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[RUGBYLIST] Notizie del martedì

allrugby allrugby a gmail.com
Mar 27 Feb 2007 14:10:58 CET


Anche oggi il Gazzettino dedica al rugby una buona parte dello spazio
solitamente occupato dal calcio.
Trasmetto molto volentieri le notizie in list.
Ciao.
Franco (TV)

RUGBY L'Italia punta al bis nel Sei Nazioni contro il Galles. Poi c'è
l'Irlanda, ma il Flaminio rischia di non bastare
Bergamasco: «Decisivo il lavoro mentale»
Mauro, terza linea della Nazionale, spiega la storica vittoria con la
Scozia: «Altro che diete a carote e acqua...»

Roma
Il trionfo, la festa, la notorietà, ma ora l'Italia del rugby non si
accontenta e punta al bis. Mauro Bergamasco, terza linea della
Nazionale che sabato ha battuto la Scozia nella storica vittoria del
Sei Nazioni, invita a mantenere alto il livello di concentrazione e
preparazione anche nella prossima sfida con il Galles. «Non ci sono
diete a carote e acqua - spiega il rugbista azzurro ospite di Radio
Anch'io Lo Sport - facciamo soprattutto lavoro mentale, ed è quello
che è stato essenziale contro la Scozia. Ma non dobbiamo fare passi
indietro, dovremo mantenere questo standard e possiamo riproporci».

E servono anche i riflettori dei media che improvvisamente si sono
spostati sull'Italrugby. «Ovviamente dobbiamo anche mantenere questa
capacità mediatica - prosegue l'azzurro - per un movimento che ha
bisogno di luce». Ma è stato soprattutto il coinvolgimento dei tifosi
(6000 presenti a Edimburgo) la vittoria di cui l'Italia di Berbizier
va orgogliosa. «La notorietà fa piacere - spiega Bergamasco - io ho
partecipato al primo Sei nazioni e si è sempre ricercata la qualità. E
ora oltre al risultato in campo c'è stata una grande festa e sabato a
Edimburgo si parlava più italiano che inglese». La festa è stata
lunga, ma composta perché «quando si compiono certe imprese non
bisogna esagerare».

L'Italia deve comunque continuare a puntare «sui vivai» per rendere
anche il campionato più competitivo, e guardare al modello
anglosassone. «Noi possiamo copiare con intelligenza, trasferendo le
cose buone in quello che è il bagaglio di formazione e cultura dei
giocatori latini» dice Bergamasco. Perché il rugby prima di essere uno
sport «è uno stile di vita. È lo sport di contatto per antonomasia, ma
ha regole precise per non trasformarsi in zuffa. Ma il rispetto che
abbiamo noi per i compagni non c'è in altri sport».

E ha gioito per il trionfo azzurro anche un ex d'eccellenza come Diego
Dominguez, storico mediano d'apertura di origine argentina. «Si è
lavorato sulla disciplina e sulla mentalità dei giocatori - spiega
Dominguez - e la differenza la fa la forza mentale. Ho visto una bella
Italia. Adesso serve mente fredda, umiltà, lavoro duro per preparare
il match con il Galles. Non è impossibile arrivare a un risultato
storico, ma mantenerlo: questo è difficile». Il risultato dell'Italia
servirà «per far crescere il livello del campionato». «L'Italia ce la
farà» l'augurio di Dominguez.

Intanto è scoppiata la febbre per il rugby. Dopo il successo trionfale
di Edimburgo, per una volta gli eroi dello sport italiano sono loro:
Andrea Lo Cicero, Alessandro Troncon, i fratelli Bergamasco, Andrea
Scanavacca. «Speriamo che questa febbre diventi una broncopolmonite -
confessa scherzando dal ritiro della Borghesiana, Mauro Bergamasco, il
"leone di Murrayfield" - Avremmo potuto conquistare le luci della
ribalta un po' prima, ma è colpa nostra: abbiamo sprecato alcune
occasioni».

Infine, per l'ultima sfida del 17 marzo in casa con l'Irlanda, sono
attesi 18.000 tifosi irlandesi che hanno già comprato il biglietto:
come fare per il Flaminio che ha capienza di 25.000 persone? Dagli
azzurri arriva una proposta, maxischermi in piazza come per le notti
mondiali del calcio. Mauro Bergamasco sottolinea come l'idea di
giocare allo stadio Olimpico non sia praticabile: «Giocare
all'Olimpico? Non riusciremo mai a riempirlo - ha spiegato - e poi non
è adeguato per una partita di rugby. Purtroppo è una certezza, al
Flaminio con l'Irlanda sarà come giocare fuori casa».
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L'Italia al 9° posto nel ranking mondiale

(im) Un traguardo storico tira l'altro per la Nazionale di rugby. Dopo
la vittoria per 37-17 con la Scozia (prima esterna nel Sei Nazioni), è
venuto nell'aggiornamento di ieri il 9° posto nel ranking mondiale
Irb, risultato mai raggiunto in passato. L'Italia ha fatto un balzo di
3 posizioni, superando Samoa, Figi e Scozia. Ora minaccia l'8° posto
del Galles, prossimo avversario. Finora gli azzurri erano entrati per
sole 2 settimane nella Top 10, ma non avevano mai raggiunto la 9°
posizione. Classifica: 1) Nuova Zelanda 94,59 punti, 2) Francia 87,17,
3) Australia 85,55, 4) Sudafrica 84,71, 5) Irlanda 84,36, 5) Argentina
79,61, 6) Inghilterra 79,11, 8) Galles 75,74, 9) Italia 75,31, 10)
Scozia 74,23.



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