R: [RUGBYLIST] Ha ragione la Benetton

[Riccardo Melegari]

Dunque, io non so se la Tua fosse una provocazione, a me e’ sembrata
un’affermazione e come tale ho risposto

mi pare in maniera assolutamente non risentita ma doverosamente attinente ai
fatti.

Siccome, ribadisco, il tema e’ fresco e di rilevante importanza, non lo si
puo’ affrontare ne’ in termini di battute ne’ in termini di provocazione, a
mio avviso. Infatti tutte le testate giornalistiche, anche le piu’
autorevoli quali il Sole 24 ore, all’indomani della sconfitta di Sabato si
interrogano sul passo indietro della Nazionale e quindi dell’intero
movimento d’elite. A me personalmente, come italiano, i 40 punti di Sabato
bruciano e bruceranno terribilmente. 

Saluti non risentiti ma realisti.

Riccardo Melegari

Arix spa

  _____  

Da: Claudio Zamboni [mailto:claudiozamboni a hotmail.com] 
Inviato: lunedì 5 febbraio 2007 19.56
A: riccardo.melegari a arix.it; rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] Ha ragione la Benetton

 

La mia è palesemente una provocazione e mi stupisce leggere risposte
risentite di questo tipo, mentre potevo aspettarmi le difese alla propria
parrocchia dei tifosi trevigiani

----- Original Message ----- 

From: Riccardo <mailto:riccardo.melegari a arix.it>  Melegari 

To: 'Claudio <mailto:claudiozamboni a hotmail.com>  Zamboni' ;
rugbylist a rugbylist.it 

Sent: Monday, February 05, 2007 12:23 PM

Subject: R: [RUGBYLIST] Ha ragione la Benetton

 

Come dico sempre piano piano col tirare le conclusioni con 4 righe su
tematiche cosi’ complesse.

Le battute sarebbero sprecate: Treviso ha avuto per 5 anni il Presidente di
Lega e non e’ mai riuscito ad avere,

al contrario di Manzoni, Dondi attorno ad un tavolo per discutere del futuro
e costringerlo a fare promesse serie!

A Calvisano il vero ed unico Presidente e’ anche VP FIR. Progetti “Altezza2
& C chi li ha avallati? 

Sul tavolo vi sono problematiche serie che ho ripreso nei mesi scorsi in
vari interventi; tali questioni non si affrontano andando sull’Aventino e
dando le colpe agli altri delle proprie sconfitte in Europa.

Ho detto piu’ volte nei vari interventi durante i lunghi giorni di Ospedale,
che e’ l’ora dell’unita’ assoluta, per una crescita ragionata dell’intero
Movimento oppure le regressione totale.

Ma siccome credo, come ho detto la settimana scorsa, che nonostante le
cassandre televisive e giornalistiche,

il Rugby in Italia progredira’ comunque nonostante le frustrazioni di
qualcuno, e’ bene mettere mano alla buona volonta’. 

La partita di Sabato.

Sinteticamente:

A)Formazione iniziale da correggere. 

B) I giocatori provenienti dalle formazioni estere spompati, salvo
Bergamasco Mauro Parisse e Masi. Nieto ed Ongaro in particolare,
irriconoscibili. Alla faccia della crescita fisico-agonistica

C)Impostazione rugbistica alla francese di 20 anni fa.

D)    Abbiamo rubato ai francesi 4/5 touche loro, ma poi nessuna idea su
come gestire quel possesso se non 

un’apertura lenta e sconsiderata al largo con ¾ tanto piatti da essere in
difficolta’ e dover passare necessariamente per un raggruppamento a terra
sempre al limite del tenuto e comunque arretranti

E) Cambi sbagliati e tardivi

In buona sostanza non e’ detto che se uno gioca all’estero, Francia in
particolare, debba comunque e sempre giocare.

Tanta voglia alla vigilia e tanta frustrazione dopo il match.

Per il prosieguo del “Turnoi” speriamo in una buona e recuperata dose di
Italianita’ del Tecnico e nel ritrovato spirito dei ragazzi, soprattutto
quelli mai domi.

Saluti.

Riccardo Melegari

Arix spa

 

   


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Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it]
Per conto di Claudio Zamboni
Inviato: domenica 4 febbraio 2007 19.29
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: [RUGBYLIST] Ha ragione la Benetton

 

Le partite che abbiamo avuto modo di vedere in tv (nazionale maggiore e U21)
dimostrano come le richieste di Calvisano e Treviso siano giuste e
ragionevoli.

Un simile divario mentale prima che tecnico (individuale come di squadra)
non è giustificabile e dimostra la necessità di fare ricordo massiccio ai
giocatori importati, naturalizzando in primis Goosen e Williams e reclutando
giovani italo-qualchecos

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