, anche per imparare, ma
soprattutto attratti da contratti che qui, economicamente, non
possiamo, per il momento, sostenere.
Il budget che la Benetton si è data per cercare (ripeto: cercare!) di
raggiungere l'obiettivo "Europa" (passaggio del primo turno di
Haineken) è superiore di circa 1,5 milioni di Euro rispetto a quello
dell'anno passato.
Alcuni giocatori sono già sicuri; altri (vedi Mauger, fratello del più
famoso All Black), sono ancora incerti.
Se qualcuno mi riesce a spiegare come si può affrontare l'Europa - e
vincere - solo con le risorse autoctone, mi farebbe un grosso piacere.
Nel frattempo, che tutti schierino in campionato, come ha fatto il
Benetton, 10/12 giocatori under 19 e 21  per farli maturare e riesca
anche a vincere il campionato.
Ciao.
Franco (TV

Il 09/06/07, claudiozamboni a hotmail.com<claudiozamboni a hotmail.com> ha scritto:
> Come si fa a sostenere che si punta alla crescita dei giocatori "fatti in casa" quando la societa' Campione d'Italia annuncia con irritante noncuranza che la prossima stagione meta' della rosa sara' formata da giocatori NON formati in Italia?
> Dobbiamo aspettarci la delocalizzazione degli investimenti dell'imprenditore Benetton verso campionati piu promettenti? Magari una bella filiale in un sobborgo di Auckland o di Bajres?
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