[RUGBYLIST] Discorso "Italia"

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La mia "severissima critica" a quello che è accaduto ultimamante
all'Italia ed alle altre nazionali rugbysticamente più o meno in
vista, attualmente, non vuole essere disfattismo, ma solo,
semplicemente, uno specchio della realtà attuale. Attuale significa
oggi, alla luce delle ultime due partite giocate dalla ns. nazionale.
Nessuno dubita che ci voglia "perseveranza, costanza, pazienza, ect.";
certo è che rimane ogni volta un'illusione: non si capisce bene il
perchè (almeno per quanto mi riguarda), ma l'Italia è e resta una
"bella incompiuta".
Non voglio dare la colpa a nessuno, allenatore, giocatori,
federazione, club; dico solo che da anni mi aspetto il "salto", ed
invece il "salto" non c'è!
Se poi frugare nell'antico ci dà qualche sussulto d'orgoglio, ben
venga: anche Stati Uniti (Olimpiadi) e Uruguay (CDM) hanno vinto nel
calcio e poi sono spariti. Noi non abbiamo neppure questo: stiamo
sempre guardando la stella polare per non disorientarci in un mondo
dove si gira normalmente con una bussola elettronica, digitale, super
mega accessoriata.
Non voglio assolutamente denigrare un movimento che sta cercando di
fare il possibile per migliorare, a tutti i livelli; cerco solo di
evidenziare i ns. già notissimi limiti e di arginare facili entusiasmi
per un'ipotetica  vittoria contro la Scozia di turno.
Finchè la Scozia e le Fiji e Samoa non saranno sistematicamente messe
da noi, per ora, in archivio come match vincenti al 90%, con la
prospettiva d'insidiare seriamente le successive postazioni, (Irlanda,
Argentina, Galles ecc.), non potremo dirci figli di un'evoluzione
rugbystica concreta e positiva.
Un campanello d'allarme molto serio è il pareggio che, pochi giorni
orsono, l'Italia U21 ha ottenuto con il Portogallo: come se io, di
quasi 90 kg. quasi soccombessi alla spinta di mia figlia che ne pesa
35. Che cosa non funziona?
Convinto d'aver abusato del tempo di chi mi legge, e soprattutto della
sua pazienza, chiudo qui in attesa di graditi riscontri e saluto tutti
con sincera cordialità.
Franco (TV)