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[RUGBYLIST] Ginocchiera e paradenti
Paolo Imperatori
p.imperatori a gmail.com
Gio 5 Ott 2006 13:26:14 CEST
.....non si ricorda più nemmeno quando, ma ad un certo punto, credo nei
primi anni ottanta, non si sà perchè, non si sa per come, in tv si potevano
vedere un pò di partite del cinque nazioni di rugby. Rimase subito
affascinato da questo strano sport. Usava dire ingenuamente, ed inascoltato,
agli ignari amici "a me piace questo sport, quando giocato dai campioni è
veramente spettacolare", era il rugby che dopo diversi anni scoprì essere
"champagne".
Poi però finì tutto e se una cosa non è in televisione non esiste.
Atletica, tennis, basket, calcio ma intorno a lui non c'era niente e nessuno
che potesse alimentare quella fiammella che si affievoliva sempre più ma
che, come scoprì poi, non si spense mai.
Alla fine del secolo scorso accadde l'inenarrabile. Qualche giornale e
telegiornale, senza troppa pompa, annunciò l'ingresso dell'Italia nel cinque
nazioni.
Cinque nazioni. Accidenti, e avrebbero giocato anche nella sua città. La
fiammella ridiventò fiamma.
Era l'epoca di internet che ti fà reperire informazioni come non mai, ma
soprattutto ti fà mettere in contatto con le persone come non mai. Il
glorioso forum FIR, poi chiuso, il pianeta rugby, un ancora posticcio
rugby.it e giù a smanettare; anche se profano, apprendista, nel senso che
stava pian piano apprendendo, sì insinuò in quel mondo fin lì sconosciuto,
un pò da carbonari del '21, sempre ben accolto, come è tipico di questo
sport.
Per la Scozia coinvolse anche suo cognato veneto, lì per caso, che non aveva
mai visto una partita di Rugby (un veneto, blasfemo), bè, in effetti nemmeno
lui aveva mai visto una partita dal vivo, mà tant'è. La giornata fù
memorabile ma non solo per il risultato; rientrato a casa la moglie gli fece
"che cavolo ti è successo? Hai un sorriso stampato sulla faccia !",
cornamuse, kilt, birra, una festa, tutti insieme, amici italiani e scozzesi
mai visti prima. Sorrise per ventiquattro ore.
La fiamma era diventata un incendio.
Su rugby.it in basso a sinistra c'era una finestrella che pubblicizzava una
cosa dal meccanismo fino ad allora da lui sconoscito: rugbylist. Cosa è,
come funziona, si prendono virus? Chiese su un forum, chi si ricorda quale.
Un tale Sonego rispose con parole rassicuranti. Vabbè proviamo; e anche lì
giù a smanettare, e anche lì un mondo che si dischiudeva, persone che
abbracci anche se non le vedi mai.
Quando chiaccheri tanto però si può arrivare a due conclusioni: o ad un
certo punto scopri che non hai più niente da dire e smetti, o scopri che
chiaccherare non ti basta più, che a questa passione manca ancora qualcosa,
forse la più importante, quella che ti può far dire "cazzo, l'ho fatto, da
"vecchio", ma l'ho fatto".
"Ma che sei matto, ti sei appena rimesso da un crociato rotto!".
Ieri sera Paolo è tornato a casa con il sorriso stampato sulla faccia, con
le gambe e la schiena a pezzi dopo tre anni di inattività e trentanove sul
groppone ma "cazzo, finalmento ci ho giocato a questo benedetto rugby". E
gli è andata pure di lusso: campo in erba (vabbè, cicoria più che altro).
Ginocchiera e paradenti e ci si vede mercoledì al campo.
paolo
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