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[RUGBYLIST] Novità del lunedì

allrugby allrugby a gmail.com
Lun 18 Set 2006 21:22:54 CEST


Come di consueto, copio ed incollo dal Gazzettino di Treviso.
Ciao.
Franco (TV)

Treviso
NOSTRO SERVIZIO
Dopo aver battuto il ...


Treviso
NOSTRO SERVIZIO

Dopo aver battuto il Petrarca nella giornata inaugurale, il Benetton
si è ripetuto nel secondo derby consecutivo, contro Rovigo sabato
scorso. Due successi che fanno classifica, ma entrambe le partite
hanno messo in evidenza una squadra che in questo momento ha qualche
problema in fatto di disciplina: i 5 cartellini gialli e un rosso di
questi primi due turni sono sicuramente un campanello d'allarme. In
160' di gioco, il Benetton ha dovuto giocare 75' in inferiorità
numerica, 30' contro Padova, 45' contro Rovigo, addirittura per 10' in
doppia inferiorità, nell'ultimo scampolo di gara di sabato. «Il
problema disciplinare è piuttosto generalizzato sostiene Vittorio
Munari, dg del Benetton senza fare delle polemiche, bisogna ammettere
che in Italia questo è un problema che è ben lontano dall'essere
affrontato nella dovuta maniera. Ciò non toglie che alcuni
comportamenti individuali dei nostri ragazzi siano da censurare».

Verrà presa qualche decisione?

«Per abitudine i panni sporchi siamo abituati a lavarli in famiglia,
sicuramente se un giocatore si comporta in maniera non pertinente si
deve assumere le proprie responsabilità, io non posso difenderlo».

In altri sport la prova televisiva viene utilizzata per provvedimenti
disciplinari...

«Il nostro sport necessita di una struttura di giustizia che tenga
conto anche di questo aspetto. In televisione il rugby trova buoni
spazi, perché non prendere in considerazione le immagini? D'altra
parte nelle Nazioni europee dove il rugby conta, le immagini vengono
utilizzate e anche durante la Coppa Europa servono da supporto».

Che opinione si è fatto di queste prime due giornate di Campionato?

«Se prima avevo delle certezze teoriche, adesso ho la prova che stiamo
disputando un Campionato ridicolo. Le squadre giocano sempre con gli
stessi giocatori perché appena sono costrette ad inserire le seconde
scelte il livello di gioco ha cedimenti drammatici. Nelle altre
squadre europee, sia a livello di club che di Nazionale, le seconde
scelte equivalgono quasi alle prime, in Italia, invece, se viene a
mancare un giocatore di prima scelta cadiamo nel dramma. Inoltre, ci
viene imposto dal regolamento di giocare con 12 atleti di formazione
italiana: quando all'estero l'hanno saputo non credevano fosse vero.
Poi ci stupiamo e ci chiediamo perché i club italiani subiscono
passivi enormi nelle rassegne continentali».

Per quanto riguarda il Benetton?

«In alcuni momenti ci sono stati comportamenti persino offensivi per
l'intelligenza di certi giocatori. Contro Rovigo eravamo sul 18-3 dopo
mezz'ora, avevamo l'occasione di conquistare il bonus, far giocare i
giovani, far riposare gli atleti più utilizzati, invece ci siamo
complicati la vita. Per un motivo o un altro abbiamo giocato metà del
tempo effettivo di queste prime due partite in inferiorità numerica.
Se mi chiedessero se gioco col Benetton, sinceramente mi vergognerei».

Ennio Grosso
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RUGBY
Casinò. Arriva Gibson, Peñafiel vicino


Venezia
Continua la fase precampionato del Casinò che sabato sera si è imposto
brillantemente per 32-12 contro la formazione del Calvisano 2. Una
prova nella quale la nota più importante deriva dall'utilizzo per
larghissima parte del match dell'argentino Pablo Marcelo Peñafiel,
pilone destro di 27 anni, elemento che potrebbe rappresentare la
soluzione del rebus riguardante questo delicatissimo ruolo. Fino ad
oggi infatti il Casinò ha costantemente cercato un pilone destro in
grado di sostituire Alonso, una caccia che però non ha avuto fortuna e
che proprio con Peñafiel, impiegato per quasi tutta l'amichevole di
sabato, potrebbe concludersi. Oggi a riguardo la società potrebbe già
emettere un comunicato dove il pilone sudamericano troverebbe conferma
riguardo il suo utilizzo in maglia amaranto oro per la prossima
stagione.Nel frattempo la certezza è che ieri è sbarcato all'aeroporto
la nuova apertura del team veneziano, si tratta di Lane Gibson,
elemento proveniente dal campionato neozelandese ritenuto dagli
esperti quello più difficile al mondo, dove nell'ultima stagione ha
vestito la maglia del Northland. Gibson, 24 anni, arriva al Casinò per
giocare apertura anche se nel suo bagaglio tecnico c'è anche la
possibilità di essere utilizzato da estremo.

Tornando sull'amichevole di sabato c'è da dire che il Casinò ha
destato un'ottima impressione anche perché fra i ragazzi mandati in
campo da Serris e Casellato c'erano molte defezioni: Bortolato è stato
utilizzato con il contagocce mentre Gritti era assente (ha cominciato
proprio sabato la sua avventura da commentatore con Sky), e Faggin era
rimasto a riposo precauzionale a causa di una ferita all'arcata
sopraciliare. Con tante defezioni la squadra mandata in campo era
ricca di giovani e proprio da loro sono arrivate le notizie più buone
con Bonfiglio e Fregonese sugli scudi, autore il primo di tre mete ed
il secondo di una.

Paolo Lazzaro
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 In Francia mete di Masi e Bortolussi


TOP 14Sesto turno e ora per lo Stade Français il vantaggio si è fatto
pesante. I parigini hanno espugnato Tolosa e delle più dirette
inseguitrici solo Biarritz ha vinto. Risultati: Toulouse-Stade
Français (Mirko Bergamasco entrato al 15', Parisse al 65') 12-16,
Brive-Biarritz (Dellapè e Masi 80' con Masi in meta) 14-21, Bourgoin
(Del Fava entrato al 41')-Perpignan 22-3, Clermont Auvergne (Canale
40' giocati)-Agen 20-3, Albi-Montauban 12-10, Bayonne-Montpellier
(Bortolussi 62' e una meta, Stoica 18') 25-20, Narbonne-Castres 39-17.
Classifica: Stade Français 27, Biarritz, Toulouse 18, Perpignan 17,
Bourgoin 16, Clermont Auvergne, Montauban 15, Agen, Montpellier 14,
Albi 13, Castres 10, Narbonne 9, Brive 7, Bayonne 4.
GUINNESS PREMIERSHIP Terzo turno e London Wasps al comando. Risultati:
London Wasps-Harlequins 42-23, London Irish-Bristol 11-23, Leicester
(Castrogiovanni negli ultimi 27')-Gloucester (Bortolami ancora 80')
27-27, Northampton-Bath 33-18, Worcester-Sale 13-25,
Saracens-Newcastle 44-20. Classifica: London Wasps 13, Bristol 11,
Gloucester 10, Northampton 9, Sale, Saracens 8, Leicester 7, Bath 6,
London Irish, Newcastle 5, Harlequins, Worcester 1.

MAGNERS LEAGUEI risultati: Connacht-Llanelli 15-37, Ospreys-Border
Reivers 30-13, Edinburgh-Ulster 20-15, Leinster-Cardiff 16-9,
Glasgow-Munster 24-13. Classifica: Llanelli 14, Ospreys 13, Ulster 10,
Edinburgh 9, Connacht 8, Cardiff, Dragons 6.

e.g.
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QUI PADOVA Canale: «Vittoria importante, ma al Carrera serve più equilibrio»
«Dobbiamo lavorare sul pack»


Padova
NOSTRO SERVIZIO

È un Carrera Petrarca con un'impronta diversa dal recente passato. Più
concreto, meno "farfallone" in fase difensiva, ma non ancora in grado
di competere con le migliori, come si è visto l'altro ieri al
Plebiscito quando il XV padovano ha fatto molto più fatica del
previsto per superare l'Almaviva Roma. Evidenziando grossi problemi
con il pacchetto di mischia.

«Il risultato è sempre il primo obiettivo - dice il general manager
Alejandro Canale - ma è evidente che ci sono ancora delle cose da
sistemare. È una squadra che deve trovare un suo equilibrio».

La settimana scorsa, dopo la sconfitta di misura con la Benetton, lei
aveva parlato di scarsa disciplina tattica.

«Con la Roma, nei primi venti minuti, è capitato l'esatto opposto. I
giocatori, che forse hanno preso Presutti e me troppo alla lettera,
erano come bloccati. Poi delle cose positive le hanno fatte e il
risultato non è mai stato in discussione. Per questo dico che è una
squadra che deve maturare e trovare il giusto equilibrio. Ad ogni modo
quella con l'Almaviva è una partita giudicabile solo a metà; nel
secondo tempo, con il nubifragio che si è abbattuto, era impossibile
giocare».

Del pacchetto di mischia messo quasi sempre in difficoltà dagli avanti
romani, cosa dice?

«Che è uno degli aspetti tattici su cui si deve lavorare di più. Lo
sappiamo bene».

Dove può arrivare questo Carrera Petrarca?

«Presto per dirlo. È una squadra che ha le qualità per fare bene. Su
questo non ho dubbi».

Come sottolineava l'allenatore Presutti, intanto il Petrarca dopo due
giornate ha 5 punti: non capitava da anni. Ma l'aspetto più positivo
del debutto al Plebiscito riguarda la risposta da parte del pubblico.
Nonostante la giornata poco invitante e un avversario non certo di
"grido", sugli spalti c'erano circa duemila persone.Alberto Zuccato
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QUI ROVIGO Pesa nelle due sconfitte un organico ancora incompleto
I rossoblù aspettano Contepomi


Rovigo
NOSTRA REDAZIONE

Due partite e altrettante sconfitte per la rinnovatissima e ancora in
costruzione FemiCz guidata dal rodigino Alessandro Zanella.
All'indomani del derby perso con Treviso è difficile fornire un
giudizio su una formazione che ha cambiato moltissimo e soprattutto
nei ruoli chiave (quasi tutta la prima linea, terza, mediana, estremo)
e attende l'inserimento di elementi fondamentali: in settimana è
atteso l'arrivo della seconda linea australiana Sean Maloney (26 anni,
2metri per 120 chili, proveniente dai Warringah), il flanker Carlos
Ayala è convalescente e per l'atteso debutto del centro Manuel
Contepomi, puma che prenderà anche la nazionalità italiana, bisognerà
attendere per le lungaggini burocratiche. Problemi che hanno anche i
piloni Parra e De Bialoskurski, mentre sono infortunati i fratelli
Edoardo e Diego Padrò, seconda e terza linea.

Insomma, quello rossoblù è un mosaico in allestimento e a Rovigo si
sta pagando il dazio di un avvio ritardato con una squadra ancora
incompleta. Ciò sta avendo notevoli ripercussioni in particolare nella
conquista, ancora più determinante per un XV che dovrebbe avere nella
linea arretrata il punto di forza. Il pack fatica moltissimo in
mischia ordinata (anche con un Treviso a lungo in inferiorità
numerica) e non è ancora produttivo nelle fasi dinamiche; la touche
funziona a singhiozzo; efficacia e pulizia nei punti d'incontro sono
ancora un miraggio; il gallese Gareth Davies potrebbe non rivelarsi il
numero 8 necessario. La mancanza di amalgama (solo quella?) si è vista
anche nelle prime due mete subite con Treviso, praticamente in prima
fase.

Ci sono però i segnali incoraggianti da far ipotizzare notevoli
margini di miglioramento: entusiasmo e impegno non mancano ai ragazzi
di Zanella, la mediana Lobrauco-Bustos appare molto affidabile, nei
trequarti (se gli avanti produrranno palloni di qualità) ci sono
numerose frecce da lanciare e sfruttare.

Paolo Ponzetti
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 Telefono al presidente della Fir Giancarlo Dondi. Le ...


Telefono al presidente della Fir Giancarlo Dondi. Le osservazioni dei
club veneti sulla situazione dei settori giovanili hanno sollevato
questioni importanti. Chiedo risposte. Dondi ci sta. Si dice prima di
tutto dispiaciuto delle polemiche nate da una sua frase sui risultati
dei vivai veneti. Gli faccio notare come sia arduo negare la
leadership della regione. Se prendiamo i giocatori nella lista dei 22
della nazionale, si vedrà che dall'ingresso nel Sei Nazioni ad oggi
figurano 624 atleti formati in Veneto, 556 nel resto d'Italia e 404
tra oriundi ed equiparati.
Il presidente dice che la polemica è nata da un «equivoco su una
battuta detta durante una cena con un gruppo di giornalisti veneti.
Nessuna intenzione da parte mia di sollevare casi. Se avessi voluto
criticare qualcuno l'avrei fatto direttamente all'interessato. E
comunque avrei argomentato». Allora domando a Dondi cosa pensa davvero
dei vivai veneti. «La maggior parte delle società piccole e grandi
fanno un buon lavoro- dice -. C'è stato un momento di predominio delle
società del centro Italia, dovuto principalmente alle romane che hanno
fatto crescere la competitività. Ma ora il Veneto ha ripreso la
posizione che gli compete. Lo dimostrano i risultati, il titolo under
19 conquistato dal Benetton ad esempio, il numero di giocatori dati
alle nazionali di categoria. Dirò di più: il Veneto per importanza
strategica e tradizione deve rimanere il riferimento e il traino di
tutto il movimento».

Faccio notare che secondo i veneti ci sono però delle cosette da
risolvere. A cominciare dagli sforzi della Fir per i settori
giovanili. Sostiene il presidente: «Solo dal 2006 la federazione è
riuscita ad avere le entrate per programmi più ambiziosi. E a partire
da quest'anno ci stiamo adeguando ai nostri partner europei. Abbiamo
ristrutturato i comitati regionali dotandoli di tecnici pagati dalla
Fir. Il nostro obiettivo è di allargare la base. Con l'ultimo bilancio
abbiamo distribuito 700mila euro in forma di premi alle società. Poi
abbiamo creato quattro intercentri, siamo partiti con l'Accademia di
Tirrenia. Abbiamo messo in piedi un supercorso biennale per
allenatori».

Capitolo formazione degli allenatori di base. Assicura Dondi: «I
nostri migliori tecnici sono a disposizione per il sostegno ai
comitati e alle società. La maggior parte di loro lavora a tempo
pieno. Cosa senza precedenti». Gli chiedo se se la sente di prendere
un impegno con i settori giovanili per i prossimi anni, anche sul
piano economico. Risposta: «La Fir ha deciso che si occuperà
principalmente dei settori giovanili. I nostri investimenti maggiori
d'ora in poi saranno lì. Se i risultati della nostra nazionale saranno
migliori avremo la possibilità di aumentare gli introiti, soprattutto
derivanti da pubblicità e sponsorizzazioni. Quanto? Anche di tre
milioni di euro. E i maggiori introiti andranno tutti al movimento.
Vorremmo che i nostri contributi ai settori giovanili in forma di
premi e servizi fossero più che raddoppiati. Così come vogliamo
incidere notevolmente sull'impiantistica, stanziando ben più degli
attuali 500mila euro».

Ma con che criteri? A pioggia, in modo selettivo? Con quali indirizzi?
Treviso chiede gli stati generali per trovare una via comune:
«Sicuramente sì. La Fir non è di Dondi, i club sono i soci
dell'azienda» è l'impegno del presidente. Che aggiunge: «Le critiche
però devono essere costruttive, indicare soluzioni, in un clima di
piena collaborazione».



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