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[RUGBYLIST] italia scozia
athos.fba
athos.fba a fastwebnet.it
Dom 25 Feb 2007 18:28:41 CET
Caro Giovanni,
statistiche "generali" sono alla portata di tutti, tempo di possesso del
pallone , occupazione territoriale placcaggi riusciti, sbagliati, touch,
mischie vinte rubate, calci di punizione a favore o contro e altro, ma
l'analisi della partita fatta con programmi specifici alcuni costosissimi
altri basic, altri "fatti in casa" e alla portata di tutti viene fatta dagli
staff di squadre di alto/medio livello, club e nazionali e analizzano tutto,
proprio tutto, come si dice tagliano il capello in quattro, per quanto
riguarda percentuali di realizzazione dei calci si può fare anche con
semplici griglie "manuali", resta il fatto che ogni occasione per far punti
DEVE essere sfruttata.
Come tutti ho pensato anch'io che le scelte scellerate della squadra
scozzese fossero dettate da arroganza, ma non credo, tutto possono fare
tranne che permettersi di essere arroganti.
Presi nel sonno...credo non avessero ancora sentito o compreso appieno il
peso della voglia di combattimento collettivo e individuale della squadra
che avevano di fronte e della trance agonistica nel gioco raggruppato e nei
primi metri attorno al pallone della mischia italiana.
Hanno sbagliato gli elementi di valutazione, credo abbiano pensato di essere
dominanti in touch, come lo sono stati del resto ( e lo sono da sempre tra i
migliori al mondo in questa fase di gioco, anche quando non si sollevava..)
e poi hanno di sicuro pensato che mancavano 70 minuti alla fine del match e
volevano ritornare rapidamente in partita, di certo conoscono perfettamente
il valore del loro calciatore, Patterson, cmq credo qualcuno avrà le sue
belle rogne nella squadra e nello staff scozzese nei prossimi giorni.
Resta poi il fatto che l'Italia ha giocato una superba partita, gia sul
primo calcio d'invio tutta la squadra è salita veloce aggressiva, le tre
mete vengono da palloni recuperati portando il massimo della pressione
difensiva sul pallone e portatore e sulla linea d'attacco avversaria, anzi
andando a giocare "dentro" il loro attacco, e non c' è migliore palla nel
rugby attuale, per segnare, che una palla recuperata e utilizzata
immediatamente, anche la Francia oggi faticava a superare la difesa gallese
per contro le mete gallesi vengono tutte da palloni recuperati e
contrattacchi immediati ( sul contrattacco su palla recuperata si potrebbe
scrivere un libo intero ), vedi poi la stessa Francia contro di noi al
Flaminio....
Mi sento poi di dire che ieri l'Italia è stata in campo da grande squadra,
ha difeso con lucidità e determinazione, ma soprattutto ha vinto suggellando
la grande prestazione collettiva con la quarta meta di forza essendo
padrona di palla e campo negli ultimi 10 minuti e anche contro un rigurgito
di antipatia arbitrale che emerge chiaramente nei nostri confronti in
questo Sei Nazioni....a proposito e per finire qualcuno ha notato
l'inquadratura fatta ll'arbitro dopo la segnatura della nostra terza
meta....una faccia un programma, era di pallore terreo.... non saprei
definirne l'espressione ...? Smarrimento ? Sorpresa....o ...
ciao
fabio
----- Original Message -----
From: "Giovanni Sonego" <g.sonego a pianeta.it>
To: "rugbylist" <rugbylist a rugbylist.it>
Sent: Sunday, February 25, 2007 3:10 PM
Subject: Re: [RUGBYLIST] italia scozia
> gallomassimo ha scritto:
>> ...d'accordissimo ma credo che la scelta di non calciare sia dipesa anche
>> da supponenza e dalla superbia. Come a dire 'siete l'Italia ora ve ne
>> facciamo 4'... si sono attaccati riccamente... a questo aggiungerei che
>> la poca disciplina che ha determinato i calci è stata frutto della
>> situazione. Non è facile rimanere lucidi con una vittoria di tale
>> importanza a portata di mano...
>>
> Puo' darsi che dipenda da quello. Anzi, in un primo momento ho pensato
> anch'io che si trattasse solo un eccesso di supponenza.
>
> E' ovvio che non c'e' mai un solo elemento a determinare il risultato di
> una scelta. In una frazione di secondo i giocatori si fanno carico di una
> grossa responsabilita', e la scelta mescola tutto: superbia e orgoglio,
> calcolo probabilistico e ipotesi su effetti psicologici.
>
> Credo che, in generale, al scelta di giocare o non giocare in un certo
> modo dovrebbe essere dettata elementi razionali e oggettivi.
>
> Invece, molto spesso, l'elemento che prevale sulla scelta e' l'elemento
> caratteriale/psicologico. Cioe' la scelta e' determinata da un pensiero
> del tipo: siccome la componente motivazionale e' fondamentale per
> vincere, si rinuncia a tentare i 3 punti per cercare un punteggio maggiore
> (e di solito ancora piu' incerto) perche' questo dara' una salutare
> sferzata adrenalinica a tutti i giocatori della mia squadra.
>
> Il ragionamento spesso funziona. Ma, come abbiamo potuto vedere ieri, in
> quanto a sferzata motivazionale, non c'e' nulla che conti quanto la
> vittoria... E, aggiungo, non c'e' nulla che deprima di piu' quanto l'aver
> gettato al vento punti "quasi certi"
>
> Percio', sempre rimanendo nell'ambito di cercare un miglioramento in tutti
> gli elementi psicologici (attenzione, aggressivita', motivazione,
> lucidita') credo che prima di tutto si debba lavorare per conseguire la
> vittoria, in modo lucido e spietato.
>
> La scelta se "piazzare o giocare" e' una scelta fondamentale. Ma credo che
> bisognerebbe lavorare su dei dati statistici, prima di pensare cose'
> meglio fare.
>
> Secondo me sarebbe necessario, che qualcuno elaborasse una analisi proprio
> per determinare come ci si dovrebbe comportare in caso di scelta se
> piazzare o giocare.
>
> Bisognerebbe sapere, per esempio, quante volte la scelta di non piazzare
> si e' EFFETTIVAMENTE concretizzata in una marcatura (e di quanti punti, 7
> o 5).
> Inoltre bisognerebbe anche sapere qual e' la percentuale di calci che
> vengono trasformati e quanti vengono sbagliati. Non bisognerebbe
> dimenticare, in questa analisi, del punto in cui si deve giocareo o
> piazzare. e' ovvio che i dati di conversione cambiano se la punizione e'
> al centro dei pali, o se e' vicino a 15 metri o vicino ai 5. E forse
> questa analisi andrebbe fatta anche tenendo conto del momento in ci si
> trova. E' altrettanto ovvio, infatti, che a risultato ormai compromesso,
> puo' essere piu' divertente giocare una palla piuttosto che piazzare. E
> allora gioca lo stesso, anche se non conviene.
>
> Supportati da una analisi storico-statistica di questo tipo, in molti casi
> la scelta che massimizza il risultato sarebbe quasi automatica. E si
> otterebbero due risultati importanti: massimo risultato e basso senso di
> scoramento se poi' non va. Chi potrebbe avere da recriminare se si sceglie
> la strada che razionalmente porta al risultato migliore?
>
> E' altrettanto ovvio, pero', che rimarranno tantissime situazioni in cui
> la scelta sara' piu' o meno uguale. E li' decidera' il capitano, fiutando
> l'aria del momento. Ma in tutti gli altri casi, non ci si puo' permettere
> di "fiutare l'aria".
>
> Credo che una analisi del genere aiuterebbe le squadre a tutti i livelli.
> Chissa' se e' gia' stata fatta. Sarebbe interessante conoscerla.
>
> Ciao
> Giovanni Sonego
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