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[RUGBYLIST] Riprendono le notizie del lunedì

allrugby allrugby a gmail.com
Lun 4 Set 2006 20:47:47 CEST


Riprendo il copia ed incolla dal Gazzettino di TV, credo unico
quotidiano nazionale ad offrire, il lunedì, un'ampia pagina dedicata
al ns. sport.
Ciao a tutti.
Franco (TV)

Pavanello: «Da migliorare mischia e touche»

Treviso
NOSTRO SERVIZIO

Dopo le due sconfitte internazionali di pre-campionato contro
Northampton e Lione, alla prima partita che contava il Benetton ha
fatto centro aggiudicandosi la Supercoppa, vera e propria novità del
panorama rugbistico.

La voracità dei trevigiani non conosce limiti, basti pensare che negli
ultimi 9 anni il Benetton ha saputo conquistare 6 scudetti, due Coppe
Italia e una Supercoppa. «È certamente positivo iniziare la stagione
ufficiale con un risultato di prestigio ha detto Enrico Pavanello,
terza linea dei Campioni d'Italia I carichi di lavoro degli ultimi
giorni non erano certamente gli stessi delle settimane precedenti,
oltretutto c'era qualcosa in palio e questo può aver dato stimoli
ulteriori».

- Un Benetton in continuo progresso, giorno dopo giorno.

«Più ci si allena e più si gioca vengono affinati i meccanismi e si
prende confidenza con i compagni. Sta per iniziare il Campionato,
pertanto le partite non mancheranno, bisognerà continuare su questa
strada e magari migliorare ancor più davanti perché sabato abbiamo
palesato qualche problema in mischia e touche».

Dalla sponda parmense è l'ex tecnico trevigiano Luca Bot a fare le
considerazioni del dopo gara: «Treviso ha meritato di vincere anche se
ad essere sincero non mi è sembrata una grande partita. Sicuramente
noi dovremo mettere a posto alcune cose, ad esempio portare i punti
d'incontro dove l'avversario è più sbilanciato in maniera da poter
creare maggiori difficoltà rispetto a quanto riusciamo a fare adesso».
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Migliorare i fondamentali Chiarezza sulle fasi a terra


Sabato si ricomincia. Siamo al saluto di rito. Al buon campionato.
Sarà un torneo più povero di classe perchè molti altri azzurri
(compresa l'intera prima linea di Berbizier) sono emigrati all'estero
raggiungendo il resto della nazionale. Qualcuno è tornato a casa
(Persico, De Marigny) forse un po' spremuto e desideroso di
rigenerarsi per tentare di rientrare nel giro, ma nel complesso il
saldo tecnico peggiora.
In teoria non è un danno (anzi) per il ct: i campionati stranieri sono
di gran lunga più competitivi del nostro e gli azzurri arriveranno in
Nazionale con il ritmo giusto nelle gambe, abituati a giocare sotto
pressione e ben tarati sul combattimento. Solo che nell'anno della
Coppa del mondo c'è un rischio per chi si trova all'estero: l'eccesso.
La stanchezza fisica e mentale. Non c'è dubbio che francesi e inglesi
si preserveranno per le loro nazionali e che i club tenderanno a
sfruttare gli stranieri fino all'usura e forse anche fino al punto di
rottura se i tempi di recupero dagli eventuali infortuni non verranno
rispettati.

In compenso ci sarà spazio in Italia per molti giovani. E questa è,
almeno in astratto, un'opportunità per il movimento. Picone e Marcato,
per limitarci all'esempio più clamoroso, avranno la possibilità di una
stagione tutta loro in una squadra competitiva come il Treviso, che
offre un invidiabile palcoscenico internazionale. Ciò gioverà di
sicuro alla stessa Nazionale.

Ma per i pochi Picone e Marcato ci saranno anche i tanti esordienti
assoluti, magari meno dotati. Per loro e i rispettivi club ci sono
parecchie incognite. Saranno all'altezza? Certo da un giovane nessuno
può pretendere tutto e subito. Ci mancherebbe. Però un giudizio sulla
loro preparazione, su come hanno lavorato i settori giovanili negli
scorsi anni sarà non solo possibile ma in qualche modo inevitabile.
Così come si avranno più elementi per valutare l'efficacia della norma
che obbliga i club a inserire 12 italiani nella lista gara, compreso
un under 19. C'è chi pensa che sarebbe stato meglio arrivare più
gradualmente a questo tetto, magari chiedendo al Coni una parziale
deroga, per dare modo ai vivai, opportunamente ristrutturati, e ai
centri di formazione federali che stanno partendo, di avviare un nuovo
ciclo. La questione è fondamentale. Perchè in un professionismo debole
come quello italiano non sono tanto i giocatori italiani che emigrano
il grosso problema (pur essendo innegabile che se militassero nel
Super 10 il livello sarebbe maggiore), quanto la mancanza di adeguati
ricambi.

Con queste premesse, difficile attendersi grandi cose dai club, a
cominciare dalla Heineken Cup dove qualunque vittoria non potrà che
essere catalogata tra i miracoli e sarà ipocrita stupirsi delle
sconfitte. Sul piano tattico spero in un sano realismo. Mi piacerebbe
vedere i tecnici concentrati sul rispetto dei fondamentali, sul
combattimento e l'avanzamento, così come sui settori di base. E,
d'intesa con gli arbitri, servirebbe chiarezza nelle interpretazioni
delle fasi a terra: nodo cardine per dare continuità e volume al
gioco.

Più in generale serviranno, da parte di Lega e Fir, delle proposte di
indirizzo per rilanciare il torneo. Perchè il rugby italiano per
crescere non può vivere tre soli mesi all'anno sulla Nazionale. Ha
bisogno di riempire di interesse anche il resto dello stagione.
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Perugini batte Dellapè

 (e.g.) Tra sabato e domenica è iniziato il Campionato inglese. Subito
sorprese alla prima giornata e 5 italiani in campo. I risultati:
Worcester-Bristol (Pozzebon entrato negli ultimi 4') 11-41, Leicester
(Castrogiovanni 80' e Moreno 49' e una meta)-Sale 35-23, Gloucester
(Bortolami 80' e capitano)-Bath 24-19, Northampton-Newcastle 25-23,
Saracens (Ongaro 58' giocati e poi sostituito da Shane Byrne)-London
Wasps 19-21, London Irish-Harlequins 20-19. Classifica: Bristol,
Leicester 5, Gloucester, London Irish, London Wasps, Northampton 4,
Bath, Harlequins, Newcastle, Saracens 1, Sale, Worcester 0.
TOP 14 Quarta giornata di Campionato: Narbonne-Stade Français (tutta
la gara per i fratelli Bergamasco e Parisse) 24-33, Clermont Auvergne
(Troncon entrato gli ultimi 7')-Montpellier (Bortolussi 55' in campo,
Stoica tutta la gara) 55-7, Toulouse (Perugini nel XV di
partenza)-Biarritz (Masi all'ala e Dellapè titolari)20 - 3 , Castres
(Canavosio 80')-Agen 31-26, Bourgoin-Montauban 35-22, Brive-Albi 6-3;
classifica: Stade Français 18, Toulouse 17, Perpignan 13, Biarritz,
Bourgoin, Clermont Auvergne, Montauban 10.
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 Solo tre veneti nell'Accademia


(im)L'Accademia del rugby italiano con sede a Tirrenia, nuova sede per
lo sviluppo dell'alto livello, verrà inaugurato ufficialmente oggi
alle 12 dal presidente Fir Giancarlo Dondi. Con lui il vice Zeno
Zanandrea, il direttore dell'Accademia Francesco Cavatorti, il
coordinatore tecnico Mario Lodigiani, il supervisore delle nazionali
juniores George Coste, i tecnici federali Gianluca Guidi, Andrea
Sgorlon e Stefano Romagnoli. Accoglie giovani nati nell'87-88 che fino
a giugno si alleneranno e studieranno dal lunedì al venerdì, per
tornare nei club di appartenenza a svolgere l'attività agonistica del
week-end. Questi i 23 talenti in erba prescelti. Solo 3 sono veneti e
solo 9 provengono da club della massima serie. Marco Mostarda (San
Donà), Vito Di Muro (Pedona Cuneo), Riccardo Bocchino, Andrea
Pratichetti, Edoardo Rotella (Capitolina), Simone Favaro (Benetton),
Filippo Giusti (Colleferro), Alberto Chiesa (Livorno), Massimiliano
Ravalle (Overmach), Alberto Cazzola (Montebelluna), Roberto
Quartaroli, Lorenzo Sebastiani (L'Aquila), Gabriele Turroni (Forlì),
Davide Duca (Frascati), Pietro Valcastelli, Rudolph Mernone (Roma),
Tommaso d'Apice, Gabriele Morelli (Calvisano), Lorenzo Puliti
(Tirreno), Matteo Nava (Cus Firenze), Luca Petillo (Primavera),
Giacomo Bernini (Lyons Amar.), Luca Martinelli (Benevento).
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SUPER 10 AL VIA SABATO Il tecnico dei campioni a caccia della settima
finale analizza il torneo. «Il Benetton punta a svezzare i giovani»
«Sfida a cinque, per Treviso sarà più dura»
Green: «Maggiore equilibrio, ma con i migliori all'estero cala il
livello tecnico». «Padova rinforzata, Rovigo avrà problemi»

Da sei anni è il protagonista delle finali scudetto. Tre le ha vinte,
compresa l'ultima a Monza, con il Benetton Treviso. Tre le ha perse,
una con Treviso e due con il Ghial Calvisano. Nessun allenatore ha
fatto meglio di lui. Craig "Toni" Green, 45 anni, campione del mondo
con gli All Blacks e poi adottato nella Marca trevigiana, fa le carte
al Super 10 che parte sabato e lancia la sua nuova sfida. Raggiungere
la settima finale consecutiva. «Stavolta sarà più difficile. Non sarà
il solito: dai andiamo a vincere. Il Benetton parte da basi diverse
rispetto al passato».
Il suo Treviso non è più la squadra da battere?

«No, su una rosa di 35 atleti abbiamo inserito 12 giovani. Nella prima
parte del torneo sarà dura mantenere il livello di rendimento degli
scorsi campionati. Nella seconda parte speriamo di recuperare
attraverso l'entusiasmo, il vigore fisico e l'acquisita esperienza.
Far crescere questi ragazzi, portarli al massimo livello italiano,
sarà un nuovo stimolo per me e il Benetton».

Pentito di aver lasciato partire big come Troncon, i Dallan, Ongaro e Pozzebon?

«Dei titolari solo Dal Maso è andato via. Forse Ongaro avrebbe potuto
riconquistarsi il posto. Per il resto sono rimasti tutti. Era giusto
dare fiducia alla linea verde, che ha nella mediana Picone-Marcato la
sua guida».

Per lo scudetto sarà sempre duello Treviso-Calvisano?

«Credo di no. Noi siamo meno forti e anche Calvisano potrebbe avere
problemi di trequarti. Nella lotta si inserirà fino all'ultimo
l'Overmach Parma, ma deve stare attenta alle energie che spenderà
nella impegnativa avventura di Heineken Cup. L'Arix Viadana dopo una
stagione no è il club che si è rinforzato di più, scegliendo una linea
tecnica precisa. Vedo in lotta per i play-off anche il Carrera
Petrarca. Tra queste cinque usciranno le finaliste».

Per il Petrarca sarà finalmente l'anno del rilancio?

«Si è rinforzato con gente che ha voglia di riscatto, come Manuel
Dallan. Ha cambiato struttura tecnico-societaria mettendo al vertice
Alejandro Canale, che per due anni ha fatto un gran lavoro a Rovigo.
Sarà molto competitivo, farà meglio del passato».

Lo stesso non si può dire della Femi Cz Rovigo, l'altra grande veneta.

«Rovigo credo avrà più problemi degli scorsi campionati. Ha iniziato a
lavorare tardi. Ha perso gente di valore come Scanavacca, che quando è
in campo con la maglia rossoblu vale per due giocatori. Il loro
obiettivo resta la salvezza, raggiungerla sarà bel risultato».

Contro chi se la giocheranno i rossoblu?

«Con gli altri due club di tradizione, Catania e L'Aquila, che hanno
gli stessi problemi. La Capitolina non è debole come altre
neopromosse. L'ha già mostrato in amichevole. Il mix di giocatori
della zona, giovani e big che ritornano le permetterà una stagione
fuori dai pericoli».

Con 25-30 fra i migliori italiani e oriundi emigrati all'estero che
Super 10 sarà?

«Sarà un campionato equilibrato, ma con il livello tecnico più basso
di sempre. Non ci sono mai stati fuori Italia 25 fra i migliori
giocatori e purtroppo non ci sono abbastanza sostituti di qualità per
prendere il loro posto. Qualcuno lo puoi rimpiazzare, come in passato
siamo riusciti a fare noi con Mauro Bergamasco e Dellapè. Altri no. Ad
esempio Perugini o Castrogiovanni, dove trovi piloni del genere?».

Un Super 10 tutt'altro che super, insomma. Servirà almeno a svezzare
giovani talenti?

«Li farà crescere più in fretta fino ad un certo punto. Quello
necessario per essere competitivi in un torneo debole. Poi però la
crescita si bloccherà, perchè non potranno misurarsi con i migliori,
che sono quasi tutti altrove».

Nessuna speranza di crescita del livello tecnico generale, allora?

«Così no. Per alzare il livello bisogna ridurre le squadre, come fanno
dappertutto all'estero. Ma questo è un altro discorso».

Per ora accontentandoci dell'equilibrio e delle emozioni che da sabato
dispenserà il Super 10.

Ivan Malfatto
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IL TORNEO
In lista 12 italiani, i derby ai primi 3 turni

SCUDETTO NR. 77 -Lo assegnerà il massimo campionato che parte sabato.
L'albo d'oro è dominato dalle squadre venete che hanno vinto ben 39
titoli, considerato che le Fiamme Oro negli anni '60 erano di stanza a
Padova. Più della metà di quelli complessivi. Dopo l'Amatori Milano
(18) seguono infatti Treviso (12), Padova e Rovigo (11), Roma,
L'Aquila, Fiamme Oro (5), Parma (3), Napoli (2), Brescia, Torino,
Viadana e Calvisano (1).
PRIMA GIORNATA -Il primo turno prevede i seguenti match: Skg Gran
Parma-Femi Cz Rovigo, Benetton Treviso-Petrarca Padova, Almaviva
Capitolina-Calvisano, Infinito L'Aquila-Overmach Parma, Arix
Viadana-Amatori Catania.

MATCH IN TIVÙ -Due gli appuntamenti settimanali su Sky Sport: il
sabato alle 16 e il posticipo domenicale alle 20,30 (dalla 5. giornata
anche questo passa alle ore 16) salvo eventi speciali come l'esordio
Capitolina-Calvisano (sabato ore 20,30 SkyExtra) inserito nella Notte
Bianca di Roma. Domenica Infinito L'Aquila-Overmach Parma (ore 15
Sky2). 2. giornata: sabato 16 Femi Cz Rovigo-Benetton Treviso (Sky2),
domenica 17 Overmach-Arix Viadana (Sky2). 3. giornata: sabato 23 Femi
Cz-Carrera Petrarca (Sky2), domenica 24 Skg Gran Parma-Calvisano
(Sky2). 4. giornata: sabato 30 Calvisano-Benetton (Sky2), domenica 1
ottobre Amatori Catania-Femi Cz (Sky2).

SQUALIFICA BENETTON -I campioni d'Italia giocheranno in trasferta
tutto il primo mese, essendo il loro campo squalificato due turni: a
Rovigo il derby con il Petrarca (1. giornata), e la Femi Cz (2.), a
Calvisano la sfida con l'Overmach (3.) e contro il Calvisano (4.).

TRE DERBY DI FILA -I regolamenti di conti fra venete si faranno
subito. Dopo Treviso-Padova, giunto al derby numero 109, toccherà a
Rovigo-Treviso (2. giornata, numero 115) e Rovigo-Padova (3. giornata,
numero 135).

LE SOSTE -Il 7 ottobre per Italia-Portogallo (Coppa del Mondo), il 21
e 28 ottobre per i primi 2 turni delle coppe europee di club, l'11
novembre per Italia-Australia, il 18 novembre per Italia-Argentina.
Due le giornate giocate a dicembre (2 e 23) e gennaio (6 e 27)
inframmezzate da 4 turni di coppe, prima della sosta per l'Rbs Sei
Nazioni (3 febbraio-17 marzo). Si giocherà in concomitanza di
Russia/Ucraina-Italia il 14 ottobre e Italia-Canada il 25 novembre
senza i convocati azzurri. Semifinali play-off il 5-12 maggio, finale
il 19 maggio.

REGOLE PER I 22 -In base ai regolamenti Fir la lista dei 22 giocatori
ogni partita dovrà essere composta da atleti così suddivisi: 12 di
formazione italiana (compresi oriundi cresciuti nell'under 19 e 21 dei
club italiani, o giocatori che hanno militato nelle nazionali u19, u21
e maggiore); 5 stranieri; 5 oriundi. E' obbligatorio inserire un
giocatore di formazione italiana nato nel 1986. (im)



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