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[RUGBYLIST] Notizie del lunedì

allrugby allrugby a gmail.com
Lun 23 Ott 2006 16:21:18 CEST


Copio ed incollo dal Gazzettino di oggi.
Un plauso a Liviero, Malfatto e Grosso per la loro competenza e professionalità.
Saluti a tutti.
Franco (TV)

Rientra Denis Dallan. Npc al Waikato


NPC E' andato a Waikato il Campionato NPC. In finale ha battuto
Wellington 37-31.
FEMMINILE Seconda giornata di Campionato e classifica che comincia a
delinearsi. Le Red Panthers Benetton hanno vinto a Roma e sono in
fuga. Elite: Roma-Red Panthers Benetton 5-26, Riviera del
Brenta-Piacenza 29-3; Rd Panthers Benetton 10, Riviera del Brenta 6,
Roma 4, Le Lupe Piacenza 4.

UNDER 19Benetton sempre solo, Carrera e Tarvisium mantengono le
distanze. Rovigo-Benetton 13-26, Carrera-MarchiolSanMarco 61-0,
Tarvisium-Rubano 32-10, Cus Firenze-San Donà 5-8, Mirano-Prato 15-7;
Benetton 22, Carrera 19, Tarvisium 18, Cus Firenze 11,
MarchiolSanMarco, Mirano, Prato, Rovigo, San Donà 10, Rubano 1.

ALL BLACKSAnnunciati gli All Blacks per il tour in Europa: John Afoa,
Dan Carter, Jerry Collins, Clarke Dermody, Jason Eaton, Andy Ellis,
Nick Evans, Rico Gear, Carl Hayman, Andrew Hore, Chris Jack, Byron
Kelleher, Luke McAlister, Richie McCaw (Capitano), Leon MacDonald,
Chris Masoe, Aaron Mauger, Keven Mealamu, Malili Muliaina, Ma'a Nonu,
Anton Oliver, Keith Robinson, Josevata Rokocoko, James Ryan, Sitiveni
Sivivatu, Conrad Smith, Rodney So'oialo, Reuben Thorne, Neemia
Tialata, Piri Weepu, Ali Williams, Tony Woodcock.

DENIS RIENTRA -Denis Dallan è rientrato con la seconda squadra dello
Stade Français dopo la lunga assenza per infortunio.
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Da Parigi a Cardiff è in atto una svolta

I club europei sono il fenomeno nuovo del rugby. Danno spettacolo,
appassionano, consentono un turismo sportivo più ampio del circuito
standard delle capitali del Sei Nazioni. Soprattutto riempiono gli
stadi. Dieci giorni fa per Stade Français-Biarritz, gara di andata(!)
del campionato francese, c'erano 80mila spettatori a Parigi. Come per
la nazionale in termini assoluti. Ma molti di più in proporzione se si
confronta la capacità di attrazione di due soli club con quella della
squadra che rappresenta l'intero Paese. Si dirà che dietro questo
evento c'è il genio della comunicazione di Max Guazzini, patron dello
Stade. Vero. Non è un fattore di poco conto. Quando lo incontrai
qualche anno fa, la prima cosa che si premurò di fare fu di presentare
al gruppetto di cronisti con cui mi trovavo il sindaco di Parigi
Bertrand Delanoe, che era al suo fianco. E di lasciargli campo libero.
Insomma non gli sfuggono mai le cose essenziali, neppure mentre prende
il caffè. Però è altrettanto vero che la tendenza in atto va al di là
del suo Stade. Era già leggibile nella scorsa stagione: il Bourgoin
traslocò nella vicina Lyon, il Biarritz riparò addirittura in Spagna.
E le semifinali della Premiership nello stesso giorno a Twickenham
vanno in questa direzione. Ovunque grandi stadi pieni.
Quest'anno con l'inizio dell'Heineken Cup il clima si annuncia ancora
più effervescente. Per l'arrivo del Leicester il Cardiff aprirà i
cancelli del Millennium, e se il Biarritz conta di tornare per i
grandi appuntamenti nello stadio del Real Sociedad di calcio, il
Perpignan pensa, nel caso di quarti di finale a domicilio, di
trasferirsi al Camp Nou di Barcellona. Anche vicino alle Alpi si pensa
in grande: il Bourgoin vuole ricevere il Munster campione d'Europa in
Svizzera, pare a Ginevra. Mentre per la finale di Twickenham sono già
stati venduti 17.500. biglietti.

Si prepara dunque una grande migrazione di popoli variopinti e
pacifici, di tribù metropolitane e rurali, in una sorta di fenomeno
antropologico che farà incrociare culture, comunità e città. Certo
dietro a questo movimento ci sono competenze e contenuti tecnici
straordinari. Ma anche la piacevole scoperta di storia e di storie, di
tradizioni e di folklore. Moltissima comunicazione. E spirito
d'impresa. Business. Perchè questa nuova tendenza porterà di sicuro
sponsor e altri diritti tv. In Francia e Inghilterra, ma non solo, si
potrebbe arrivare di conseguenza a ridisegnare la mappa del potere tra
club e federazioni. Effetti sono ipotizzabili perfino negli equilibri
tra gli emisferi Nord e Sud. Staremo a vedere. Quel che appare
lampante fin d'ora è che grossi cambiamenti si annunciano nel concerto
internazionale, che la spinta propulsiva viene dai club e che i
riflessi avranno ricadute, nel bene o nel male, anche in Italia.

Qualche ipotesi si può già formulare. Il Flaminio potrebbe risultare
troppo piccolo per reggere il tenore delle nuove sfide, lo stadio
Olimpico rivelarsi inadatto (si vede male il tuffo di un portiere,
figuriamoci le formichine in un raggruppamento) e la capitale essere
incapace di riempirlo. Soprattutto il ragionamento va ormai esteso al
di là della Nazionale. Fuori dal Flaminio. Nelle smunte piazze del
rugby italiano, dove si vive in una sorta di Basso Medioevo. Per fare
un esempio, essere al passo con l'Europa significherebbe aver giocato
Calvisano-Stade Français a San Siro, riempiendolo. E disputare
Benetton-London Wasps del 15 dicembre al "Bentegodi" di Verona. Per
ora puro fantarugby.

La domanda è: nei padroni del vapore nazionale c'è consapevolezza di
quanto sta accadendo? Del bisogno della rapida affermazione di una
forte competizione nazionale per essere competitivi in Europa a ogni
livello? Soprattutto c'è la volontà di imboccare questa via di
sviluppo o prevarranno ancora vecchie logiche di potere e
contrapposizioni faziose che inibiscono la crescita di nuove realtà e
di un rugby multidimensionale?
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 COPPE - 1. TURNO Il commento del presidente Lire Manzoni: «Senza
società forti non avremo mai squadre forti. Serve un'intesa con la
Fir»
L'Italia dei club sempre più lontana dall'Europa
Buone notizie solo sui soldi: dall'Erc il 25\% in più, dalla
federazione 1000 euro a convocazione per chi forma un azzurro

«Fino a quando i nostri club non saranno forti non avremo mai squadre
forti in Europa».
Sembra un commento scontato, invece è esattamente il contrario. Sandro
Manzoni, presidente della Lire, mette il dito sulla piaga nella
debacle italiana nel 1. turno di coppe europee (3 sconfitte in
Heineken Cup, 3 in European Challenge). «Non perdiamo perchè 10-12 fra
i migliori giocatori quest'anno sono andati all'estero» continua nella
sua analisi. Infatti perdevamo anche prima (nelle 36 partite dell'anno
scorso 31 sconfitte, 2 match annullati, 3 vittorie). «Perdiamo perchè
il sistema Italia nel rugby non è ancora pronto al professionismo.
Quindi non può realizzare l'equivalenza virtuosa società forte=squadra
forte=risultati valida ovunque, tranne che da noi».

Il concetto di club forte Manzoni lo esemplifica con la differenza fra
Calvisano e Stade Francais. Sfida a cui ha assistito sabato, dove è
andato in meta anche Mauro Bergamasco. «I francesi per due volte in
campionato hanno riempito lo stadio di Parigi con 80mila spettatori,
cosa che non riesce nemmeno al calcio. Anche a Calvisano, in uno dei
match clou della stagione, sabato c'era il tutto esaurito...ma gli
spettatori erano 2200!». Davide contro Golia, quindi. «Sì, perchè
oltre agli spettatori gli altri rispetto a noi hanno organizzazione
societaria, strutture, stadi adeguati, merchandising, budget
consistenti, campioni e tutto il resto».

Questo fa la differenza. Qui trova fondamento l'equivalenza virtuosa
grande club=grande squadra=risultati. Come renderla una realtà anche
in Italia? «C'è una sola via: l'accordo tra Fir, Lire e società.
Insieme devono creare le risorse e le condizioni perchè il sistema
Italia maturi nel professionismo, trattenga i migliori giocatori e
alzi il livello organizzativo». Per qualcuno la strada è mandare in
soffitta il Super 10 e lanciare le selezioni. «Noi non siamo come
l'Irlanda, che ha risolto i suoi problemi con le selezioni. Lì il
campionato vale zero, da noi torneo e club sono radicati».

Creare risorse e condizioni, tradotto, significa trovare soldi e dare
regole perchè la realtà dei club italiani si porti a livello di quelli
europei. Crescita che farebbe bene anche alla Nazionale. In Francia la
federazione ha versato alla Lega 12 milioni di euro quest'anno per la
disponibilità dei giocatori ai raduni dei Bleus. In Inghilterra il
potere contrattuale della lega è enorme (un anno per protesta non ha
dato all'Inghilterra i big per il tour australe). Il Galles si sta
risvegliando. In Italia ci si accontenta di briciole, anche se qualche
buona notizia c'è.

«Martedì nella riunione dell'Erc a Dublino - dice Manzoni - faremo un
altro passo avanti verso l'innalzamento degli introiti delle Eurocoppe
alle italiane. Dal 9\% attuale dell'intero budget dovremmo passare
all'11,5\% la prossima stagione e al 12,5\% nel 2008-09. Ma già
quest'anno, per effetto dei maggiori diritti tv incassati dalla
Francia, all'Italia arriveranno circa 2,2 milioni di euro, 20-30\% in
più del passato. Giovedì poi nell'assemblea di Lire sarà ratificato
l'aumento del contributo che la Fir dà ai club per ogni giocatore
convocato in azzurro. Ai 4000 euro attuali, che vanno alla società di
appartenenza, si aggiungeranno 1000 euro per la società di formazione.
Uno come Andrea Marcato, ad esempio, porterà 4000 euro nelle casse del
Treviso e 1000 in quelle del Petrarca. Si inizia a riconoscere il
merito a chi forma il giocatore e non solo chi lo gestisce. Un
piccolo, ma importante passo avanti».

Importante sì, ma ancora troppo piccolo per sperare di ridurre il gap in Europa.

Ivan Malfatto
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Con Parma e Calvisano a segno soltanto i veneti


(e.g.) Sei partite, sei sconfitte e un solo punto di bonus
conquistato. La nuova stagione europea non è cominciata nel modo
migliore per le squadre italiane, tutte battute, sia in Heineken Cup
che in Challenge Cup.
In Heineken Cup si è un po' salvato solo il Benetton, sconfitto 25-10
in casa dai francesi del Perpignan, per il resto risultati pesanti sia
per il Ghial Calvisano, battuto in casa dallo Stade Français 45-10,
che per l'Overmach Parma, seccamente sconfitto in Scozia dal Border
Reivers 35-3. Tutti punti segnati da giocatori veneti: per il
Calvisano meta di Dal Maso e 5 punti di piede (un piazzato e una
trasformazione) di Scanavacca, per Parma un piazzato di Mazzariol.
Complessivamente le italiane hanno segnato 23 punti e ne hanno subìti
105.

Il programma della seconda giornata prevede venerdì 27 ottobre
Castres-Benetton (ore 20.30) e Sale-Ghial Calvisano (20,45), quindi
sabato 28 Overmach Parma-Biarritz (ore 14).

In Challenge Cup è andato vicino alla vittoria il solo Gran Parma,
sconfitto in casa dai francesi del Narbonne 19-16 (una meta di Llanos
e 11 punti di piede di Wakarua, 3 piazzati e una trasformazione). Ha
conquistato il bonus punti. L'Arix Viadana è stato battuto a
Worcester, in Inghilterra, 25-7 (meta di Robertson trasformata da
Howarth) e il Carrera Padova ha subìto un pesante 50-5 (meta di
Koyamaibole) a Newcastle. Anche in questo caso pochi i punti segnati
(28) e molti quelli subìti (94).

Il prossimo turno vedrà giocare venerdì Glasgow Warriors-Gran Parma
(20,30) e Arix Viadana-Albi (ore 20), sabato Carrera Padova-Montauban
(ore 15).
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GLI ALTRI GIRONI DI HEINEKEN E CHALLENGE. IN CAMPO 13 AZZURRI
En plein di Irlanda e Galles, Tronky capitano

Buon equilibrio e qualche sorpresa. Nel primo turno delle coppe
europee pochi risultati scontati e pesante sconfitta del Tolosa che in
Irlanda ha subìto 30 punti dall'Ulster. Nutrita la presenza degli
italiani, molti partiti nel XV e presenti tutti gli 80'.
HEINEKEN CUPBene Irlanda e Galles con l'en plein di tre vittorie (per
i gallesi 4 su 4 sommando la Challenge). Male le inglesi (1 su 6),
così così francesi (4 su 7) e scozzesi (1 su 2).Poule 1:20' per
Canavosio nella sfida London Wasps- Castres 19-13.Poule
2:Leinster-Gloucester 37-20 (partita piena per Nieto e Bortolami,
quest'ultimo capitano degli inglesi), Agen-Edinburgo 19-17;
classifica: Leinster 5 p., Agen 4, Edinburo 1, Gloucester 0.Poule
3:Ghial Calvisano-Stade Français 10-45 (Mauro Bergamasco, autore di
una meta, e Parisse, 80' giocati; per quest'ultimo anche l'elezione di
uomo del match), Ospreys-Sale Sharks 17-16; Stade Français 5, Ospreys
4, Sale Sharks 1, Ghial Calvisano 0.Poule 4:Leicester Tigers-Munster
19-21 (Castrogiovanni partita intera con gli inglesi),
Bourgoin-Cardiff Blues 5-13; Cardiff Blues, Munster 4, Leicester
Tigers 1, Bourgoin 0.Poule 5:London Irish-Llanelli Scarlets 25-32,
Ulster-Toulouse 30-3 (Perugini 80' nei francesi); Llanelli Scarlets 5,
Ulster 4, London Irish 1, Toulouse 0.Poule 6:Biarritz
Olympique-Northampton 22-10 (nella squadra francese Dellapè entrato a
metà ripresa), Border Reivers-Overmach Parma 35-3; Biarritz Olympique,
Border Reivers 5, Northampton, Overmach Parma 0.

CHALLENGE CUPInglesi a dettar legge nel primo turno. In ogni girone,
infatti, almeno una compagine inglese al comando.Poule
1:Bucaresti-Bristol 3-27 (con gli inglesi 80' e una meta per Marko
Stanojevic), Newport-Bayonne 50-3; Bristol, Newport 5, Bayonne,
Bucuresti 0.Poule 2:Saracens-Glasgow Warriors 28-23 (assente Ongaro
negli inglesi, infortunato), Gran Parma-Narbonne 16-19; Narbonne,
Saracens 4, Glasgow Warriors, Gran Parma 1.Poule 3:nella sfida
Montauban-Brive 13-26, secondo tempo per Orquera nel Brive con 3
piazzati realizzati, 20' giocati per il tallonatore Arganese nelle
file del Montauban.Poule 4:Montpellier-Bath 14-21 (3' giocati dal
mediano Travagli nel Bath), Connacht-Nec Harlequins 18-19; Bath, Nec
Harlequins 4, Connacht, Montpellier 1.Poule 5:Worcester-Arix Viadana
25-7, Albi-Clermont Auvergne 21-30 (nel Clermont 80' per Canale,
schierato estremo e Troncon, con i gradi di capitano); Worcester 5,
Clermont Auvergne 4, Albi, Arix Viadana 0.

METAMENCon la marcatura segnata contro il London Irish, Dafydd James
ha raggiunto quota 25 mete in Heineken Cup oltre a una segnata in
Challenge Cup. Nella graduatoria dei metamen, James precede Michel
Marfaing 24, Anthony Foley 22, Emile Ntamack 21, Vincent Clerc, Ben
Cohen 20, Leon Lloyd 19, Gordon D'Arcy, Christophe Dominici, Denis
Hickie, Shane Horgan 18.

GIOCATORI AGGIUNTIOvermach e Gran Parma hanno modificato le liste
giocatori per le coppe presentate a settembre. L'Overmach ha inserito
Albert Joseph Tuipolotu al posto di Luca Orsi, il Gran ha inserito
Aaron Kimura al posto di Dan Gagliardi.

ARBITRO FERITOStéphane Berdos, arbitro francese di
Leinster-Gloucester, è stato sostituito al 37' del secondo tempo in
quanto per una testata fortuita di Owain Finnegan. Ha avuto una
lacerazione all'arcata soppraccigliare.

Ennio Grosso



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