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[RUGBYLIST] Violenza nel rugby
Antonio Cinotti
antoncino a katamail.com
Mar 17 Ott 2006 16:18:36 CEST
Domenica scorsa appena fischiata la fine della partita di serie C sul
campo di San Vincenzo tra Unione Rugby Tirreno e CUS Siena Rugby ( a cui
per motivi di lavoro non ero presente e per fortuna non ero il il
giudice di linea come al solito..) c'è stato un episodio molto spiacevole.
La partita è stata molto "accesa" e si è conclusa per 22-20 per il CUS
Siena Rugby grazie ad un calcio di punizione concesso allo scadere.
Al momento del calcio il giudice di linea senese ha alzato la
bandierina, la giudice di linea del Tirreno ha prima iniziato ad alzare
la bandierina e poi invece ha abbassato il braccio. Il direttore di gara
ha convalidato la punizione dando la vittoria ai senesi.
Finita la partita con una vittoria arrivata a tempo scaduto una persona
sui 55 anni presente tra il pubblico si è diretta in campo verso il
nostro giudice di linea dicendo che la punizione era fuori. Il nostro
tesserato ha risposto che per lui era dentro e così era anche per
l'arbitro, visto che aveva convalidato.
Non essendo probabilmente piaciuta questa risposta lo spettatore ha dato
una testata nel setto nasale del nostro giudice di linea che è caduto in
terra con il naso sanguinante. Altri tifosi hanno subito provveduto a
portare via in gran fretta l'autore del gesto.
Purtroppo l'arbitro non si è accorto dell'episodio mentre accadeva ma,
una volta portato a conoscenza della cosa, ha visto il nostro giudice di
linea in terra con il naso sanguinante e gonfio ed ha cercato di fare
chiarezza sull'episodio senza riuscirvi. Ha però permesso che al referto
fosse allegata una dichiarazione del giudice di linea e, il giorno dopo,
il relativo referto medico.
A quello che mi è stato detto da tutti i presenti la colpa non è
assolutamente dell'Unione Rugby Tirreno, visto che l'incontro era finito
e che l'esagitato tifoso è stato subito fatto allontanare. I ragazzi
sono poi rimasti per un lungo e piacevolissimo terzo tempo con gli
avversari come è sempre successo a San Vincenzo lo scorso anno e gli
anni prima a Piombino, ma certo siamo indietro anni luce da quell'idea
del rugby che si vorrebbe trasmettere a tutti gli sportivi...
Da dirigente di una piccola squadra mi rendo conto che cose del genere
purtroppo possono succedere ogni domenica a causa della esagitazione dei
singoli, e mai delle società. Spero solo che si cerchi di porre rimedio
a episodi del genere che fanno passare la voglia di dannarsi l'anima per
far crescere il nostro sport. A vedere l'incontro c'erano anche i
genitori di 2 "nuovi acquisti" che temo possano essersi fatti un'idea
sbagliata di quello che è il nostro sport.
Antonio
allrugby ha scritto:
> Copio ed incollo dal Gazzettino di oggi.
> Saluti.
> Franco (TV)
>
> Brutto episodio domenica durante l'incontro di rugby tra il Favero ed
> i veneziani del Riviera del Brenta
> Giocatore espulso picchia un tifoso
> «Sei grande e grosso per niente», questa la frase che ha scatenato le
> ire dell'atleta costretto ad uscire anzitempo
>
> Montebelluna
> "Sei grande e grosso per niente". Questa sarebbe stata la frase
> incriminata che domenica pomeriggio mentre mancavano circa una ventina
> di minuti al termine dell' incontro di rugby di C trail Favero Rugby
> Montebelluna e il Riviera del Brenta di Mira (Ve), ha fatto scatenare
> la reazione e la rabbia di un giocatore ospite appena espulso dal
> campo. Il risultato, un bel cazzotto sui denti. Innervositosi, il
> giocatore ospite, una seconda linea, mentre stava per uscire dal campo
> e dirigersi verso gli spogliatoi sarebbe stato apostrofato da un
> tifoso gialloverde (sono i colori ufficiali del Rugby Favero
> Montebelluna) con la frase: "Sei grande e grosso per niente,
> vergognati". L'apprezzamento non è stato digerito per niente dal
> giocatore già di per sè incavolatao per l'uscita anzitempo dal campo.
> La seconda linea si è così avventato contro la recinzione del campo
> sportivo ed ha scaraventato a terra con un violento pugno il
> malcapitato e non certo robusto spettatore che si trovava dall'altra
> parte della rete procurandogli un taglio al labbro superiore e seri
> problemi alla dentatura. E a questo punto è
>
> scoppiato il pandemonio con pesanti scambi verbali tra il giocatore e
> P.G. 54 anni montebellunese, ma da tempo residente in Sardegna.
> Fortuna ha voluto però che a dividere i due contendenti, che mai sono
> venuti a stretto contatto (a parte il cazzottone di cui sopra), ci
> fosse una robusta rete di recinzione. Dalle testimonianze riportate da
> alcuni presenti sarebbe anche comparso un piccolo coltello, subito poi
> messo da parte grazie anche al pronto intervento di alcuni altri
> spettatori che stavano assistendo alla partita dalla tribuna. Passata
> la concitazione P.G. si è recato al pronto soccorso. "Sono rimasto lì
> più di tre ore - spiega amareggiato l'uomo - ma non sono riuscito a
> farmi visitare in quanto c'erano moltissimi altri pazienti. Oggi però
> mi recherò ad Alghero dal mio medico e dal dentista per verificare
> l'entità dei danni che ho subito in particolar modo ai denti. Sono
> stati danneggiati alcuni perni. Quello che mi amareggia soprattutto è
> che possano succedere questi episodi nel mondo del rugby, uno sport
> dove vige soprattutto la correttezza, il rispetto dell'avversario e
> del pubblico. Una parola di troppo può sempre scappare, specie se si è
> tifosi, dopo una vita vissuta nell'ambiente della palla ovale, ma una
> reazione così spropositata da parte del giocatore del Riviera del
> Brenta non me lo sarei mai aspettato. Ci sono testimoni che possono
> confermare le parole che ho detto. Voglio dimenticare al più presto
> l'episodio e quasi certamente non farò alcuna querela nei confronti di
> quel ragazzo. Ma episodi di questo genere fanno male allo sport".
>
> Luciano Beltramini
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