Questo sito è dedicato alla rugbylist, un ritrovo "virtuale" dove si incontrano centinaia di appassionati di rugby.
paradossoRe:R: GuazziniRe: [RUGBYLIST] Ovemach - Biarritz
athos.fba
athos.fba a fastwebnet.it
Ven 27 Ott 2006 13:19:59 CEST
Bhe.. dal '32 ad oggi qualcosina è cambiato, certo abbiamo ancora una certa
sottodimensione del ns movimento in rapporto agli eventi a cui partecipiamo,
vero è che dal '96 ci confrontiamo con una certa costanza con l'alto
livello, la nazionale dal 2000 è nel 6N.
I Club stessi sono 10 anni che partecipano alle coppe e a parte qualche raro
risultato il resto sono filotti di sconfitte a volte pesanti.
Ma e anche vero che da allora gli atleti italiani e no si allenano tutti i
giorni, Club e Nazionale si sono attrezzati piu o meno come gli altri,
allora cosa manca ancora per ottenere il risultato di essere competitivi,
sola strada per portare interesse, ovvero spettatori sugli spalti e
interesse dei media ?
Esempi ne possiamo avere mille, cmq una partita di Coppa Europea è
totalmente ignorata, nessuna notizia o ininfluenti trafiletti su giornali
locali, nessuna promozione, almeno qui a Padova non ho visto lo straccio di
un manifesto in città....i notiziari sportivi locali e nazionali non degnano
di alcun rilievo questi eventi, ovvero per il grande pubblico non
esistiamo...
Credo che oltre alla Federazione che deve fare giustamente la sua parte i
Club di T10 e relativi sponsor devono uscire dalla logica di finanziare come
"amici appassionati" ed a provare a fare investimenti che producano ritorni
significativi, altrimenti finiamola di lamentarci e accontentiamoci di
quello che abbiamo e continuiamo a crogiolarci nel nostro bel mondo antico
dove tutti erano amici, ci si voleva bene e alla fine il risultato era un
dettaglio in rapporto alla trasferta, alla grigliata, alla birra e ai
racconti epici....delle battaglie in prima linea etc..etc..
Molto altro sarebbe da scrivere per raggiungere risultai importanti, ovvero
lavoro sul territorio, rapporti sereni e certi tra i grandi club e piccoli
club, creazione di opportunità per atleti e tecnici e tutte le altre
componenti del movimento, ma mi dilungherei troppo, certo è che se rimaniamo
ancorati alle "piccole logiche" resteremo perennemente distanti dai
movimenti che ci affascinano e che ci bastonano regolarmente.
Fine ( per adesso)
ciao
fabio
> Il 26/10/06, luciano37 a libero.it <luciano37 a libero.it> ha scritto:
> > Corretta l'osservazione di Gianluca.
> > Ma l'approccio matematico, lo avevo premesso, era un paradosso (comunque
> lo sport in genere, in fatto di interesse è "provincia" non megalopoli).
> > Il resto, a mio parere (ma è solo il mio parere) è nei 60 anni di rugby
> > ad
> alto livello che la Francia ha. Nei primi Anni 30 del secolo scorso il
> campionato (da noi appena nato) e le sue follie di pubblico e di
> conseguenti
> eccessi ad ogni livello, portarono alla rottura con i britannici e
> all'addio
> della Francia al Cinque Nazioni. Nel 1932, in Italia, fonte Federazione, i
> tesserati erano 619 (su 30 squadre). Arbitri compresi.
> > Comunque, mi auguro che il dibattito prosegua.Scusate ancora. Non
> > disturbo
> più.
> > Luciano Ravgnani--------- Initial Header -----------
> >
>
Maggiori informazioni sulla lista
Rugbylist