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[RUGBYLIST] Notizie dellunedì

allrugby allrugby a gmail.com
Lun 16 Lug 2007 22:56:14 CEST


Riporto quanto scritto oggi dal Gazzettino, oltre ad altre notizie che
non sembrano essere ufficializzate da parte della società interessata.
Coraggio, ragazzi, firmiamo quella petizione. E' vitale per il movimento!
Ciao.

A favore di tutti coloro che amano le notizie "fresche", riporto
quanto scritto oggi da la "Tribuna di Treviso", quotidiano che, non mi
stancherò mai di ribadire, è raggiungibile "on line" solo a pagamento.
Franco (TV)
Riporto quanto oggi riportato dalla "Tribuna di Treviso" (notoriamente
quotidiano che non si legge "on line" se non a pagamento), riguardo la
campagna acquisti/cessioni ufficializzata della Benetton.
Questi i nomi nuovi relativamente agli acquisti (gulp!):
Varani (Roma);
De Gregori (Capitolina);
Barbieri (Overmach);
De Robertis (CT);
Van Zyl (Cheetas);
Labuscaigne (Grenoble);
Louw (Bath);
Duca (Prato);
Kimura (Gran Parma);
Rosa (AQ);
De Jager (CT);
Mauger (Gloucester);
Horak (London Irish).
Se ne sono andati, tra gli altri, Barbini e Perziano, oltre a Tejeda.
Potenzialmente, una squadra in grado di difendersi in Europa, anche
se, forse, non ancora in grado di passare il turno.
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Lo "stregone" delle Figi spegne il sogno mondiale

Tutto in una partita. Vent'anni fa al Carisbrook di Dunedin successe
l'inimmaginabile. In 80 minuti l'Italia cercò di ribaltare il senso
dei suoi mondiali dopo la disfatta con i Kiwi e il tango amaro con
l'Argentina. Contro le Isole Figi diede vita al più eccitante
spettacolo della fase eliminatoria secondo il giudizio della mitica
ala gallese Gerald Davies, divenuto columnist del Times.
Gli azzurri avevano una sola possibilità di qualificarsi: vincere con
tre mete di scarto. Sempre che i Pumas non ne rifilassero più di due
ai neozelandesi. A causa di un inspiegabile vuoto nel regolamento,
valevano infatti, in caso di parità a tre, le mete totali e non negli
scontri diretti. La vittoria per l'Italia appariva un compito gravoso.
I figiani erano diventati la sorpresa della Coppa grazie all'inatteso
successo (28-9) sugli argentini: corridori eccezionali e fantasiosi,
esprimevano nel gioco una miscela esplosiva di forza, gioia e
anarchia. Bollesan e Franceschini ricorsero ancora al turnover:
Cucchiella e Romagnoli in prima linea a fianco di Lupini, il
debuttante Dolfato in terza, Ghini mediano di mischia al posto di
Lorigiola. Confermarono Colella in seconda e Collodo all'apertura. La
tattica era semplice: pressione. Soprattutto in mischia. E poi difesa
e disciplina. Oltre alle loro folli galoppate, l'obiettivo era quello
di evitare che Koroduadua, un ragazzone gigantesco di 24 anni, il
calciatore più potente del mondiale, potesse esercitarsi dalla
piazzola.

Ne uscì una prova di carattere. Dolfato placcò tutto, Colella catturò
ogni palla in touche. Dopo 12 minuti Romagnoli si lanciò nella difesa
figiana, sostenuto da Dolfato. Sulla ruck la palla giunse ai centri,
si inserì Tebaldi che liberò all'ala Marcello Cuttitta per
l'accelerazione finale. Rispose con un drop Qoro, ed erano 35 anni che
un terza linea non ne metteva dentro uno in un match internazionale.
Si andò al riposo 10-3. Al ritorno in campo segnò subito Cucchiella su
un pasticcio delle Figi in rimessa laterale. La terza meta, quella che
valeva virtualmente la qualificazione ai quarti, arrivò allo scoccare
dell'ora di gioco: raggruppamento su un pallone recuperato dalle terze
linee, slalom da brivido di Barba e palla a Gaetaniello che passò a
Mascioletti: 18-6 e 3 mete a 0. Sembrò fatta. Ma i figiani persero la
testa. E fu quello il problema. Perchè cominciarono ad attaccare da
ogni angolo di campo, alla disperata, senza alcuna logica. Diventarono
imprevedibili e imprendibili. Al '70, dopo che Koroduadua aveva
infilato il suo secondo penalty, imbastirono una lunghissima sequenza
di passaggi, scarti, deviazioni, avanti e trequarti mescolati. Da
quella schiuma ondeggiante schizzò fuori come uno stregone
Naiviliwasa. Il tallonatore corse lungo la linea di touche, mise nel
pentolone Ghini e Barba e ci rispedì a casa. Il sogno era durato 5
minuti. E a tempo scaduto persino la vittoria fu sul punto di sfumare.
Koroduadua ebbe il più facile dei piazzati, al centro dei pali. Lo
fallì. L'Italia vinse 18-15 ed evitò lo zero in classifica. La stampa
neozelandese definì la squadra azzurra una delle più promettenti ed
elevò Innocenti al rango dei migliori capitani della Coppa. Rimanevano
però molti rimpianti. A cominciare dall'esclusione di Bettarello e
dalla conseguente defaillance nei piazzati. Di assurdo, quell'anno,
non ci fu solo il regolamento.
----------------------------------------------- fronte trasversale di
politici partito da Rovigo e Padova raccoglie l'appello dei tifosi per
Francia '07. Raddoppiate le firme, oggi tocca agli azzurri
Italia in chiaro, la petizione al Parlamento
Dondi: «Rai e La7 hanno intavolato trattative sui diritti con Sky».
Interrogazione ai ministri, audizione di Petruccioli

La petizione per vedere in chiaro le partite della Nazionale alla
prossima Coppa del Mondo di rugby ha fatto centro. Nel giro di una
settimana le firme sul sito che l'ha lanciata (www.vitadarugby.com)
sono raddoppiate, passando da 800 a oltre 1700, e oggi gli
organizzatori faranno firmare anche gli azzurri nel ritiro di La
Salle. Un gruppo di parlamentari ha preso a cuore il tema e domani
scriverà un'interrogazione. Rai e La7 stanno discutendo con Sky, che
detiene i diritti, l'eventuale acquisizione di quelli non criptati. La
meta di far vedere i match in chiaro in tv degli italiani è ancora
lontana. Ma il movimento d'opinione lanciato tra i tifosi da
Fortarrigo Piccolomini e Paolo Macchiarola, ideatori delle petizione,
sta andando nella direzione giusta.
«Mi risulta - conferma il presidente della Fir Giancarlo Dondi - che
siano in corso trattative con Sky sulle partite degli azzurri sia da
parte di La7, che della Rai. Quest'ultima si sarebbe mossa per prima.
La federazione non può intervenire, ma ovviamente fa piacere che più
persone possibili guardino la Nazionale. Intorno all'Italia sento già
a due mesi dal Mondiale un grande interesse. Lusighiero e sorprendente
è stato l'esito del sondaggio promosso dalla Fiat, nel quale il
pubblico ha votato come sportivo ideale per la Nuova 500 proprio
l'Italrugby, davanti a Valentino Rossi e altri big. Vedere le partite
della Coppa del Mondo in chiaro permetterebbe di aumentare tale
popolarità».

«Sono abbonato a Sky...ma per far conoscere ancora di più questo sport
serve la Rai!!!» è il messaggio in rima lasciato da Federico sulla
petizione informatica, che va nella direzione di quando detto da Dondi
e auspicato dagli appassionati. Doriano Foltran, di Conegliano,
afferma invece di «aver scritto al ministro Gentiloni» per smuovere le
acque. La stessa cosa che farà il deputato di Rovigo Fabio Baratella
(Sinistra Democratica), ex tallonatore arrivato fino alla squadra
riserve rossoblu ai tempi di Julien Saby, insieme a un gruppo
trasversale di colleghi.

«Con Marcello De Angelis (An), presidente dell'Associazione
parlamentari amici del rugby, e il sindaco dell'Aquila Massimo
Cialente (Ds) abbiamo appuntamento domani per elaborare il testo di
un'interrogazione - dice Baratella - Ci risulta esista una norma
europea che consente di vedere in chiaro le partite delle nazionali.
Ci baseremo su di essa. Sottoporremo il documento ai ministri dello
sport Giovanna Melandri e delle Comunicazioni Paolo Gentiloni. Al
presidente della Rai Claudio Petruccioli chiederemo un'audizione.
Infine tutti i parlamenti dell'associazione firmeranno la petizione».

Chi l'ha già firmata (numero 875) è Giustina Mistrello Destro, ex
sindaco di Padova e deputato di Forza Italia, per cui il rugby è una
questione di famiglia. «Mio marito è stato giocatore del Cus Padova e
tra i fondatori del centro Geremia - ricorda - Mio figlio maggiore è
arrivato fino alle nazionali giovanili. Trovo il rugby uno
straordinario sport educativo per i valori di lealtà, generosità e
spirito di gruppo che trasmette. Ho già sentito l'ex presidente del
Coni Mario Pescante sul tema dei match in chiaro. Mi impegno a seguire
l'iter della mozione insieme ai colleghi».

Ora che anche i politici appassionati di rugby sono corsi in sostegno,
riusciranno i tifosi a vedere le partite dell'Italia in chiaro?

Ivan Malfatto



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